Rafforzare il messaggio spirituale e culturale del Cammino dei Cappuccini attraverso una strategia di comunicazione più strutturata e capillare. È questo l’obiettivo della collaborazione avviata con The Gate Communication, agenzia specializzata nella promozione turistica, che assume la gestione dell’Ufficio Stampa del progetto. Un passo importante per dare nuova visibilità a uno degli itinerari più autentici del Centro Italia, capace di intrecciare francescanesimo, paesaggio, borghi storici e turismo lento.
Ideato da fra Sergio Lorenzini, Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini delle Marche, il Cammino si snoda per circa 400 chilometri, articolati in 17 tappe che attraversano la regione da nord a sud, dalle Gole del Furlo fino ad Ascoli Piceno, passando per l’Eremo di Fonte Avellana, i centri medievali di San Severino Marche, Camerino, Offida, e le colline del Verdicchio.
«Il nostro desiderio – spiega fra Sergio Lorenzini – è che il Cammino non sia solo un percorso da affrontare con lo zaino in spalla, ma un’esperienza interiore, un invito a rallentare e a riconnettersi con sé stessi, con la natura, con le comunità locali e con Dio. Abbiamo tracciato una via che esprime la semplicità e l’accoglienza francescana. Comunicarla bene significa renderla accessibile a chi cerca qualcosa di più di una semplice meta».
La collaborazione con The Gate Communication punta ad ampliare la presenza del Cammino sui media nazionali e di settore, ma anche a intercettare nuovi pubblici: dai giovani camminatori alle famiglie, fino a quei viaggiatori consapevoli in cerca di esperienze autentiche e sostenibili, in linea con i nuovi trend del turismo rigenerativo.
«Il Cammino dei Cappuccini è un progetto straordinariamente attuale – dichiara Valerio Tavani, responsabile dell’Ufficio Stampa di The Gate Communication – perché coniuga natura, spiritualità, cultura e comunità in un unico racconto. È la risposta ideale al bisogno crescente di un turismo più umano, lento, riflessivo. La nostra sfida sarà valorizzarne il potenziale comunicativo e farlo conoscere anche al di fuori del circuito del turismo religioso».
Il percorso privilegia sentieri e strade secondarie, promuove la mobilità dolce e sostiene le microeconomie locali, valorizzando senza consumare il paesaggio. Tocca luoghi simbolici della storia francescana e della spiritualità marchigiana, come il Convento di Renacavata di Camerino – considerato la culla dei Frati Minori Cappuccini – e il Santuario della Madonna dell’Ambro nei Monti Sibillini, noto come la Lourdes dei Sibillini.
Oltre all’aspetto spirituale, il Cammino è anche un tuffo nella cultura materiale delle Marche: i laboratori della carta di Fabriano, i teatri storici, i prodotti enogastronomici legati ai territori attraversati, come il vino Verdicchio, il miele di montagna, le produzioni artigianali in ceramica e legno.