Il turismo enogastronomico in Italia è quello che ha subitto meno danni nell’anno segnato dalla pandemia grazie al ritorno a viaggi slow e di prossimità: i dati emergono dalla ricerca Ipsos e dalle tendenze di ricerca presentate da Google nel corso di BTO – Be Travel Onlife, manifestazione leader su turismo e innovazione nella giornata al food & wine tourism a Firenze il 29 novembre.

In linea generale l’Italia è il paese più desiderato dal punto di vista turistico, secondo il 40% del campione intervistato da Ipsos (+3% rispetto al 2016). Tra gli aspetti più rilevanti del nostro Paese al primo posto troviamo la qualità della vita, seguita dall’ottimismo e dalla creatività e capacità di inventiva che contraddistinguono il popolo italiano. L’offerta enogastronomica, la moda e l’arte sono considerati i principali ambasciatori della nostra cultura all’estero: l’Italia è prima tra le mete più golose nel mondo (49% degli intervistati), seguita a distanza da Francia (22%) e Giappone (16%).

Una tendenza confermata anche dai social: su Instagram la pizza batte il sushi per numero di hashtag (57 milioni contro 31) e la pasta batte il ramen (28 milioni a 12). Nel panel dedicato proprio all’alimento simbolo dell’Italia si è approfondito il tema di come si sia trasformato da cibo di strada ad attrattore turistico per la riscoperta di piccoli centri.

Secondo le analisi di Google Destination Insights nel prossimo futuro proprio il turismo di prossimità rappresenterà una chiave a livello globale. Nell’organizzazione di una vacanza la sostenibilità è considerata un valore molto importante dall’83% dei viaggiatori e il 61% di essi afferma che la pandemia li ha resi maggiormente sensibili a questo valore. La sostenibilità è tenuta in grande considerazione da chi pratica turismo enogastronomico. L’Italia svetta tra le mete gourmand nelle tendenze di ricerca su Google e registra un interesse in crescita: tra gennaio e ottobre 2021 la ricerca di tour enogastronomico segna un +39%, mentre quella relativa alle cantine mostra un altro +30% (fonte Google Trends nel vertical: Travel).

“Arte ed enogastronomia – dichiara Massimiliano Tonelli, direttore di Artribune – sono importanti strumenti per elevare la qualità del turismo, la sfida del prossimo futuro. Si tratta di due mondi che hanno dinamiche molto simili e ci permettono di andare in questa direzione. Oggi la cosa più importante per mettere a sistema questa sinergia è dotarsi di strumenti in grado di misurare i risultati e implementare le politiche migliori”.

In tema di eventi food e ricadute sul territorio un esempio è quello di Taste, evento dedicato alle eccellenze enogastronomiche d’Italia targato Pitti Immagine, pronto a tornare a primavera 2022 dopo 2 anni di stop causa Covid. “Dal 2006 ad oggi – dichiara Lapo Cianchi, Vice Direttore Generale e Direttore Comunicazione e Eventi Pitti Immagine – la manifestazione è cresciuta moltissimo, sia nel numero degli espositori, passati da 100 a oltre 400, che nella risposta della città, in termini di attenzione ed eventi correlati, ma moltissimo anche nel pubblico, soprattutto tra gli operatori di settore. Si tratta di un pubblico specializzato, molto motivato e attento, importante per una città come Firenze”.

I prodotti tipici sono anche tra i primi ambasciatori del territorio nel mondo, come dimostra l’operato di PromoFirenze in fiere di settore organizzate per la Regione Toscana con Camera di Commercio e Fondazione Sistema Toscana, quali ad esempio BuyWine e BuyFood. “I prodotti sono portatori di cultura – dichiara Luca Piscitello, PromoFirenze – messaggeri in grado di veicolare il nostro patrimonio e attrarre turismo. Anche in chiave di tour virtuali, in tempi di pandemia”.

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