L’estate 2025 conferma la ripresa del turismo domestico, con numeri in crescita sia per le partenze sia per la spesa complessiva. Secondo i dati del focus sulle vacanze estive dell’Osservatorio Turismo di Confcommercio in collaborazione con SWG, saranno 30,5 milioni gli italiani che si concederanno almeno una vacanza tra giugno e settembre, un milione e mezzo in più rispetto al 2024. La spesa complessiva prevista supera i 35 miliardi di euro, mentre la spesa pro capite stimata per l’intero quadrimestre si attesta a 1.170 euro, in linea con l’anno scorso. La grande maggioranza, il 91%, rimarrà in Italia, mentre solo il 9% ha scelto di trascorrere le ferie esclusivamente all’estero. I dati emergono da un’indagine condotta su un campione rappresentativo di 1.000 italiani tra i 18 e gli 80 anni, intervistati tra il 10 e il 19 giugno.
Tra vacanze lunghe, brevi e short break, ciascun italiano partirà mediamente due volte. Agosto si conferma il mese preferito per i soggiorni di una settimana o più, con 11,2 milioni di partenze. Si registra però un incremento marcato delle partenze lunghe a luglio, che guadagna 800.000 viaggiatori in più rispetto al 2024. Per quanto riguarda le spese, giugno è il mese più economico con una media di 650 euro a persona, luglio sale a 820 euro, mentre agosto tocca i 930 euro pro capite, complice la concentrazione di soggiorni più lunghi e i prezzi più elevati. A settembre la spesa media si riduce a 750 euro, con viaggi spesso più brevi.
Gli italiani continuano a preferire il mare, scelto dal 24% per almeno una delle vacanze estive. Seguono città d’arte, montagna e piccoli borghi (tra il 10% e il 12% delle preferenze), con le località di campagna al 6%. Tra le mete italiane, la Sardegna torna in cima alle scelte per i soggiorni lunghi, seguita da Puglia e Trentino Alto Adige per le vacanze di durata intermedia. Nella classifica degli short break primeggiano Toscana, Campania, Liguria, Lazio e Veneto.
All’estero, Spagna, Grecia e Francia dominano le preferenze, seguite da Portogallo e Austria.
Per l’alloggio, gli alberghi restano la soluzione più scelta (21%), seguiti da bed & breakfast (17%), seconde case proprie o ospiti da amici e parenti (14%), case in affitto a breve termine (13%), agriturismi, campeggi, villaggi e resort.
«L’aumento delle partenze e la crescita di luglio nelle preferenze delle famiglie offrono nuove opportunità per gli operatori del turismo, che continua a trainare il PIL e la bilancia dei pagamenti», ha commentato Manfred Pinzger, vicepresidente di Confcommercio con delega al turismo. «Servono però nuovi strumenti per riqualificare l’offerta lungo tutta la filiera e affrontare la questione dell’alloggio per i lavoratori stagionali».