Cosa provano gli italiani rispetto al viaggio? È ciò che ha voluto scoprire Trainline, app leader per la prenotazione di treni e pullman, attraverso una ricerca commissionata all’Istituto di ricerca Human Highway incentrata sulle emozioni più sentite prima, durante e dopo un viaggio.
Trainline ha analizzato e approfondito, grazie al contributo della psicoterapeuta Stefania Andreoli, i punti di incontro e le differenze sia generali sia dal punto di vista generazionale emerse dalla ricerca.
Ne risulta che viaggiare è un’esperienza ricca di emozioni, una combinazione di sentimenti contrastanti per un italiano su due: un viaggio nel viaggio che varia da persona a persona.
IL VIAGGIO INIZIA DALLA PIANIFICAZIONE
La pianificazione è parte integrante del viaggio e considerata un momento importante e di piacevole condivisione. Quattro persone su 5 si dedicano a questa fase in modo meticoloso, curando ogni dettaglio e coinvolgendo gli altri partecipanti nella definizione di destinazione e tappe (65,7%). Questo dato non sorprende, come sottolinea la dottoressa Andreoli: “Questa fase è molto amata perché si parte dal pensiero e dalla fantasia. Immaginarsi altrove vuol dire già in un certo qual modo esserci. La progettazione del viaggio lo concretizza, rende reale la partenza, e una buona programmazione ci garantisce di poter realizzare un desiderio”.
Sebbene, tuttavia, sia facile pensare che pianificare un viaggio comporti solo sentimenti positivi, più di un rispondente su due (58,3%) afferma di provare emozioni contrastanti.
Dalla ricerca risulta, inoltre, che le tre emozioni positive più ricorrenti per gli italiani che pianificano un viaggio sono euforia (40,6%), propositività ed energia (entrambe 39,9%). Tra le emozioni negative più comuni troviamo, invece, indecisione (32,1%) preoccupazione (18,7%) e stress (18,1%). Andreoli puntualizza: “Preoccupazione e ansia, che hanno sempre un carattere anticipatorio, hanno a che vedere con le aspettative. Si tratta prevalentemente di un’ansia “buona”, in grado di tenerci allertati e attenti nelle fasi di pianificazione della partenza”.
Dal punto di vista generazionale, è la GenZ a rivelarsi più emotiva: è la più attenta ad avere tutto sotto controllo (87,1%), la più euforica (47%) ed energica (48%), ma anche la più indecisa (35,1%), preoccupata (26,2%) e nervosa (29,2%). I Millennials che pianificano un viaggio sono invece decisamente i più propositivi (42,5%) e speranzosi (33,4%) anche se spesso indecisi (35%) mentre gli Adulti si sentono maggiormente a proprio agio (28,1%).
Andreoli commenta: “La GenZ è figlia del proprio tempo e della contemporaneità, per cui ha bisogno di sentirsi connessa e accusa un po’ di FOMO (Fear Of Missing Out), un tratto che tuttavia è da leggere in chiave evolutiva: i ragazzi avendo meno disponibilità economica pianificano i propri spostamenti con più attenzione e consapevolezza. Per loro, il viaggio deve valerne la pena”.
ATTITUDINI DURANTE VIAGGIO: ENERGICI E CONNESSI
L’ansia pre-partenza e le altre emozioni negative si attutiscono durante il viaggio. Nove rispondenti su dieci affermano di sentirsi al massimo e un rispondente su due (51,8%) dichiara di provare solo emozioni positive. Energia (41,9%) e apertura alle novità (39,9%) sono le più comuni, mentre in contrasto troviamo, preoccupazione (13,6%), stanchezza (12,3%) e indecisione (11,7%), sebbene con una frequenza significativamente più bassa.
In viaggio la GenZ spicca come generazione FOMO: l’81,7% del campione dichiara di avere il timore di perdersi eventi e momenti organizzati da amici e parenti e ben il 90,1% di voler essere sempre connesso.
I Millennials emergono, invece come più energici (43,7%), propositivi (33,8%) e speranzosi (26,2%), mentre gli Adulti svettano per serenità (37,3%), rilassatezza (35,8%) e nel sentirsi a proprio agio (33,3%). Come riconosce la Andreoli: “E’ molto interessante la fotografia che la ricerca fa a proposito degli adulti: veri e propri habitué del viaggio, aperti al nuovo. È come se li scoprissimo sotto una luce nuova: il viaggio li rende più “simpatici”, meno ingessati, più prospettici, rispetto a come li conosciamo!”
