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Walt Disney Company ha annunciato ufficialmente la costruzione del suo settimo resort tematico globale, il primo nel Medio Oriente: Disneyland Abu Dhabi. Il nuovo parco sorgerà su Yas Island, l’isola dell’intrattenimento della capitale degli Emirati Arabi Uniti, già sede di attrazioni di fama mondiale come Ferrari World, Warner Bros. World, SeaWorld e il circuito di Formula 1. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con Miral, società emiratina specializzata nello sviluppo di destinazioni immersive, che finanzierà e gestirà l’intero complesso.

Disney, attraverso il suo team creativo Imagineering, curerà la progettazione e supervisionerà le operazioni, mantenendo il controllo creativo e ricevendo royalties. Secondo quanto dichiarato dal CEO di Disney, Bob Iger, il nuovo resort sarà “autenticamente Disney e distintamente emiratino”, fondendo le iconiche narrazioni Disney con la cultura, l’architettura e il paesaggio costiero di Abu Dhabi.

Il parco offrirà esperienze immersive, attrazioni tematiche, alloggi ispirati alle storie Disney, ristoranti e negozi che integrano elementi locali e tecnologia all’avanguardia. Yas Island è stata scelta strategicamente per la sua posizione: circa un terzo della popolazione mondiale vive entro quattro ore di volo, rendendo il parco accessibile a circa 500 milioni di potenziali visitatori.

Il progetto si inserisce nel piano di espansione globale di Disney e nella strategia degli Emirati Arabi Uniti di diversificare l’economia puntando sul turismo e sull’intrattenimento. Sebbene non sia stata ancora annunciata una data ufficiale di apertura, i tempi di costruzione stimati sono di circa cinque anni, con una fase di progettazione che potrebbe durare fino a due anni.

Disneyland Abu Dhabi rappresenterà una nuova frontiera per i parchi a tema, combinando la magia Disney con l’innovazione e l’ospitalità emiratina.

Maurizio Casabianca, Chief Commercial & Operations Officer di Going, introduce il nuovissimo accordo di co-marketing con Disney Destinations International a poco più di un anno e mezzo dalla prima collaborazione col brand Disney.
Un ulteriore step nella strategia di sviluppo di Going sempre più orientato a prodotti di lusso accessibile, a itinerari su misura e con un taglio culturale, naturalistico e sempre di approfondimento, a una circoscritta gamma di resort a 5 stelle e strutture alberghiere “lifestyle” in mete turistiche ricercate.
E proprio nell’ottica di offrire nuove esperienze di viaggio si colloca questo accordo con Disney Destinations. Perché non c’è dubbio, i parchi a tema non si possono considerare se non come una vera e propria destinazione nella destinazione.
Ce lo conferma Monica Astuti, Country Head Disney Experiences Italy, che ricorda come il legame con l’Italia, cominciato nel 1932, sia fortissimo, e come il riconoscimento del brand nel nostro Paese sia dovuto a una condivisione di valori e alla capacità del marchio di creare una narrazione, raccontando storie che prendono vita nei parchi Disney.

Monica Astuti e Maurizio Casabianca

Going vuole fare un passo in più: offrire ai turisti italiani dei pacchetti combinati che sappiano integrare un soggiorno nei parchi all’interno di itinerari di scoperta nelle varie destinazioni. E soprattutto far capire alla clientela italiana, ancora lontana dai numeri dei Paesi del Nord, quanto sia importante dedicare al parco divertimenti scelto un numero di giorni sufficiente – idealmente tre-quattro – a fare vivere appieno l’atmosfera, i servizi, la ristorazione e anche l’eccellente offerta alberghiera di ogni parco, con proposte da 2 a 5 stelle.
Ed ecco che nel catalogo ci sarà una sezione prettamente dedicata a questo prodotto, con proposte di viaggio che si legano ai parchi di Orlando e di Los Angeles – Anaheim e al resort di Aulani di Ohau, alle Hawaii, ma anche a Disneyland Paris. Se la Florida già presenta diverse possibilità di scoperta sia sul lato dell’Atlantico che sul meno conosciuto Golfo del Messico, la novità è considerare Parigi non solo come completamento dell’offerta di Disneyland Paris ma anche come ideale punto di partenza verso destinazioni esotiche raggiungibili con la sola carta d’identità come le Antille francesi.
Going diventa così per la prima volta partner di prestigio per la distribuzione in Italia dei Parchi americani e proporrà alle agenzie di offrire ai propri clienti pacchetti distintivi.
«Going ha dimostrato la capacità di creare prodotti di estrema qualità, unendosi a partner d’eccezione come Disney Destinations International – ha concluso Maurizio Casabianca. – Viaggi personalizzati, esperienze immersive, collaborazioni con le attività di promozione del cinema d’animazione, e tanto altro ancora, sono i segni evidenti di un rapporto che sta generando un significativo valore aggiunto ai viaggiatori e alle agenzie di viaggio italiane. Stiamo costruendo combinazioni uniche su Orlando, Los Angeles, Honolulu, oltre che Parigi, con al centro proprio l’esperienza dei Parchi tematici Disney, una nuova ed entusiasmante opportunità di costruire travel experiences indimenticabili, per viaggi su misura poliedrici e unici».
Un percorso virtuoso che, come dice Domenico Pellegrino, Ceo del gruppo Bluvacanze, vuole portare questa esperienza completa al mercato italiano, e per questo prevede azioni mirate come roadshow e iniziative di formazione dedicati alle agenzie di viaggio.

Anche per Disney è giunta l’ora di prendere decisioni coraggiose per contribuire a fermare l’epidemia del coronavirus SARS-CoV-19 man mano che i governi si accorgono che “non è solo un’influenza”. Il colosso americano ha deciso “in via precauzionale” di:

  • fermare tutte le crociere a tema di Disney Cruise Line previste nel mese di marzo a partire da sabato 14
  • chiudere il parco di Disneyland Paris da domenica 15 marzo fino alla fine del mese
  • chiudere i due parchi americani: Disneyland ad Anaheim, in California e il Walt Disney World di Orlando, in Florida dal 15 marzo fino alla fine del mese
https://twitter.com/DisneyParksNews/status/1238262069675405314

A Disneyland Paris vengono lasciati aperti fino a nuove decisioni gli hotel (per permettere il deflusso di persone, ma anche per verificare le richieste di cancellazione), lo shopping, i ristoranti e il Disney Village. Misure ulteriori potranno essere prese nei prossimi giorni.

Nei giorni scorsi tre diversi cast member del parco parigino sono risultati positivi al coronavirus di covid19

Già a febbraio Disney ha dovuto prendere decisioni di questo tipo nel resto del mondo: il 29 febbraio Disney ha chiuso il parco a tema di Tokyo e pochi giorni dopo anche il relativo resort: resteranno tali fino alla fine di aprile. Disneyland Shangai e Disneyland Hong Kong sono invece chiusi dal 25 febbraio scorso ma la scorsa settimana hanno riaperto alcune attività collaterali.