FlixBus Italia compie 10 anni: il trasporto su gomma chiede regole più semplici e investimenti

flixbus 10 anni

Dieci anni dopo l’avvio della liberalizzazione del trasporto passeggeri su gomma in Italia, il comparto si conferma in crescita e al centro del dibattito sulla mobilità del futuro. A testimoniarlo è la ricerca “10 anni di liberalizzazione del trasporto in autobus in Italia (2014–2024)” realizzata da TRASPOL – Politecnico di Milano e presentata in occasione del decimo anniversario dell’arrivo di FlixBus in Italia.

L’evento ha riunito istituzioni, rappresentanti delle associazioni dei consumatori, accademici ed esperti, tutti concordi nel riconoscere il ruolo strategico del trasporto su gomma nel rendere più accessibile, intermodale e sostenibile la mobilità nazionale. Tuttavia, le sfide non mancano: burocrazia, carenza di autisti e necessità di investimenti infrastrutturali sono i principali ostacoli a uno sviluppo pieno e duraturo.

«Negli ultimi dieci anni il trasporto su gomma è diventato più connesso, più integrato e attento alla qualità del servizio», ha spiegato Andrea Incondi, Vicepresidente Sud Europa di Flix. «Questo è stato possibile grazie alla liberalizzazione, che ha favorito innovazione e concorrenza. Ma ora servono regole più snelle, digitalizzazione amministrativa e un serio piano per la formazione degli autisti, altrimenti rischiamo di frenare una crescita che ha ancora molto da offrire».

Dalla ricerca emerge un quadro positivo: i livelli di domanda pre-Covid sono stati recuperati, con una rete capillare che collega anche piccoli centri e aree interne, soprattutto nel Centro e Sud Italia. I viaggi in autobus si rivelano inoltre fino al 70% più economici dell’Alta Velocità, con un calo generale dei prezzi reali sulle lunghe distanze. Sul fronte della sicurezza, il bus registra tassi di incidentalità inferiori rispetto all’auto privata, rendendolo una scelta preferita da molti utenti.

Per Paolo Beria, curatore del rapporto e docente al Politecnico di Milano, la chiave di questo successo è la capacità del settore di adattarsi: «Ha saputo rispondere alle esigenze del mercato, garantendo accessibilità e convenienza. Il nodo centrale resta ora quello normativo: liberalizzare non significa assenza di regole, ma regole giuste e aggiornate, che permettano anche ai nuovi operatori di entrare nel mercato».

Il messaggio è stato raccolto anche dalle istituzioni. Salvatore Deidda, Presidente della Commissione Trasporti della Camera, ha sottolineato l’importanza di un confronto costante con gli attori del settore: «La mobilità sostenibile deve passare anche per il trasporto su gomma, soprattutto in un Paese dove la continuità territoriale è spesso garantita da questi collegamenti. La formazione degli autisti è una priorità, così come l’adozione di tecnologie che superino inutili rigidità burocratiche».

Un approccio condiviso anche da Alessandra Priante, presidente di ENIT, che ha evidenziato come l’autobus rappresenti uno strumento chiave per la valorizzazione turistica delle aree interne: «I piccoli borghi, spesso esclusi dai grandi flussi, possono ritrovare centralità grazie a un sistema di trasporto capillare, economico e sostenibile. È un’opportunità per attrarre un turismo giovane e responsabile, in linea con la nostra strategia di destagionalizzazione e diversificazione dell’offerta».

Il tema dell’accessibilità è stato centrale anche nell’intervento di Carlo De Masi, presidente di Adiconsum: «Prezzi contenuti, digitalizzazione dei servizi e collegamenti verso le aree periferiche sono elementi che hanno premiato il settore. Una liberalizzazione ben regolata garantisce trasparenza, diritti e tutele per i consumatori. Per questo serve continuare a investire e sostenere le buone pratiche emerse».

Dalla giornata è emersa una visione condivisa: il trasporto su gomma è destinato a giocare un ruolo cruciale nel futuro della mobilità italiana, soprattutto se affiancato da:

  • politiche di intermodalità efficaci tra bus, treni e aerei
  • investimenti in flotte a basse emissioni
  • semplificazione normativa e digitalizzazione dei processi
  • maggiore collaborazione tra pubblico e privato
  • interventi strutturali per affrontare la carenza di autisti

In occasione dei suoi dieci anni in Italia, FlixBus rilancia così la sua sfida per una mobilità più sostenibile, accessibile e integrata, auspicando un contesto normativo e infrastrutturale che accompagni l’innovazione, invece di ostacolarla.

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