Business travel: nel 2025 spesi 34 miliardi in Italia, cresce l’incertezza verso gli USA

L’Italia conferma il suo ruolo di primo piano nel business travel mondiale: secondo il Business Travel Index 2025 della Global Business Travel Association (GBTA), la spesa nel nostro Paese raggiungerà quota 34 miliardi di euro nel 2025, in aumento dell’8% sull’anno precedente. I dati sono stati presentati durante la GBTA Italy Conference organizzata all’Enterprise Hotel di Milano, dove si sono dati appuntamento oltre 300 professionisti ed esperti della filiera eventi, viaggi e hospitality. Secondo il BTI, che analizza le tendenze di spesa e previsioni di crescita in 72 Paesi e 44 settori, l’Italia si posiziona al nono posto tra i mercati globali più rilevanti per il segmento business travel. Il settore sta vivendo un netto rilancio: il 76% dei viaggiatori d’affari italiani ha viaggiato di più o almeno quanto faceva prima della pandemia. Oltre il 95% ritiene che viaggiare per lavoro sia essenziale per raggiungere obiettivi aziendali, sottolineando il valore del business travel per la competitività delle imprese.

Fulvio Origo, Country Director GBTA Italia, ha dichiarato: “Riunire i professionisti del business travel a Milano rappresenta una scelta strategica per un settore che, come mostra il nostro BTI, cresce più delle principali economie europee come Francia, Germania e Spagna. Tuttavia, le incertezze legate alle politiche commerciali globali rappresentano una sfida: solo collaborando e condividendo conoscenze riusciremo a navigare queste turbolenze e garantire prosperità al settore nei prossimi anni”.

Rinnovo delle cariche e nuovi vertici per GBTA Italia

Nell’ambito della convention è stato annunciato anche il rinnovo degli incarichi dell’associazione in Italia: Roberta Billé è stata confermata presidente, mentre la novità è rappresentata dalla nomina di Cesare Belosi (Global Travel & Expenses Manager di CNH Group) come nuovo vice-presidente.

Le tendenze del settore: crescita e segmentazione

In apertura dei lavori, Catherine Logan (Regional Senior Vice President per EMEA e APAC di GBTA) ha illustrato i dati del GBTA Outlook 2025, basato su un sondaggio che ha coinvolto oltre 3.200 professionisti in 32 nazioni. La fotografia è quella di un comparto in evoluzione: la spesa globale per i viaggi d’affari supererà quest’anno 1,5 trilioni di dollari e sfonderà la soglia dei 2 trilioni nel 2029. In Italia, il 2025 porterà la spesa a oltre 400 miliardi di dollari (+8,2% sul 2024), confermandola 9° mercato mondiale e quarto in Europa – con una crescita superiore a tutti i principali mercati continentali.

Il dato medio della spesa per persona nei viaggi d’affari nel Belpaese è di 978 dollari, con oltre un terzo destinato all’accomodation e una permanenza media di tre notti. Da evidenziare però il forte calo dell’ottimismo tra i travel manager, che scende al 28% dal 67% di novembre 2024, segnale di un mercato che cresce, ma con maggiore cautela di fronte a inflazione, tensioni geopolitiche e aumento delle tariffe.

Cresce l’incertezza verso gli Stati Uniti: costi e burocrazia tra le principali preoccupazioni

I professionisti del business travel guardano con crescente apprensione alle politiche del governo statunitense per il 2025. Tra le preoccupazioni principali spiccano i costi più alti legati ai viaggi d’affari (55%), seguiti dall’aumento delle pratiche burocratiche e documentali come visti e autorizzazioni (47%) e dalla crescita delle responsabilità legate al duty of care (46%). Preoccupa anche la prospettiva di tagli ai budget aziendali dedicati ai viaggi (44%) e la minore propensione dei dipendenti non statunitensi a recarsi negli USA per motivi di lavoro (41%). Altri fattori di rischio includono le difficoltà alle frontiere (31%), la perdita di clienti o partner (27%) e la riduzione delle quote di mercato (21%).

Il quadro che emerge spinge molte imprese a ripensare i propri equilibri internazionali. Circa il 35% dei professionisti non USA dichiara che la propria azienda sta esplorando nuove relazioni commerciali e di fornitura fuori dagli Stati Uniti, con l’Europa indicata come principale area di interesse (70%), seguita da Asia (53%), America Latina (43%), Medio Oriente (37%) e Africa (28%).

