La Cina ha ordinato alle proprie compagnie aeree di sospendere l’acquisto e la ricezione di nuovi aerei Boeing, inclusi quelli già ordinati ma non ancora consegnati. Questa decisione è una risposta diretta ai dazi imposti dall’amministrazione Trump, che ha applicato tariffe fino al 145% sui beni cinesi, mentre Pechino ha risposto con dazi del 125% sui prodotti statunitensi, rendendo economicamente svantaggioso l’acquisto di aerei e componenti americani
Questa mossa colpisce duramente Boeing, che già affronta problemi legati alla reputazione dei prodotti, controversie legali e difficoltà sindacali. Nel 2024, l’azienda ha registrato perdite per 11,8 miliardi di dollari. La Cina rappresenta circa il 15% del mercato globale dell’aviazione civile, con una previsione di crescita fino al 20% nei prossimi 15 anni, rendendo il mercato cinese cruciale per i produttori di aeromobili.
Airbus, il principale concorrente europeo di Boeing, potrebbe trarre vantaggio da questa situazione. Già in seguito alla crisi di reputazione della compagnia americana negli ultimi anni, Airbus ha aumentato la sua quota di mercato in Cina, superando Boeing come principale fornitore di aerei nel paese . Con Boeing temporaneamente esclusa dal mercato cinese, Airbus potrebbe consolidare ulteriormente la sua posizione, anche se l’incertezza legata alla guerra commerciale potrebbe influenzare anche le sue operazioni.
Nel frattempo, la Commercial Aircraft Corporation of China (COMAC) sta cercando di affermarsi come terzo attore nel mercato globale dell’aviazione e potrebbe trarre vantaggio dalla situazione che si è venuta a creare. Il suo aereo di punta, il C919, ha effettuato il primo volo commerciale nel 2023 con China Eastern Airlines e ha ricevuto oltre 1.000 ordini, principalmente da compagnie cinesi. COMAC mira a ottenere la certificazione europea per il C919 entro quest’anno e prevede di iniziare voli commerciali nel sud-est asiatico entro il 2026 .
Nonostante la congiuntura apparentemente favorevole, COMAC deve però affrontare diverse sfide per competere a livello internazionale. La produzione del C919 dipende ancora da componenti stranieri, e l’azienda deve ottenere certificazioni di sicurezza da autorità aeronautiche occidentali, un processo che potrebbe essere complicato da diversi ostacoli di natura geopolitica .