Mastercard va a caccia di frodi nel dark web: 120 milioni di dollari già bloccati

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Mastercard alza il livello della sicurezza nei pagamenti digitali lanciando Mastercard Threat Intelligence, la prima soluzione di threat intelligence applicata ai pagamenti su larga scala. Un’innovazione che interessa da vicino il settore travel, dove la crescita delle transazioni digitali – sia per il movimento delle persone che per i pagamenti B2B – rende ancora più urgente il tema della protezione dalle frodi.

La nuova piattaforma nasce dalla combinazione tra l’esperienza di Mastercard nella rilevazione delle frodi sulla propria rete globale e le informazioni sulle minacce informatiche fornite da Recorded Future, azienda acquisita dal colosso dei pagamenti per 2,8 miliardi di dollari nel 2024. L’obiettivo è supportare i team antifrode e di conformità di merchant, banche emittenti e acquirer nel rilevare, prevenire e contrastare in modo proattivo le frodi abilitate dal cyberspazio.

Dal dark web alla protezione in tempo reale

Il punto di partenza è chiaro: le frodi raramente iniziano durante il processo della transazione, ma hanno origine da un attacco informatico. Secondo i dati di settore, il 57% dei leader globali segnala le violazioni solo dopo che si sono già registrate perdite dovute a frodi. “La frode nei pagamenti non è più soltanto una questione finanziaria per i team antifrode, ma una vera e propria sfida di cybersicurezza che incide direttamente sui risultati economici delle organizzazioni”, sottolinea Mastercard.

Mastercard Threat Intelligence colma questo divario, permettendo ai team di sicurezza e antifrode di collaborare in modo sinergico. La soluzione include un sistema di rilevamento dei test fraudolenti sulle carte con avvisi in tempo reale, intelligence sul digital skimming per contrastare i malware, informazioni mirate sulle minacce ai commercianti e report settimanali sulle vulnerabilità nell’intero panorama dei pagamenti.

“In un’Europa sempre più digitale, la tutela della fiducia in ogni transazione non è mai stata così importante”, ha dichiarato Michele Centemero, EVP Services Europe di Mastercard. “Con Mastercard Threat Intelligence stiamo aiutando le aziende a restare resilienti, prevenire le frodi e crescere con fiducia in un’economia sempre più connessa”.

I numeri parlano chiaro: già durante i test di mercato, la soluzione ha permesso di identificare e rimuovere domini malevoli responsabili del furto di dati delle carte di pagamento. In sei mesi, questi domini hanno colpito quasi 9.500 siti di e-commerce e sono stati collegati a frodi per un valore stimato di 120 milioni di dollari.

L’importanza di questa innovazione è sottolineata anche dagli analisti. “Una cybersicurezza efficace dipenderà sempre più da una threat intelligence capace di attraversare settori e regioni”, ha affermato Tracy Goldberg, direttrice Cybersecurity presso Javelin Strategy & Research. “Distribuire la threat intelligence tra team e settori diversi aiuterà i team antifrode e di cybersicurezza a identificare più facilmente le tendenze, mettendoli nella condizione di passare da una risposta reattiva a una mitigazione proattiva”.

Rilevanza per il settore travel

Per il comparto turistico, dove i pagamenti digitali crescono parallelamente all’aumento della mobilità, la sicurezza delle transazioni diventa un fattore competitivo. Mastercard sta sviluppando soluzioni specifiche per il travel, come carte dedicate con servizi ad hoc per chi si sposta e strumenti per i pagamenti B2B delle agenzie di viaggi e delle aziende. Mastercard Threat Intelligence è ora disponibile a livello globale per emittenti e acquirenti, rafforzando l’infrastruttura di sicurezza su cui poggia l’intero ecosistema dei pagamenti digitali.

Autore

  • Giampiero Moncada è un giornalista free lance con un'esperienza pluriennale nel settore del turismo e dell'informazione multimediale. Esperto nella produzione di video e nella gestione di uffici stampa, ha sviluppato una forte propensione per la narrazione multicanale, dalla radio alla televisione, dalla carta stampata al web. Nel corso della sua carriera ha collaborato con testate di rilievo come L’Espresso e ha seguito progetti di comunicazione strategica in diversi settori, dal turismo alla ristorazione, dai sistemi di pagamento alla tecnologia e al gaming.

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