RIENTRO IN CITTÀ TRA MOTIVAZIONE E NOSTALGIA
Interrogati sullo stato d’animo al rientro a casa, il 70% degli intervistati afferma di essere contento di tornare alla propria routine, il 63,9% non vede l’ora di ricongiungersi con amici e famiglia, mentre il 63,7% si definisce super motivato. Allo stesso tempo, oltre la metà prova ansia (52,7%), fatica a mantenere i benefici del viaggio (53,2%) e ben uno su due (49,9%) è stressato al pensiero di disfare le valigie.
“Quella da rientro è l’ansia abbandonica tipica delle cose che finiscono, quella del ritorno nella routine dal quale non vedevamo l’ora di allontanarci” commenta la dottoressa, che aggiunge: “Credo che sia in quest’ottica che emerge come una parte del campione rientri a casa con già in mente i sogni relativi alla prossima meta da raggiungere. È come se la partenza aiutasse a vivere le fasi di vita più ordinarie, in vista della straordinarietà del viaggio”
Tra le emozioni positive principali del rientro ci sono appagamento (38,2%), relax (31,3%) e serenità (27%), mentre nostalgia (39,4%) e stanchezza (21,8%) sono quelle che ci affliggono maggiormente.
I più contenti nel ritrovare la loro routine quotidiana dopo un viaggio sono gli Adulti (75%), i Millennials si mostrano più pieni di energia (16,5%) e aperti alle novità (12,5%) rispetto agli altri, mentre ancora una volta, la GenZ è la più dibattuta tra leggerezza (21,8%) e nostalgia (49,5%), dati che mettono in luce una generazione particolarmente insoddisfatta.
I PROFILI DEGLI ITALIANI IN VIAGGIO
Grazie ai risultati della ricerca, Trainline ha individuato i comportamenti più diffusi che adottiamo in viaggio, identificando i profili nei quali potersi riconoscere:
Pianificatori ansiosi. viaggiatori che si sentono indecisi, preoccupati, stressati proprio perché desiderosi di avere tutto sotto controllo. Nonostante l’accezione negativa, partecipano con grande entusiasmo all’organizzazione del viaggio e sono attratti dalle destinazioni insolite e lontano dalla loro comfort zone, motivo per cui vogliono essere particolarmente informati e preparati.
Sognatori euforici. Dominati dalle emozioni positive come euforia e proattività durante la fase di pianificazione, sono viaggiatori meticolosi nei preparativi che per questo traggono il massimo del divertimento quando si tratta di organizzare ogni dettaglio del loro viaggio.
Esploratori adrenalinici. Viaggiatori caratterizzati da grande energia, eccitazione e sete di destinazioni nuove, insolite e originali e attratti da incontri con culture diverse. Non vogliono perdersi nulla, vogliono fare mille cose e sono desiderosi di rimanere connessi anche durante il viaggio.
Viaggiatori riflessivi. Sono i più rilassati e sereni, aperti alle novità e a proprio agio. si orientano verso destinazioni meno frequentate, cercando pace e tranquillità piuttosto che il trambusto dei luoghi turistici più popolari. Si abbandonano più di tutti a sensazioni di relax, serenità e benessere durante i loro viaggi.
Inguaribili nostalgici. Questo tipo di viaggiatori prova da sempre sentimenti di nostalgia e stanchezza al ritorno dal viaggio e trova spesso difficoltà nel mantenere i benefici dell’esperienza
Rigenerati ottimisti. Sono coloro che non vedono l’ora di riallacciare i rapporti con amici e familiari e sono felici di tornare alla loro routine. Questi viaggiatori godono di ogni momento durante il viaggio e ne traggono il maggior beneficio al rientro, pronti a ripartire per la prossima avventura.
IL TRENO SUL PODIO TRA I MEZZI PREFERITI DEL IL VIAGGIO
Il mezzo con cui ci si sposta in vacanza caratterizza l’esperienza del viaggio per l’86% del campione e il treno sul podio tra i preferiti degli italiani. Il 29% lo sceglierà questa estate, con ampio distacco da nave, bus, camper e moto e tra le generazioni più affezionate spicca la GenZ (45%).
Il treno trasmette buonumore fin dalla partenza, durante la quale proviamo rilassatezza (35,1%), propositività e serenità (entrambe 31,4%), al ritorno spiccano di nuovo rilassatezza (28,4%) e serenità (25,7%) capitanate questa volta da una preziosa sensazione di appagamento (31,4%). Non manca però anche la nostalgia (32,8%) data da quella tranquillità che spesso porta alla riflessione e al ricordo di esperienze passate, persone care o luoghi dei quali sentiamo la mancanza.