Un tour de force, è il caso di dirlo, tra Napoli e Milano, per incontrare principalmente i tour operator alla BMT e gli Enti di promozione alla Bit. Tra questi ultimi, numerosi sono stati quelli costretti a una corsa forsennata per smontare lo stand a Napoli e rimontarlo a Milano, chiedendosi il perché di quest’inutile sovrapposizione di date.

La BMT è stata molto visitata dalle agenzie di viaggi di tutto il centro sud, che hanno potuto incontrare la maggior parte dei tour operator ancora attivi in Italia, unitamente alle sempre più presenti Online Travel Agency, alle compagnie aeree, di navigazione, network di agenzie e catene di villaggi, insomma tutta la “tradizionale” filiera turistica, che pur non nascondendo i problemi, si è mostrata nel suo aspetto più vivo. Il sabato sera c’è stata anche una bellissima festa al Museo Ferroviario di Pietrarsa, che ha anticipato di poche ore l’inaugurazione dello stesso da parte del Presidente della Repubblica.

La Bit ha indovinato la location e ha goduto dello spostamento nei padiglioni di Fiera Milano City, più adatti alle sue dimensioni molto ridotte. Piacevole passeggiare in spazi più contenuti e ben suddivisi, con un padiglione dedicato agli Enti del Turismo internazionali e uno alle Regioni italiane. Il nutrito – forse fin troppo – programma di incontri ha suddiviso gli interessati in gruppetti molto piccoli e sono state poche le presentazioni affollate. Tanto il pubblico presente, specie domenica. Si parla già di spostare la data del 2018 per evitare di metterla a ridosso della BMT e del Salone del Mobile.

Perché c’è stato anche questo! L’ultimo giorno di Bit alla “fiera vecchia” ha coinciso con il primo giorno del Salone del Mobile a Rho, occasione probabilmente vista dagli organizzatori come traino per la fiera del turismo, ma che si è invece dimostrata un’idea poco felice per l’enorme impatto del Salone sui servizi, sulle tariffe alberghiere e su tutta la città di Milano,

L’attenzione generale sul Salone e la presenza di visitatori da tutto il mondo danno un po’ la dimensione dell’occasione persa dal turismo per l’Italia. Con tutto il rispetto per il made in Italy di eccellenza, così ben rappresentato al Salone del Mobile, è assurdo che quello che un tempo era tra gli appuntamenti più importanti del turismo al mondo sia oggi una manifestazione dedicata al pubblico milanese o poco più, specie considerando l’offerta unica rappresentata dal nostro Paese.

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