Le origini del sogno, intervista a Marinella Coluccia

Nel cuore pulsante del Salento, dove il ritmo della natura incontra l’eredità delle tradizioni contadine, Marinella Coluccia ed il marito Domenico Scordari hanno dato vita a un sogno: Naturalis Bio Resort. Un luogo che non è solo ospitalità, ma esperienza, visione e radici salde alla Terra. Ho incontrato Marinella Coluccia il mese scorso, ed abbiamo chiacchierato come ci conoscessimo da sempre, qui ci racconta il percorso che l’ha portata a trasformare un’idea in un’impresa ispiratrice, sostenibile dove il suo apporto femminile ha fatto la differenza.

Come nasce il progetto Naturalis Bio Resort?
È nato dal desiderio profondo di restituire valore a un pezzo di terra che portava con sé memorie familiari e potenzialità inespresse, in questi terreni, sono racchiude storie di famiglie contadine. Naturalis è il frutto di un’intuizione e della volontà di coniugare la bellezza del territorio con un’accoglienza etica, rigenerativa, rispettosa.

C’è stato un momento in cui hai capito che quel sogno poteva diventare realtà?
Sì, quando ho visto che ogni piccolo passo, dalla ristrutturazione al primo ospite, aveva un senso più grande: stavo dando forma non solo a un’attività ricettiva, ma a un modo di vivere e lavorare in armonia con i miei valori, con i nostri valori.

Quanto c’è della tua storia familiare e personale in questo luogo?
Tutto. Qui è praticamente nata la mia famiglia, i nostri figli, sono cresciuti insieme ai nostri sogni, che sono diventati anche per loro visione di un futuro. Ogni angolo di Naturalis racconta chi sono e da dove vengo. Valori e visione che da sempre condividoncon la mia famiglia.

Che cosa significa per te “vivere e lavorare in modo bio”?
Per me significa coerenza, etica e trasparenza. Significa scegliere con consapevolezza ogni gesto quotidiano, dal tipo di agricoltura che pratichiamo ai rapporti umani che costruiamo. Il “bio” non è una moda, è una filosofia di vita. E rispetto per le persone e il pianeta.

In che modo il legame con la terra salentina ha influenzato la vostra identità?
Profondamente. Il Salento è anima, è radici. La nostra identità si nutre di questa terra: dei suoi colori, dei suoi profumi, della sua resilienza. Ne siamo parte e ne siamo custodi. Lo facciamo rivivere in ogni aspetto dell’ospitalità, nelle esperienze che proponiamo ai nostri clienti, nelle scelte stesse che abbiamo fatto, dal mobilio, ai tessuti, alle proposte culinarie etc-

Qual è stato il momento in cui hai sentito che il resort era diventato “qualcosa di più” di un’impresa?
Quando gli ospiti hanno cominciato a raccontarci di come il soggiorno li avesse trasformati.
Naturalis non è solo una meta, è un’esperienza emotiva, rigenerativa, spesso rivelatrice di aspetti così
intimi e nascosti da portarci a scoprire una nuova vita grazie al feeling Naturalis.

Essere donna, madre e imprenditrice. Quali sono le sfide quotidiane nel coniugare lavoro e famiglia?
Conciliare questi ruoli è una sfida, ogni singolo giorno. Richiede organizzazione, sensibilità, e la capacità di chiedere aiuto quando serve. Ma è anche una fonte straordinaria di energia.

In che modo il tuo essere donna ha influito sullo stile di leadership e sull’impronta del resort?
Tantissimo. Ho sempre voluto che il nostro progetto avesse un’anima. Ho messo al centro l’ascolto, l’empatia, la cura, credo in quella che tu Daniela, chiami leadership gentile, forte ma inclusiva.

Hai mai sentito il peso di dover dimostrare “di più” per essere riconosciuta come leader?
Sì, soprattutto all’inizio. Ma ho imparato che il vero riconoscimento arriva quando resti fedele a te stessa e ai tuoi valori. Nel tempo, tutto questo è ritornato e mi ha ripagato di tanti sforzi e sacrifici,
oggi posso dire che Naturalis è la mia seconda casa.

Accoglienza, persone, impatto cos’è per te la vera ospitalità?
La vera ospitalità, per me, è autenticità. È far sentire ogni persona accolta e ascoltata, non come cliente, ma come ospite nel senso più pieno del termine.

Qual è l’esperienza o la testimonianza di un ospite che ti ha più colpita?
Una coppia ci ha scritto una lettera commovente dopo il soggiorno: ci raccontavano di come, grazie a Naturalis, avessero ritrovato un dialogo che credevano perso. È stato un momento molto forte.

Che relazione costruite con il territorio e le comunità locali?
Collaboriamo con artigiani, aziende agricole, realtà culturali. Vogliamo che la nostra crescita sia anche la loro. Naturalis è parte di una rete viva.

Eredità e futuro. Che futuro immagini per Naturalis Bio Resort?
Immagino un Naturalis sempre più connesso con i temi della rigenerazione, della formazione e dell’empowerment femminile. Un luogo che continua a trasformare, a ispirare, a restituire.

C’è un messaggio che vorresti trasmettere a una giovane donna che sogna di creare qualcosa di autentico e duraturo?
Credici. Non avere paura di essere diversa, di rallentare, di ascoltare il tuo ritmo. L’autenticità richiede coraggio, ma è il vero tesoro da tramandare alle generazioni future.

Autore

  • Professionista delle relazioni pubbliche e comunicatrice, esperta di sviluppo turistico territoriale supporta professionalmente la creazione di modelli organizzativi in ambito turistico, strutture extralberghiere, piccoli hotel di charme, per i quali crea concept e brand. È fondatrice e ceo di ready2work srl, startup innovativa che con il progetto “Palazzi Connessi” valorizza il patrimonio di palazzi, spazi non convenzionali e dimore. Dal 2023 la sua startup è tra le 103 aziende selezionate per il concorso “Best of Wine Tourism” fra le principali attività del global network Great Wine Capitals. In Qualitytravel è responsabile della rubrica: "Femminile e Vincente: le donne del turismo si raccontano"

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