C’è ancora quasi un mese per visitare“I need Swisstainable”, una bellissima mostra multisensoriale che fino al 29 maggio è aperta nei locali della Casa degli Artisti, nel quartiere di Brera-Garibaldi, alla House of Switzerland, una piattaforma di eventi pop up con un programma variegato di tavole rotonde, eventi di networking, incontri ufficiali, workshop incentrati sui temi dell’innovazione, della sostenibilità, dell’arte e della cultura. È l’occasione per Svizzera Turismo di raccontare il DNA sostenibile della Svizzera e l’approccio green al viaggio, declinato in diversi aspetti.

L’esposizione I need Swisstainable, ideata dallo studio Arabeschi di Latte / Francesca Sarti, è organizzata come una sorta di archivio di oggetti, suoni, immagini che illustrano il patrimonio naturalistico e culturale della Svizzera e i progetti per preservare tali beni per le generazioni future. Gustando, ascoltando e osservando le tipicità di ciascuna regione, i visitatori possono raccogliere preziosi,spunti per esplorare poi dal vivo città e montagne immerse nella natura.

La mostra è suddivisa in cinque aree tematiche per gustare, ascoltare, vedere, sentire e toccare con mano cosa sia la filosofia Swisstainable:

  • Water Bar con la degustazione di acqua di sorgente e l’installazione video di Johanna Hullar
  • Archive Wall, un viaggio tra le destinazioni attraverso manufatti, dati e curiosità
  • Connection & Sound Wall, un racconto audiovisivo dedicato ai treni panoramici e alla rete di trasporti più capillare del mondo
  • Food Archive per scoprire la biodiversità e la gastronomia di Ticino, Regione di Berna e Ginevra
  • Olfactory Station, un incontro olfattivo con la natura svizzera che rigenera e riempie di energia.

Durante l’evento di presentazione, diversi partner si sono alternati per far conoscere ai media le novità della stagione e le opportunità in ottica green. Si parte dal Trenino Verde delle Alpi, che porta da Domodossola a Berna attraverso Interlaken, il Vallese, l’Oberland bernese e il Lago di Thun, percorrendo la linea centenaria del Sempione. Il trenino Verde è alimentato al 95% da corrente idroelettrica.

Anche i treni della Ferrovia Retica, il Trenino Rosso del Bernina, che compie 50 anni, e il Glacier Express, che unisce St. Moritz con Zermatt, che ne ha appena compiuti 90, offrono esperienze non solo bellissime dal punto di vista del panorama, ma anche sostenibili perché dal 2013 utilizza esclusivamente energia idroelettrica prodotta nel Canton Grigioni. Le linee dell’Albula e del Bernina fanno parte del Patrimonio dell’Unesco dal 2008. Il Ticino dal canto suo ha messo in evidenza il fiorire dell’agricoltura biologica nel Mendrisiotto, la riscoperta dei mais autoctoni, i sentieri accessibili ai disabili o i luoghi energetici per rigenerare corpo e mente. Sempre nella Svizzera Italiana, il Monte Generoso mette in luce il dialogo col territorio con la collaborazione con l’Azienda agricola Bianchi che produce una tisana biologica alle erbe officinali, tra cui la stella alpina, da comprare o gustare al celebre ristorante progettato da Mario Botta, il Fiore di Pietra. Al Monte Generoso riaprirà a settembre, dopo 9 anni, il Buffet Bellavista restaurato con materiali naturali.

Il lato urbano della Svizzera è ben rappresentato da Ginevra, la “capitale della pace” e primo cantone svizzero ad aver adottato, già nel 2001, una legge per lo sviluppo sostenibile. Con 50 parchi e 310 giardini, la superficie di Ginevra è ricoperta per il 20% da verde urbano. Al parco La Grange si possono avvistare pecore al pascolo: un’iniziativa dell’Amministrazione cittadina per curare il verde urbano e portare “la natura in città”. Il Lago di Ginevra, con le sue spiagge e le varie attività sull’acqua, è non solo un polo di attrazione turistico ma anche una fonte di energia pulita visto che le sue acque vengono usate per raffreddare e riscaldare gli edifici del centro. Nei luoghi pubblici è bandita la plastica monouso e il 97% dei ginevrini beve quotidianamente l’acqua del rubinetto, ottima ed ecologica. Un’iniziativa molto interessante è quella del ristorante Il Refettorio Geneva, un progetto solidale ideato dall’italiano Walter el Nagar che attraverso i proventi del pranzo, servito come in qualsiasi ristorante, finanzia le cene servite a persone con difficoltà economiche. A differenza di una mensa, questo progetto, inaugurato all’inizio del 2022, si prefigge lo scopo di restituire dignità a queste persone, offrendo loro lo stesso menu e ricevendoli con la stessa attenzione dei clienti abituali.

Autore

  • Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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