L’edizione 2019 di Italian Cruise Watch ha indagato le caratteristiche, le preferenze e le propensioni di uno specifico segmento di domanda attuale e potenziale: i giovani italiani under 30.
Dall’analisi di un campione di circa 2.700 rispondenti di età compresa tra i 18 e i 30 anni è emerso come la maggioranza abbia già realizzato una vacanza in crociera.
Tra i giovani italiani che hanno già effettuato una crociera, prevalentemente in coppia o con amici, il 40% è già stato a bordo tra le due e le quattro volte e il 67% si è dichiarato molto soddisfatto dell’esperienza vissuta, percentuale che raggiunge quasi il 100% nel consigliare o nel propendere per una nuova crociera nel prossimo futuro.
Le motivazioni alla base della scelta di questo prodotto sono da ricercarsi principalmente nella possibilità di visitare più luoghi in un’unica vacanza (68%) e nella curiosità e nel confronto vincente tra una crociera e altre tipologie di vacanza (rispettivamente, 26% e 24%).
Per quanto riguarda destinazioni preferite, i giovani crocieristi italiani hanno scelto per lo più itinerari mediterranei – orientale o occidentale – (80%), mentre sono molti meno quelli che si sono spinti fino ai Caraibi o nei mari del Nord Europa (14%).
La spesa complessiva procapite sostenuta per una vacanza in crociera si attesta intorno ai 1.500 euro.
Tra gli italiani under 30 che, invece, non sono mai andati in crociera, emerge comunque una forte propensione per questa forma di vacanza (91%), spinta che finora non si è concretizzata per via di un costo ritenuto elevato (54%), per aver alla fine preferito, fino ad oggi, altre soluzioni di vacanza (29%) e dal non aver trovato offerta adatte alle loro esigenze (26%).
Le destinazioni preferite per un’eventuale futura vacanza in crociera sono risultate i Caraibi (34%), i Mari del Nord Baltico (19%) e il Mediterraneo occidentale – Italia tirrenica, Spagna e Francia (16%)
La monografia realizzata da Risposte Turismo evidenzia infine come, per chi non è mai stato in crociera, la variabile offerte (sconti speciali sul prezzo) rappresenti il fattore decisivo per valutare questa forma di vacanza (52%), seguita dalla possibilità di visitare luoghi difficilmente raggiungibili con altre modalità (45%) e dalla possibilità di avere maggiore tempo libero durante le escursioni (37%).