L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso l’istruttoria aperta lo scorso gennaio sulla diffusione delle comunicazioni commerciali con cui sono state pubblicizzate le uova “griffate Ferragni” in occasione delle festività pasquali 2021 e 2022, accettando gli impegni presi dalle società per rimediare alle contestazioni ricevute. Si tratta di un procedimento diverso, rispetto a quello diventato famoso del Pandoro Balocco griffato Ferragni e si riferisce a uova pasquali realizzate con Dolci Preziosi per la bambola Trudi lanciata sul mercato nel 2019: un modus operandi simile, ma in questo caso non si è arrivati alla multa perché le azioni proposte dalle società coinvolte sono state considerate sufficienti.
Il procedimento era stato avviato nei confronti delle società Fenice S.r.l., TBS Crew s.r.l. e Sisterhood S.r.l. (titolari dei marchi e dei diritti relativi alla personalità della signora Chiara Ferragni) e di Cerealitalia Industrie Dolciarie s.p.a. (titolare del marchio “Dolci Preziosi”). Alla vendita del dolciume era associata un’iniziativa benefica a favore dell’impresa sociale “I Bambini delle Fate”. Tramite l’istruttoria, l’Autorità intendeva verificare se le informazioni potessero indurre i consumatori a ritenere che, acquistando le uova “griffate Ferragni”, avrebbero contribuito a sostenere economicamente l’impresa sociale “I Bambini delle Fate”.
Tutte le società parti del procedimento hanno presentato impegni che sono stati valutati positivamente e resi vincolanti nei loro confronti dall’Antitrust, da eseguire entro 90 giorni. L’impegno più rilevante prevede che siano devoluti a “I Bambini delle Fate”, nell’arco di tre esercizi finanziari, almeno 1,3 milioni (ovvero il 5% dei rispettivi utili distribuibili, con un minimo complessivo di 1,2 milioni per il triennio, da parte delle società Fenice e TBS; 100.000 euro da parte di Cerealitalia). Si tratta di una misura idonea a ristorare i consumatori che, acquistando il prodotto, volevano fornire un contributo economico a “I Bambini delle Fate”.
La vicenda e gli impegni delle società
L’istruttoria è stata avviata nei confronti di Fenice S.r.l., TBS Crew S.r.l. e Sisterhood S.r.l. (detentrici dei marchi e dei diritti relativi alla personalità di Chiara Ferragni) e di Cerealitalia Industrie Dolciarie S.p.A. (titolare del marchio “Dolci Preziosi”).
Il procedimento è iniziato il 16 gennaio 2024, con l’invio delle notifiche di avvio alle società Fenice, TBS Crew e Cerealitalia. Sisterhood è stata inclusa successivamente, con la notifica di integrazione soggettiva del 14 marzo 2024. Le società sono state oggetto di accertamenti ispettivi il 18 gennaio 2024, e hanno presentato memorie e partecipato ad audizioni per chiarire le loro posizioni.
Le società coinvolte hanno proposto impegni che sono stati valutati positivamente e resi vincolanti dall’AGCM. Ecco un riepilogo degli impegni presentati:
- Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l.:
- Separazione tra attività benefiche e commerciali: Le società si sono impegnate a non combinare iniziative commerciali con componenti benefiche, garantendo che ogni attività promozionale o commerciale sia chiaramente separata da quelle benefiche.
- Adozione di un codice di condotta: Le società adotteranno un codice di condotta ispirato alle migliori pratiche in materia di tutela del consumatore, assicurando trasparenza e correttezza nelle comunicazioni commerciali.
- Sisterhood S.r.l.:
- Monitoraggio degli impegni di Fenice e TBS: Sisterhood, in qualità di holding, ha previsto una procedura aziendale per vigilare sull’effettiva attuazione degli impegni da parte di Fenice e TBS, inclusa la verifica periodica delle attività benefiche e delle comunicazioni commerciali.
- Impegni economici: Sisterhood contribuirà, in via sussidiaria rispetto a TBS, a destinare una parte degli utili distribuibili (5% per il triennio 2024-2026) a “I Bambini delle Fate”, con un minimo garantito di 400.000 euro per ciascun anno.
- Cerealitalia Industrie Dolciarie S.p.A.:
- Donazione a “I Bambini delle Fate”: Cerealitalia si è impegnata a devolvere 100.000 euro all’impresa sociale “I Bambini delle Fate” nell’arco di tre esercizi finanziari, come misura compensativa per i consumatori.
La verifica e le sanzioni
L’AGCM monitorerà la corretta attuazione degli impegni. In caso di inottemperanza, potrà riaprire il procedimento e applicare sanzioni amministrative fino a 10 milioni di euro. Qualora le infrazioni siano reiterate, potrà disporre la sospensione dell’attività d’impresa per un periodo non superiore a trenta giorni.