Tour operator: da Sardegna e Sicilia servono regole certe

ASTOI Confindustria Viaggi, nei giorni scorsi, ha scritto una lettera ai due Governatori di Sardegna e Sicilia mettendo in evidenza le rilevanti difficoltà degli operatori di fronte all’assenza di regole chiare e praticabili per gli accessi turistici nelle due Regioni.

Il turismo organizzato genera infatti una cospicua parte dei flussi turistici verso la Sicilia e la Sardegna e i Tour Operator, in virtù di specifici accordi commerciali, assicurano il riempimento delle strutture ricettive e producono un valore importante per il tessuto economico locale.

La programmazione della stagione estiva per i Tour Operator avviene solitamente con largo anticipo (a partire dal mese di dicembre-gennaio), ma quest’anno, per i noti motivi legati all’emergenza Covid 19, tale attività si è interrotta. Cionondimeno, gli operatori, tra mille difficoltà e compatibilmente con le restrizioni vigenti, sono pronti a riavviare la programmazione.

“L’attuale incertezza e la possibile adozione di modalità non idonee ad incentivare l’ingresso dei turisti nelle due isole (certificato di negatività e passaporto sanitario) sta non solo scoraggiando le prenotazioni – fa notare l’associazione – ma ha già prodotto lo spostamento dei flussi verso altre Regioni (Toscana, Puglia, Liguria, Calabria) e sta comportando la cancellazione di eventuali prenotazioni già ricevute. Il Governo centrale e il Comitato Tecnico Scientifico hanno già espresso la propria posizione contraria sia sul certificato di negatività che sul passaporto sanitario e l’OMS ha dichiarato che non esistono patentini di immunità per il coronavirus. Se a strettissimo giro non verranno emanate regole e modalità effettivamente funzionali all’accoglienza dei flussi turistici nelle due isole, i Tour Operator saranno certamente costretti a cancellare le due destinazioni dalla propria programmazione”.

“Chiediamo quindi – conclude la nota Astoi – che venga rapidamente posto uno stop alle polemiche e alle lungaggini che stanno mettendo ancor più in difficoltà gli operatori turistici, già pesantemente danneggiati dalla crisi economica generata dalla pandemia”.

Una posizione che è stata ribadita anche dai singoli tour operator come Giuseppe Pagliara, ad del gruppo Nicolaus, che fa sapere che qualora non cambiassero le decisioni prese dai due governatori, sarebbe a rischio la programmazione estiva 2020 nelle destinazioni di Sicilia e Sardegna con i suoi 7 Resort a marchio Nicolaus club e Valtur: “Questo tipo di decisioni non fanno che aggravare una condizione già così complessa come quella attuale del settore turistico”.

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