Dal 29 al 31 gennaio 2026, Bari ospiterà la seconda edizione di EVOLIO Expo, una fiera internazionale dedicata all’olio extravergine d’oliva, con un focus sull’oleoturismo come leva strategica per lo sviluppo territoriale e la valorizzazione delle imprese. L’olio extravergine d’oliva, emblema della dieta mediterranea, si sta infatti trasformando in un potente motore di crescita per il turismo italiano. Secondo le ultime ricerche, il 64% dei viaggiatori italiani è interessato a esperienze turistiche legate all’olio, con un aumento del 37% dal 2021 al 2024. Tra le attività preferite ci sono le visite ai frantoi, le passeggiate tra gli uliveti e le degustazioni guidate, che stanno conquistando un pubblico sempre più ampio e consapevole.
La Puglia si conferma protagonista in questo ambito, grazie alla sua posizione di leader nella produzione di olio extravergine d’oliva (oltre il 50% della produzione nazionale). La regione, insieme alla Toscana, occupa il primo posto tra le destinazioni enogastronomiche più apprezzate dagli italiani (41%), seguita da Emilia-Romagna e Sicilia. Un risultato che evidenzia l’importanza crescente dell’oleoturismo come segmento strategico per la valorizzazione del territorio e la crescita del settore.
In questo scenario, EVOLIO Expo 2026, dal 29 al 31 gennaio presso la Fiera del Levante di Bari, rappresenta un’occasione unica per esplorare il potenziale del turismo legato all’olio. La manifestazione, organizzata da Senaf con il supporto della Regione Puglia, Pugliapromozione e l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, dedicherà un ampio spazio all’oleoturismo, esplorando le nuove tendenze di viaggio, le esperienze multisensoriali e le opportunità per le imprese e i territori.
La crescita dell’oleoturismo
Il crescente interesse per l’oleoturismo rispecchia un desiderio sempre più forte di esplorare e vivere l’autentico patrimonio enogastronomico italiano. “L’evoluzione della domanda turistica, sempre più attenta alla ricerca di esperienze sensoriali e immersive, sta dando una forte spinta al settore,” afferma la Prof.ssa Roberta Garibaldi, Presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. “Le esperienze olivicole non si limitano più a semplici degustazioni, ma si arricchiscono di momenti di benessere psicofisico e coinvolgimento sensoriale, in una dimensione sempre più sostenibile e creativa, che attrae in particolare la Generazione Z.”
Un segnale di questa trasformazione è l’approccio proattivo delle aziende olivicole italiane, che stanno ampliando la loro offerta per accogliere i turisti in modo esperienziale. L’olio diventa così non solo un prodotto, ma un racconto di territorio, cultura e identità. In questo processo, anche la ristorazione, l’accoglienza e i musei stanno sviluppando una rete sempre più integrata tra agricoltura, turismo e cultura.
Un’occasione di crescita e internazionalizzazione
EVOLIO Expo 2026 non si limiterà a esplorare l’oleoturismo, ma offrirà una panoramica completa su altri temi chiave del settore, come “Olio, Ambiente, Paesaggio e Identità” e “Olio e Salute”. Questi filoni tematici si intrecciano per proporre una lettura contemporanea dell’olio extravergine d’oliva come risorsa culturale, economica e sociale, mettendo in dialogo ricerca, produzione e turismo.
Un ruolo fondamentale sarà svolto dal programma di internazionalizzazione, che renderà Bari il punto di riferimento per gli operatori del settore, con incontri B2B mirati tra produttori italiani e buyer internazionali. Delegazioni di importatori, distributori e professionisti dei canali GDO e Ho.Re.Ca. parteciperanno a sessioni di business matching, favorendo lo sviluppo di nuove collaborazioni e l’apertura verso mercati esteri.

