Verona e Lago di Garda chiudono l’estate con dati incoraggianti sul fronte turistico. L’Osservatorio Turistico Verona Garda, guidato dalla Fondazione Destination Verona Garda, segnala un aumento dei tassi di occupazione, una crescita dei ricavi e soggiorni medi più lunghi rispetto al 2024. A beneficiarne sono strutture alberghiere, extra-alberghiere e comparto open air, con performance differenziate tra città, provincia e sponda veneta del lago.

Per il settore extra-alberghiero del centro storico di Verona, i dati Lighthouse evidenziano oltre 157mila stanze occupate tra giugno e settembre, con picchi in coincidenza con il Festival lirico in Arena. L’ADR (Average Daily Rate) ha registrato un progressivo aumento da 230 euro a giugno fino a 256 euro nella prima settimana di settembre. Nel complesso comunale, le prenotazioni hanno superato le 181mila unità, con una media di oltre 2.000 stanze occupate ogni weekend. Anche il Lago di Garda veneto si conferma attrattivo, con più di 67mila notti prenotate tra settembre e ottobre.

Sul fronte alberghiero, i dati HBenchmark mostrano un’occupazione media dell’81% a Verona e dell’80% in provincia, con picchi del 97% in occasione delle rappresentazioni della Traviata e nella chiusura del Festival. In crescita il RevPar e il ricavo medio in formula B&B. Il soggiorno medio resta stabile a tre notti. Tra le nazionalità prevalgono italiani, tedeschi e britannici, con un leggero calo per questi ultimi. Per il Lago di Garda veneto, l’occupazione si attesta al 60%, sostenuta da eventi autunnali come la Festa dell’Uva di Bardolino e l’International Finn Cup. Qui la permanenza media raggiunge i sei giorni, un giorno in più rispetto al 2024.

Il comparto open air mantiene un ruolo centrale con un tasso di occupazione del 73% tra aprile e agosto. Cresce in particolare la domanda per bungalow e mobile home, che raggiungono il 75,5% medio. Le provenienze vedono ancora in testa la Germania, pur in calo a favore di Paesi Bassi, Danimarca e Italia.

“Nonostante alcune oscillazioni dovute al meteo e alle dinamiche internazionali – ha dichiarato Paolo Artelio, presidente di Destination Verona Garda – i dati confermano la solidità e l’attrattività del territorio”.

Maurizio Russo, presidente di Federalberghi Verona, ha sottolineato come “l’avvio di settembre abbia registrato un significativo incremento di flussi, complice la conclusione della stagione lirica”. Per Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto, “la stagione si mantiene in linea con il 2024, con una domanda in crescita nelle ultime settimane e prospettive positive per gli eventi di ottobre”.

Secondo Alberto Granzotto, presidente di FAITA Federcamping, “l’evoluzione dell’offerta open air si orienta verso soluzioni sempre più confortevoli e di fascia alta, rispondendo alla richiesta di servizi e natura”.

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