Intervista a Gerardo Stefanelli: «Via Appia punto d’incontro fra storia, cultura, turismo e sapori»

Abbiamo intervistato il Presidente della Provincia di Latina Gerardo Stefanelli a propostito del progetto Appia Regina Viarum – Provincia di Latina, da lui creato e coordinato per pianificare e gestire lo sviluppo turistico del tratto della via Appia, patrimonio UNESCO compreso tra la pianura pontina e il Garigliano, a pochi giorni dal suo debutto ufficiale alla XXVII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in programma a Paestum dal 30 ottobre al 2 novembre, dove parteciperà con uno stand innovativo, volto a valorizzare la presenza di tutti i comuni coinvolti.

Quale ruolo ha rivestito la Provincia di Latina nel complesso del progetto di accoglimento della via Appia fra i patrimoni Unesco?
«Sicuramente un ruolo di primo piano. Abbiamo esercitato al meglio la funzione di area vasta in capo all’Ente creando un coordinamento dei tredici comuni che si trovano lungo il tracciato della Via Appia proprio per sostenerne la candidatura. Grazie all’impegno condiviso con i colleghi sindaci infatti abbiamo stipulato un protocollo d’intesa che ci ha consentito di raccogliere la documentazione, proporre iniziative e coordinare tutte le azioni per quanto riguarda il tratto pontino. Un modello di governance che ancora oggi è attivo e funziona.Il capitolo che si apre ora infatti, a bene ormai riconosciuto come patrimonio dell’umanità, è come amministrarlo essendo questo, come noto, diffuso su un territorio molto vasto che va da Brindisi a Roma e che quindi coinvolge quattro Regioni, dieci Province, tre Città Metropolitane, 74 Comuni ma anche 14 parchi tra nazionali e regionali e altre istituzioni.La sfida ora quindi è quella di costruire un organismo di gestione del bene che deve operare in una duplice direzione: da una parte quella tutela del patrimonio storico e archeologico e dall’altra quella della valorizzazione del bene per la crescita culturale ed economica della comunità e per lo sviluppo sostenibile dei territori. Il 29 maggio a Roma, nella sala Spadolini del Ministero della Cultura si è tenuta una riunione con tutti i soggetti interessati e sopracitati proprio per un confronto su questi argomenti e il modello di governance della Provincia di Latina è stato preso come esempio e strada da seguire. Direi quindi, per rispondere sinteticamente, che la Provincia di Latina si è ritagliata un ruolo da protagonista».

Quali prodotti e servizi turistici sono allo studio per agevolare l’incoming?
«Vogliamo un prodotto che sia un punto d’incontro tra storia, cultura, turismo e sapori, dove ogni tappa della Via Appia possa parlare attraverso i suoi paesaggi, le sue persone e le sue eccellenze.Abbiamo segmentato il tracciato UNESCO della Via Appia nel territorio pontino, costruendo itinerari tematici – storici, culturali, cicloturistici, enogastronomici – capaci di connettere luoghi iconici come Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Terracina, Fondi, Itri, Formia, Gaeta, Monte San Biagio e Minturno.Ogni tappa racconterà un pezzo di questo straordinario patrimonio, con uno sguardo nuovo e contemporaneo. Il progetto include un piano media con canali social, un sito web dedicato, mappe interattive e video promozionali. Questo progetto dimostra che la Provincia di Latina sa lavorare in rete, valorizzando le proprie radici per costruire futuro.L’Appia non è soltanto un’antica strada romana: è un simbolo di connessione, di incontro, di cammino comune ed è con questo spirito che ci presentiamo alla Fiera di Paestum: come una comunità unita, orgogliosa della propria storia e pronta a raccontarla al mondo».

Da dove provengono in genere i vostri turisti?
«Prevalentemente dal nord Europa e dai mercati di lingua francese (questi ultimi anche extraeuropei, stiamo cominciando col Canada)».

Quali sono i piani per il 2026?
«Intanto c’è ancora una fine 2025 tutta vivere dove l’Appia Regina Viarum è stata e sarà protagonista. Presentato il brand del tratto pontino accompagnato da una colonna sonora donata dal compositore statunitense Ron Jones in un bellissimo concerto che si è tenuto proprio nel teatro romano dell’antica Minturnae, è ora il tempo di una promozione turistica strutturata. Proprio per questo la scelta di partecipare alla Borsa Archeologica per il turismo di Paestum coinvolgendo oltre ai comuni anche le associazioni, le scuole e le aziende private con una promozione che verterà su tre tematiche principali: archeologia, enogastronomia e cicloturismo. L’obiettivo è valorizzare l’Appia come filo conduttore di un nuovo prodotto turistico-culturale di qualità, un sistema integrato territoriale che partendo dalle straordinarie risorse storico archeologiche promuova i luoghi di eccellenza e le tradizioni identitarie. Questa esperienza sarà solo la prima di una lunga serie che continueranno per tutto il 2026 e che vedranno la Provincia e l’Appia nel suo tratto pontino protagoniste».

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