La sperimentazione del biglietto di ingresso per la parte lagunare della città di Venezia è terminata il 14 luglio 2024: questo primo periodo di prova, iniziato il 25 aprile, aveva l’obiettivo di testare la fattibilità dell’operazione e la solidità del sistema di gestione dei ticket e dei pagamenti. Dal 16 luglio e fino alla fine del 2024 non sarà più dovuto alcun contributo di accesso per entrare a Venezia.
I risultati della sperimentazione
Durante la sperimentazione, il Comune di Venezia ha guadagnato circa 2,2 milioni di euro grazie al contributo di accesso di 5 euro pagato da poco meno di 440.000 turisti (a bilancio erano previsti 700mila euro) in 29 giorni di sperimentazione: una media di oltre 15mila paganti al giorno. Tuttavia, la misura non è riuscita a ridurre significativamente i flussi turistici: più di 1,5 milioni di persone hanno visitato Venezia nel periodo di sperimentazione, un numero paragonabile agli anni precedenti alla pandemia. Le esenzioni hanno riguardato circa 1,1 milioni di persone, inclusi residenti, lavoratori, studenti e proprietari di seconde case,
Il futuro del ticket di ingresso
Nonostante i risultati contrastanti, l’amministrazione comunale sta valutando di rendere permanente il sistema di contributo turistico a partire dalla primavera del 2025. Il ticket di ingresso sarà probabilmente mantenuto a 5 euro per la maggior parte del tempo, ma potrebbe aumentare a 10 euro durante i periodi di massima affluenza, o per chi prenota last minute, sempre con l’idea di disincentivare l’eccessivo numero di visitatori. Inoltre, il Comune sta valutando l’introduzione di un limite massimo giornaliero di turisti autorizzati a entrare nella città antica, un’opzione già accantonata in passato.
Utilizzo dei fondi e costi del sistema
Il denaro raccolto sarà destinato principalmente a mitigare l’impatto del turismo sulla città, con investimenti in infrastrutture e servizi per migliorare la qualità della vita dei residenti e la gestione dei flussi turistici. Tuttavia, esistono polemiche sull’impiego dei fondi. Molti residenti chiedono che i proventi vengano utilizzati per finanziare asili nido e sussidi per chi vive stabilmente a Venezia. Inoltre, il sistema di gestione del contributo d’accesso ha costi significativi: per il 2024 sono stati spesi circa 3 milioni di euro, più di quanto incassato, ma si tratta di una cifra che dovrebbe comunque ridursi negli anni successivi grazie agli investimenti iniziali già effettuati.
“L’obiettivo resta quello di rendere la città più vivibile – ha spiegato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – La maggior parte della gente ha capito che vogliamo proteggere Venezia. È una misura correggibile, però sembra che la sperimentazione non abbia dato particolari svantaggi. Nessuno nasconde i problemi e le difficoltà, ma poco alla volta li risolveremo”.