La Lunga Marcia del turismo in Cina prosegue con nuovi slanci, e Mistral Tour si conferma in prima linea nel ripensare la destinazione secondo codici contemporanei. La crescita del brand di Quality Group riflette l’interesse crescente dei viaggiatori italiani per proposte culturali e paesaggistiche sempre più diversificate. L’offerta non si limita più ai grandi classici — le cosiddette Sette Sorelle (Pechino, Xi’an, Guilin, Shanghai, Nanchino, Suzhou, Hangzhou) — ma si arricchisce di esperienze che mettono in dialogo la tradizione con le più recenti trasformazioni tecnologiche e culturali del Paese.
I dati confermano la dinamicità del mercato: secondo l’Amministrazione Nazionale dell’Immigrazione (NIA), il terzo trimestre del 2025 ha registrato 7,2 milioni di visitatori stranieri, in costante aumento rispetto all’anno precedente. Un segnale incoraggiante che coincide con l’espansione della politica di accesso semplificato per numerosi Paesi, contribuendo a rafforzare le opportunità di viaggio.
NUMERI DA RECORD
“Stiamo vedendo numeri che potevamo solo sognare sino al 2023 – dichiara Michele Serra, amministratore delegato di Mistral Tour – perché le cifre della scorsa stagione, già di per sé molto buone, sono di fatto raddoppiate nel 2025; grazie alle innovazioni gestionali e infrastrutturali introdotte da Pechino, siamo fra l’altro convinti che l’incremento risulterà costante e progressivo, portandoci entro cinque anni a cifre mai viste prima”.
TRA PASSATO E FUTURO
“Panda e Avatar – creature fantastiche” (13 giorni), ad esempio, è uno dei tour di gruppo maggiormente richiesti dal catalogo del brand di Quality Group, ma il 2025 ha premiato sia la versione del tour prettamente naturalistica (“Balla coi panda”, 13 giorni con un nuovo focus sul Sichuan, in aggiunta alla possibilità di esplorare la futuristica megalopoli di Chongqing), sia le soluzioni di taglio culturale con immancabili visite all’antica città delle lanterne rosse Pingyao (“Panorama Cinese”, 17 giorni, “Ritorno in Cina”, 11 giorni, o anche “Cina d’Inverno: Pechino e Pingyao”, 7 giorni), dando anche spazio ai tour dedicati alle Province delle minoranze etniche del Guizhou (“Cina d’Auture: il Guizhou”, 13 giorni). Il prodotto più venduto, in ogni caso, resta “Il Triangolo Imperiale”, favorito dal prezzo più economico così come da un’agevole durata di 9 giorni.
STRATEGIE DIGITALI E NUOVE DESTINAZIONI
“Presidiare i social network è un atto indispensabile non solo per aggiungere ogni anno qualcosa in più alla nostra programmazione – osserva ancora Michele Serra – ma per lanciare soprattutto qualcosa che funzioni, che si imponga con successo da subito. Questo è senza dubbio frutto della digitalizzazione dell’offerta cinese post-pandemica, grazie alla quale è stato possibile spingersi ben oltre la tradizionale proposta delle Sette Sorelle: oggi Nanchino è scivolata quasi in secondo piano, Hong Kong risulta in calo, mentre prendono piede destinazioni talvolta molto lontane o defilate rispetto alle Province più note. Gradualmente potremo perciò tornare a programmare mete come il Tempio Shaolin o la Via della Seta, inserita nell’offerta 2026, ma nulla esclude che la novità di tendenza possa improvvisamente rivelarsi il Fiume Azzurro (dove abbiamo comunque in programma la scoperta delle sue tre gole e delle grotte buddiste di Dazu nel 2026).
NUOVE METE, NUOVI SGUARDI
L’interesse per località meno note si fa sempre più evidente, segno di una trasformazione nei desideri del viaggiatore contemporaneo, orientato verso esperienze autentiche e percorsi fuori dai consueti circuiti. A giocare un ruolo determinante in questa evoluzione è la visibilità digitale: piattaforme come Instagram e TikTok non solo amplificano il racconto visivo dei luoghi, ma ne influenzano profondamente la percezione e il posizionamento nella mappa dell’immaginario turistico globale.
Il cosiddetto “effetto Instagram” ha portato alla ribalta mete che, fino a poco tempo fa, erano conosciute quasi esclusivamente dal pubblico locale. È il caso di Chongqing, metropoli verticale e multistrato, divenuta virale grazie all’iconico passaggio della monorotaia attraverso un edificio residenziale, simbolo di un’urbanistica ardita e scenografica. Ma l’interesse non si ferma alle immagini spettacolari: a emergere sono anche antiche città minerarie, villaggi di montagna, paesaggi sacri e architetture sospese tra tradizione e sperimentazione.
Questa nuova domanda stimola una rilettura dell’offerta: Mistral Tour osserva un crescente apprezzamento per mete capaci di raccontare storie meno conosciute, spesso legate al patrimonio immateriale, alle culture locali o alla natura reinterpretata in chiave contemporanea. In questo scenario, l’ispirazione visiva si trasforma in proposta concreta, traducendosi in programmi di viaggio che accolgono la curiosità del viaggiatore e ne accompagnano lo sguardo verso un volto della Cina ancora poco esplorato, ma sempre più accessibile.
CINA A PORTATA DI TUTTI
Un ulteriore riflesso di questa tendenza è la forte e crescente richiesta di viaggi individuali rispetto a quelli di gruppo con accompagnatori dall’Italia, anche perché l’assistenza fornita in Cina risulta ormai di livello molto elevato, ma surrogata al tempo stesso dall’ampia possibilità di muoversi attraverso app e tech facilities. Esempio emblematico è la facilità con cui è ora possibile prenotare viaggi in treno o in aereo per gli spostamenti interni, ma anche per procurarsi taxi, biciclette o riservare un ristorante. I pagamenti, poi, risultano semplicissimi e immediati, potendo essere effettuati ovunque a livello elettronico. Anzichéé rivolgersi ai grandi alberghi della Cina pre-Covid, ora il visitatore è in grado di scegliere soluzioni ricettive di ogni sorta, da boutique hotel a dimore storiche, concedendosi esperienze luxury prima assai rare e ricercate. Rispetto al passato, quando la sensazione predominante era quella di sentirsi catapultati e abbandonati su un pianeta alieno, la gestione del viaggio risulta in definitiva più facile e libera.
CINA INVERNALE, OCCASIONI PER IL TRADE
Forte di queste risorse, per la stagione entrante Mistral Tour ha pianificato un’intesa campagna promozionale sul prodotto Cina Invernale, la cui stagionalità permette di godere di un rapporto qualità-prezzo estremamente vantaggioso, oltre che di opportunità di visita inusuali e focalizzate soprattutto sul lifestyle urbano. Per il trade è inoltre in programma fra gennaio e febbraio un evento speciale, durante il quale sarà possibile scoprire la “nuova Cina” insieme a un gruppo selezionato di ospiti, così come avviare la piena promozione del catalogo 2026. Verso primavera sarà organizzato pure un educational, a ulteriore supporto di un’intensa campagna di incontri sul territorio e di formazioni online.