Un concetto ribadito successivamente anche nel talk con Andrea Giuricin, esperto di traporti, CEO TRA Consulting e Mariangela Pira, giornalista economica di SkyTG24, che hanno sottolineato come l’incertezza a livello globale e le tensioni geopolitiche ridisegnano anche il business travel e come le spinte della Cina da una parte e degli USA dall’altra rischiano di far restare l’Europa in una posizione di isolamento nel migliore delle ipotesi, di irrilevanza nella peggiore.

Cambiano le esigenze: nuovi brand, extended stay, lusso e pricing sotto pressione

Come emerso dal panel “Attraverso lo specchio”, moderato da Marco Quagliarella (AIM Group International), il mercato italiano continua a evolvere. Martin Sapori (Accor) ha sottolineato come il business travel abbia assorbito la crescita, diventando traino dell’hotellerie, mentre proliferano nuovi brand, anche all’interno della stessa catena, sia per ragioni di acquisizione, sia per rispondere alla diversificazione della domanda con differenti tipologie di offerta: extended stay, serviced apartment, luxury e lifestyle hotel. Il tutto in un contesto di costi in rapida ascesa: dal 2021 al 2024 i costi energetici sono aumentati del 44% e quelli del personale del 28%, mentre i ricavi seguono solo in parte l’aumento delle tariffe.

Il punto del trasporto aereo: crescita e personalizzazione

Il sistema aereo conferma il trend positivo: “In Italia il traffico è a +8% contro il +3% in Europa. Con il business travel che vale il 30% del nostro business nazionale, rispetto a circa un quarto sul resto del continente” ha spiegato Gabriella Galantis (Lufthansa Group). L’approccio delle compagnie si muove su segmentazione e personalizzazione dei servizi, con più reti e business verticali, spingendo la customizzazione a tutti i livelli. L’acquisizione di Ita Airways rimarca l’importanza dell’Italia per i colossi del trasporto aereo.

Sostenibilità: una sfida (anche economica) sempre più centrale

L’attenzione all’ambiente cresce ma impatta anche sui bilanci: catene come Accor scelgono location sostenibili e rinunciano a progetti troppo impattanti, e Lufthansa rimarca la superiorità delle pratiche green europee rispetto a competitor globali. Tuttavia, l’organizzazione di eventi MICE sostenibili può costare fino al 30% in più e questo è ben chiaro quando si partecipa a un bando. La sostenibilità rappresenta una leva strategica richiesta dal mercato – soprattutto dalle nuove generazioni di viaggiatori – ma ancora complessa da gestire sul piano dei costi.

“Ascoltare il cliente e cambiare i processi”: le parole di Uvet e Intesa Sanpaolo

Nuove geografie industriali, sensibilità diverse per i dazi e cambiamenti strutturali: secondo Luca Patané (Uvet), la chiave sarà continuare a innovare, ascoltare le esigenze delle aziende e rafforzare l’integrazione tra mobility, fleet, noleggi e servizi digitali. Antonio Ceschia (Intesa Sanpaolo) ha ribadito l’importanza di considerare il travel come leva strategica e di evitare le “allucinazioni” digitali affidandosi a travel manager formati anche sulle nuove tecnologie, soprattutto nelle grandi aziende.

Le prospettive: grandi eventi, digitalizzazione e confronto internazionale

Il sentiment dei viaggiatori d’affari resta alto: oltre il 95% li considera fondamentali per raggiungere gli obiettivi aziendali. A trainare il comparto saranno i grandi eventi, la ricchezza di nuove forme di alloggio e una crescente apertura verso la digitalizzazione, la customizzazione e la sostenibilità. Le utility, i servizi di ospitalità, l’intrattenimento e lo sport, insieme alla filiera MICE, rimangono i settori chiave per il futuro mercato italiano.

Autore

  • Domenico Palladino è editore, consulente marketing e formatore nei settori del turismo e degli eventi. Dal 2019 è direttore editoriale di qualitytravel.it, web magazine b2b sulla travel & event industry. Gestisce inoltre i progetti editoriali di extralberghiero.it, dedicato agli operatori degli affitti brevi, storytravel.org, sul turismo cinematografico, e cicloturismo360.it, per gli amanti del turismo su due ruote. Laureato in economia aziendale in Bocconi, giornalista dal 2001, ha oltre 15 anni di esperienza nel turismo. Dal 2009 al 2015 è stato web project manager dei magazine TTG Italia ed Event Report e delle fiere collegate TTG e BTC. Dal 2015 al 2019 è stato direttore di webitmag.it, online magazine di Fiera Milano Media su turismo e tecnologia. Ha pubblicato per Hoepli il manuale "Digital Marketing Extra Alberghiero" (2019).

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