Rob Davidson, guru dell’industria meeting internazionale, titolare della società di consulenza MICE Knowledge, ha tenuto una settimana fa alla fiera Convene di Vilnius un importante discorso sulle tendenze odierne dell’industria Mice. Ve lo presento in due parti, dato l’estremo interesse della cosa e la vastità degli argomenti cui Rob ha fatto riferimento.

La situazione economica globale

I risultati elettorali dello scorso anno (Usa e Brexit) sono stati inaspettati: i sentimenti protezionistici e populisti si sono mostrati in aumento, in mezzo a progressi tecnologici dirompenti e in rapido movimento nonché a una certa agitazione geopolitica e sociale.

La performance economica globale del 2016 è stata modesta; le previsioni di crescita globali del Fondo Monetario Internazionale sono del 3,4% per il 2017, ma le prospettive differiscono notevolmente tra i vari paesi e regioni. L’Asia in generale e l’India in particolare esibiscono una forte crescita, mentre le maggiori economie dell’Africa sub-sahariana (Nigeria, Sud Africa, Angola) stanno incontrando notevoli rallentamenti. Brasile e Russia continuano ad affrontare condizioni macroeconomiche difficili, e più di tre quarti della crescita mondiale in prospettiva proviene da economie di mercato emergenti.

I mercati aziendali chiave

La spesa mondiale per eventi nel ramo della comunicazione e dell’IT nel 2016 ha ristagnato. La ripresa stentata ha trattenuto la domanda e il rilancio mondiale dei personal computer. Gli aggiornamenti di Windows 10 hanno disincentivato l’acquisto di nuovi PC, perché ovviamente i consumatori sono ben disposti a utilizzare quelli che già hanno, una volta che sono aggiornati a Windows 10.

Invece, nel complesso, il mercato globale dell’automotive è stato favorevole nel 2016. Gli Usa hanno registrato un picco storico, anche se nel 2018 sono previsti in leggera flessione. Le immatricolazioni nella UE crescono del 9,3% anno su anno, giungendo a 12,6 milioni di unità, il che è però ancora ben al di sotto del record del 2007. Italia (+17,4%), Spagna (+11,5%), Germania (+6,1%), Francia (+5,7%) e Regno Unito (+2,6%) hanno mostrato i migliori tassi di crescita. Nel corso dei prossimi cinque anni, il Medio Oriente e l’Africa – regione relativamente non motorizzata – vedranno una forte e costante crescita delle vendite di automobili. I primi cinque mercati emergenti sono Thailandia, Indonesia, Sud Africa, Turchia e Argentina.

Le aziende farmaceutiche sono ottimiste circa le condizioni economiche in Nord America e Asia-Pacifico grazie alla dinamica positiva negli Stati Uniti, all’incremento della domanda interna e alla forte spesa pubblica indiana. La spesa più elevata è prevista per lo sviluppo di nuovi prodotti e per fusioni e acquisizioni. I principali driver sono l’incidenza delle malattie croniche a seguito di stili di vita sedentari, i notevoli investimenti in ricerca e sviluppo, e l’implementazione di nuove tecniche come le nanotecnologie. Mentre le grandi sfide potrebbero essere la diminuzione degli effetti collaterali dei farmaci, nonché lo sviluppo di processi di produzione green e l’aumento dei requisiti normativi, che rendono progressivamente difficile l’approvazione dei nuovi impianti di produzione.

Per quanto riguarda il settore delle costruzioni, vi è una forte probabilità che l’instabilità economica globale freni i suoi ricavi, ma ci sono anche belle novità: negli Stati Uniti è previsto quest’anno un +6% di aperture di nuovi cantieri, e la spesa in infrastrutture annuale a livello mondiale crescerà a oltre 9mila miliardi di dollari l’anno da qui al 2025 – se ci sarà volontà politica ovviamente. I principali driver di crescita sono il crescente tasso di urbanizzazione e l’aumento della popolazione.

L’Asia-Pacifico dovrebbe rimanere il più grande mercato a causa della rapida crescita del reddito pro capite e la crescente urbanizzazione in questa regione. La Cina si apre agli investitori internazionali, mentre il programma di rinnovamento urbano ed energetico e lo sviluppo dei trasporti in India contribuirà a rendere questo Paese il terzo più grande mercato delle costruzioni a livello mondiale entro il 2018. Entro il 2025, un quarto della forza lavoro del mondo sarà in India, ben istruita, multilingue, altamente qualificata e dai costi più bassi.

I congressi associativi

Il numero di associazioni – in particolare quelle internazionali – è in continua crescita. L’annuario UIA comprende 68.576 associazioni internazionali, 547 in più rispetto all’anno precedente (basti pensare che l’edizione 1909 dell’annuario includeva solo 213 organizzazioni!). 15 città della top 20 erano europee, lo stesso numero dell’anno precedente, e 13 dei primi 20 paesi sono europei, uno in più rispetto all’anno precedente.

Il 72% dei membri AIPC sta sperimentando una crescita economica forte o moderata, il 21% attesta una crescita economica forte rispetto al 13% del 2015.

(continua)

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