Dall’8 gennaio 2023 la Cina riaprirà gradualmente i confini al turismo: la decisione arriva dopo quasi tre anni di chiusura e di silenzi sulla reale entità della pandemia che è iniziata da Wuhan. In una circolare è stato spiegato che non verrà più imposta la quarantena di cinque giorni, mentre i test molecolari non saranno più obbligatori all’arrivo nel paese, anche se i tempi di applicazione non sono ancora certi. Non sarà nemmeno più necessario per i viaggiatori il codice sanitario rilasciato dalle ambasciate e consolati cinesi. Sarà invece ancora richiesto un test molecolare negativo effettuato nelle 48 ore prima della partenza. Test che dovrà probabilmente essere ripetuto al ritorno per chi viaggia dall’Italia. In considerazione dell’alto numero di pazienti positivi in Cina, che secondo stime britanniche si aggirano su un milione di contagi e 5000 morti al giorno, la Regione Lombardia ha infatti dato indicazione alla ATS INSUBRIA, di riferimento per l’aeroporto di Malpensa, di sottoporre a tampone molecolare di screening per Covid-19 tutti i passeggeri/operatori provenienti dalla Cina. Tale disposizione ha attivazione immediata con scadenza 30 gennaio 2023 salvo diversa rivalutazione della situazione epidemiologica. La stessa norma potrebbe inoltre diventare presto nazionale, sempre in considerazione dell’alto numero di contagi da Omicron, e quindi coinvolgere anche gli aeroporti di Roma.

Mentre il turismo verso l’esterno verà riaperto in maniera regolata, non è comunque stata fornita ancora una chiara tempistica per la ripresa del turismo organizzato in entrata in Cina al di là dell’allentamento sulle procedure di ingresso. Si sa solo che per inizialmente si ripartirà con il turismo crocieristico.
Prima della ripresa effettiva dell’outgoing verso la Cina è infatti necessario che vengano revocati i limiti ai voli internazionali passeggeri, compresa la politica secondo cui ogni linea aerea straniera debba mantenere solo una rotta aerea verso la Cina, operando soltanto un volo a settimana. Verrà eliminato inoltre anche il limite del carico massimo di passeggeri mentre compagnie aeree dovranno mantenere soltanto le misure di prevenzione residue, come l’uso di mascherina a bordo. Alla luce di questi cambiamenti, si dovranno inoltre ottimizzare le procedure per il ritorno degli stranieri in Cina in termini di concessione del visto, sia per studio, visite che riunioni familiari.

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