La Bulgaria dice addio al lev e abbraccia l’euro dal 1° gennaio 2026: un passaggio storico che semplificherà la vita ai viaggiatori europei, eliminando cambi valuta e commissioni extra. Con un tasso fisso di 1 euro = 1,95583 lev, il processo sarà graduale e senza intoppi. La Bulgaria ha superato tutti i test di convergenza: inflazione bassa, conti pubblici in ordine, cambio stabile nell’Erm II.

​Il percorso: perché il 2026 è il punto di arrivo

L’ingresso nell’euro non è infatti una decisione “istantanea”, ma la chiusura di un iter iniziato da anni.

  • Dal 1997 la Bulgaria opera con un currency board e il lev è legato a un’ancora valutaria forte; negli anni successivi il riferimento diventa l’euro, riducendo di fatto la volatilità del cambio.
  • La Bulgaria entra nell’ERM II (il “corridoio” di stabilità pre-euro) nel luglio 2020
  • Nel giugno 2025 la valutazione tecnica di Commissione/ECB conferma il raggiungimento dei criteri.
  • L’8 luglio 2025 il Consiglio UE formalizza l’adesione e definisce il tasso di conversione irrevocabile.

La fase di transizione: calendario e regole pratiche

Il passaggio non avviene con un periodo lungo di doppia moneta, ma con una finestra breve per il contante e una più ampia per la trasparenza dei prezzi.

1) Doppia esposizione dei prezzi

  • Dall’8 agosto 2025 i prezzi vengono esposti sia in lev sia in euro per un anno (quindi fino ad agosto 2026), così che residenti e visitatori possano verificare conversioni e arrotondamenti.

2) “Doppia circolazione” di contanti (lev + euro)

  • Dal 1° gennaio 2026 per un mese si potrà pagare in contanti sia in lev sia in euro.
  • Dal 1° febbraio 2026 l’euro diventa l’unica valuta a corso legale per i pagamenti.
  • Dal 1° gennaio 2026 i conti in lev vengono convertiti automaticamente in euro.

3) Cambio banconote/monete: dove e fino a quando

Per chi arriva con lev in tasca (o li ritrova in un cassetto dopo un vecchio viaggio), il piano prevede più canali:

  • Banche commerciali e alcuni uffici postali in Bulgaria: cambio gratuito fino al 30 giugno 2026; dopo possono applicare una commissione (con obbligo di servizio almeno fino a fine 2026).
  • Banca Nazionale Bulgara (BNB): cambio gratuito e senza scadenza.
  • Altre banche centrali dell’area euro: dal 1° gennaio al 2 marzo 2026 scambio gratuito di banconote lev fino a un massimo giornaliero (utile anche per chi è in Italia e vuole evitare di portare contanti in Bulgaria)

Cosa cambia per chi viaggia dall’Europa e dall’Italia

Per un viaggiatore italiano, l’impatto è soprattutto operativo: meno passaggi, meno commissioni, più comparabilità dei prezzi. Ma vale la pena distinguere tra pagamenti elettronici e contante.

Pagamenti e prelievi

  • Carte e pagamenti digitali: diventano più lineari perché gli addebiti saranno in euro, senza conversione BGN/EUR.
  • Prelievi ATM: con l’euro come valuta, il contante si allinea agli standard dell’area euro (in pratica: meno sorprese legate al cambio; resta invece il tema delle eventuali commissioni del proprio istituto o dell’ATM).
    Sul piano operativo, la transizione è progettata per ridurre attriti nelle transazioni e nei pagamenti cross-border.

Fine del cambio e del “resto in lev”

Il punto più concreto per chi viaggia è che:

  • dopo il 1° febbraio 2026 non si usa più il lev per pagare.
    Quindi spariscono i casi tipici di fine viaggio in cui restano monete locali difficili da riconvertire.

Prezzi più confrontabili, ma attenzione all’effetto “arrotondamento”

L’esperienza di altri Paesi entrati nell’euro ha lasciato una percezione diffusa di aumenti “da arrotondamento”. In Bulgaria il tema è sensibile anche nel dibattito pubblico, e le autorità puntano su:

  • doppia esposizione dei prezzi,
  • monitoraggi e misure di tutela contro aumenti ingiustificati.

Per chi viaggia, il vantaggio è che con prezzi in euro diventa più facile confrontare hotel, ristoranti e trasporti con altre destinazioni UE. Il rischio percepito è che alcune fasce di spesa “di impulso” (bar, taxi, piccoli acquisti) siano quelle dove l’arrotondamento pesa di più. La Bulgaria resta una meta low cost ma si teme un effetto inflattivo come successo con altri paesi nel passaggio all’Euro.

Budget e pianificazione: cosa fare in pratica

Indicazioni semplici, soprattutto per chi parte dall’Italia tra fine 2025 e inizio 2026:

  • Se viaggi prima del 1° gennaio 2026: potresti trovarti con prezzi già doppi (BGN/EUR) ma pagamenti in lev.
  • Se viaggi a gennaio 2026: puoi pagare in contanti con entrambe le valute per un mese, ma conviene già ragionare in euro per evitare residui di lev.
  • Se viaggi da febbraio 2026: porta euro e considera la Bulgaria come qualsiasi Paese dell’area euro.

Oltre alla comodità per chi viaggia, l’allargamento dell’eurozona è letto come un passaggio di integrazione economica, con aspettative di semplificazione nelle transazioni e nel commercio. Allo stesso tempo, in Bulgaria restano timori legati a prezzi e fiducia nelle istituzioni, evidenziati anche da analisi e cronache internazionali nelle settimane che precedono l’avvio.

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