Le associazioni del turismo organizzato – AIDIT Federturismo Confindustria, ASSOVIAGGI Confesercenti e FTO Confcommercio – hanno stilato un elenco di 7 punti critici in cui esprimono la propria delusione per le azioni fino ad oggi messe in campo dal nuovo Ministero del turismo e forte preoccupazione per lo stato di crisi prolungata in cui il settore risulta impantanato. Le Associazioni lanciano un grido di allarme per la tenuta del settore e la necessità di interventi mirati e urgenti a sostegno delle imprese: per questo chiedono al Ministro Garavaglia un deciso cambio di passo soprattutto nella continuità di interlocuzione fino all’uscita dalla crisi. Ecco quali sono i 7 ambiti in cui è richiesta maggiore attenzione

1) Direttore tecnico. Le tre associazioni (al contrario di Fiavet) hanno appreso dal sito del Ministero del Turismo che è stato firmato un decreto con la disciplina della figura del direttore tecnico: una norma che era attesa da 10 anni e per la quale si chiede una maggiore condivisione, da rimandare in un momento meno drammatico per il settore

2) Corridoi turistici. Nonostante le ripetute richieste e segnalazioni non si ha ancora nessuna certezza di tali aperture. Ogni Paese sta andando avanti autonomamente con il risultato che il turismo organizzato italiano outgoing è fermo ma stanno continuando le prenotazioni fai-da-te e le partenze dagli altri Paesi europei verso Paesi extra-UE.

3) Nessun nuovo sostegno specifico è stato riconosciuto nel decreto sostegni bis. Erano stati richiesti almeno altri 500 milioni per il fondo dell’art. 182 solo per il settore ma non sono stati stanziati. A luglio è terminato il credito d’imposta sugli affitti e a ottobre finiscono gli ammortizzatori sociali: la situazione non è più economicamente sostenibile.

4) Green pass. Le regole entrate in vigore, modificate all’ultimo minuto, sono confuse e difficilmente applicabili soprattutto per le imprese che si occupano di incoming: numerose sono state le disdette di pacchetti per la norma sulla ristorazione al chiuso e per musei e luoghi della cultura. Per chi vive di programmazione non si possono cambiare le regole ogni giorno senza un adeguato preavviso.

5) Ristori 2020. Sono ancora in pagamento i ristori dello scorso anno, ed in particolare quelle di più grandi dimensioni e con migliaia di posti di lavoro in grave pericolo.

6) Nuovo bando. Nonostante sia stato annunciato da maggio, il settore è in attesa ancora del nuovo bando per l’assegnazione dei 128 milioni residui dallo scorso anno e del rifinanziamento del fondo per il 2021.

7) Trasporti. Gli organizzatori di pacchetti turistici continuano a subire gli oneri derivanti da cancellazioni improvvise da parte delle compagnie aeree low cost. Dal primo settembre cambieranno le regole del green pass per i trasporti: si auspica una maggiore chiarezza e di conoscere in anticipo i provvedimenti per non cogliere ancora una volta gli operatori di sorpresa. Inoltre, evidenziamo la necessità che il passaggio da Alitalia a Ita non crei disagi a viaggiatori e operatori del settore.

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