Il settore turistico torna a correre e si avvicina ai livelli record del 2019. Lo confermano anche i dati Veratour che ha approvato il bilancio 2022. Il tour operator italiano, fondato più di trent’anni fa e che nella sua storia ha sempre prodotto bilanci in positivo, si appresta a recuperare il gap con il 2019. Nel 2022 Veratour raggiunge un volume d’affari di 183 milioni di euro, triplicando i volumi espressi nel 2021 (+227% sui 56 milioni di fatturato 2021). Un salto molto pronunciato, dovuto soprattutto al progressivo superamento delle limitazioni agli spostamenti.
Non ancora recuperato il gap rispetto al 2019 quando l’azienda aveva raggiunto il suo record assoluto di 250 milioni di euro. Il bilancio del 2022 si ferma al 73% di quanto fatto tre anni prima. Le marginalità completano il quadro estremamente positivo con EBT (Utile prima delle imposte) a 9,5 milioni di euro contro i 13,3 milioni del 2019 (-28,48%). Segno evidente che l’azienda non ha mai perso la sua vitalità e che, con la caduta delle limitazioni di contenimento Covid, la crescita è tornata a essere forte nonostante il periodo storico complicato per la situazione internazionale.

“Solidità e lungimiranza sono ingredienti fondamentali per questa azienda, abbiamo superato tante crisi negli anni e non abbiamo mai perso il nostro ottimismo – dichiara l’Amministratore Delegato Stefano Pompili – Subito dopo la pandemia ci siamo trovati ad affrontare il tema dell’inflazione e del caro prezzi, ma crediamo nel nostro prodotto e lavoriamo per migliorarlo costantemente. Oggi i clienti cercano anzitutto la qualità nel variegato mondo del turismo e Veratour ha saputo conquistare la fiducia dei propri clienti con un’offerta di alto livello e la garanzia del Made in Italy”.

L’inflazione naturalmente sta incidendo sui costi complessivi. Il caro carburante e il dollaro forte sull’euro sono fattori che hanno portato a rialzi sulla gestione di oltre il 10% per l’azienda. Veratour in collaborazione con tutti i partner della filiera turistica ha lavorato affinché tali aumenti non ricadessero interamente sul consumatore finale, assorbendo parte dei maggior costi per evitare di deprimere il rilancio della domanda. Gli aumenti sui pacchetti turistici sono stati infatti inferiori all’8%.

L’analisi dei dati finanziari 2022, infine, conferma una netta distinzione tra il periodo estivo che praticamente recupera il gap sul 2019 (circa il 95%) e le altre stagioni, non solo per le scelte dei consumatori. Molte destinazioni di lungo raggio erano ancora chiuse nei primi tre mesi del 2022 e le buone performance nel periodo settembre-dicembre non sono state sufficienti per sostenere il pieno recupero. Nonostante il permanere di una situazione internazionale complessa Veratour punta per il 2023 a raggiungere i 225 milioni di euro di fatturato e di superare i volumi espressi nel 2019 nella stagione 2024.

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