Abu Dhabi è una delle destinazioni globali che cresce più velocemente a livello internazionale.
Lo confermano i dati presentati da Abdulla Yousuf, Direttore delle Operazioni Internazionali presso il DCT Abu Dhabi (Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi) durante l’Europe Travel Marketplace dedicato ai professionisti europei del settore turistico.
L’evento si è svolto in ottobre ad Al Ain, e ha messo in contatto oltre 200 partner di diversi Paesi – Italia, Spagna, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Romania – con più di 50 stakeholder con sede ad Abu Dhabi, tra cui hotel, attrazioni e DMC.
Tra questi Paesi, l’Italia riveste un ruolo strategico ed è uno dei mercati consolidati verso la destinazione. Ne è prova il rapporto di Etihad Airways che nel 2024 ha registrato un aumento del +76% nei viaggi tra l’Italia e Abu Dhabi rispetto all’anno precedente, a dimostrazione del crescente appeal dell’emirato tra i visitatori italiani.

Abdulla Yousuf, Direttore delle Operazioni Internazionali presso il DCT Abu Dhabi ©DCT
L’oasi di Al Ain ©DCT

Diversificare i mercati di provenienza

Ma DCT vuole ampliare il mercato e si rivolge ora ad altri Paesi Europei che hanno mostrato interesse verso la destinazione e che, grazie a nuovi collegamenti operati principalmente dalla compagnia di bandiera, possono facilmente raggiungere la destinazione.
«L’Europa rappresenta un mercato dinamico e in rapida crescita per Abu Dhabi, e il nostro impegno a promuovere solide partnership all’interno di questa regione è di primaria importanza. Nel 2019, Abu Dhabi si concentrava solo su 10 mercati di origine. Nell’ambito della nostra strategia per il 2030, volevamo diversificare. E questa diversificazione è ciò che vediamo oggi. La ragione del successo e della crescita a due cifre della destinazione nel mercato europeo è sicuramente la strategia chiara che abbiamo adottato, che si basa principalmente su una stretta collaborazione con quei partner che sposano la nostra visione, condividono la nostra strategia e credono negli investimenti che facciamo per creare relazioni di lunga durata. Questo Europe Marketplace è concepito per essere una piattaforma per l’engagement diretto, permettendoci non solo di presentare l’ampiezza delle offerte uniche di Abu Dhabi, ma anche di ascoltare, collaborare e fornire ai nostri partner del settore turistico le intuizioni e gli strumenti di cui hanno bisogno per promuovere con successo il nostro Emirato».

Sheikh Zayed Grand Mosque Abu Dhabi ©DCT

La Strategia Turistica 2030

L’Europe Travel Marketplace fa dunque parte della più ampia Strategia Turistica 2030 di Abu Dhabi, lanciata nel 2024, che mira ad amplificare la crescita del turismo e a rafforzare la posizione dell’emirato come destinazione turistica di livello mondiale, rafforzando le relazioni con i partner del settore provenienti dai mercati chiave.
L’obiettivo è accogliere 39,3 milioni di visitatori entro il 2030, creare 178.000 nuovi posti di lavoro e contribuire al Pil con 90 miliardi di AED (circa 21 miliardi di euro) agendo su 45 mercati e collaborando con i 18 uffici internazionali aperti nel mondo.
A oggi si registra un + 15% ytd nella capacità di posti aerei rispetto al 2024 e un + 11% di pernottamenti.
Pilastri di questa strategia, come racconta Abdulla Yousuf durante l’incontro con la stampa, sono:

  • L’attivazione di un calendario di eventi sportivi e di intrattenimento di livello internazionale come il Gran Premio di Formula 1 che il 7 dicembre chiude la stagione, concerti come quello di Rod Stewart che si svolge il 17 dicembre o quello di gennaio scorso dei Coldplay che, oltre ad attirare una folla di appassionati provenienti dalla regione del Golfo, ha accolto un terzo di stranieri.
  • La diversificazione dei mercati di provenienza collaborando con partner come Etihad e Air Arabia per ampliare e migliorare la loro offerta e la loro connettività.
  • Garantire che la procedura di visto ad Abu Dhabi sia il più agevole possibile. Molti paesi oggi non hanno bisogno di richiedere un visto o lo ottengono direttamente sul posto.
  • Mantenere un livello molto alto nella struttura alberghiera per attrarre un turismo di qualità, con alberghi e resort cinque stelle in città o in riva al mare. Esempio tra i tanti, il Park Hyatt Resort di Saadiyat island (nella foto).

La cultura come key driver

Saatiyat Island – Distretto culturale – Masterplan ©DCT

L’asset strategico su cui punta Abu Dhabi per differenziarsi dai suoi competitor è sicuramente la cultura.
«Il nostro ruolo come Dipartimento della Cultura e del Turismo – afferma Abdulla Yousuf – è quello di promuovere il turismo nel mercato di origine ma soprattutto di proteggere la nostra cultura, perché uno dei privilegi che abbiamo è quello di essere custodi del patrimonio e della cultura degli Emirati Arabi Uniti.
Crediamo che la cultura sia un fattore chiave per cui le persone vengono ad Abu Dhabi. Per noi la cultura non è solo un contenuto esperienziale, ma una vera e propria leva competitiva su cui investiamo molto, anche se vogliamo che i visitatori internazionali, oltre a ciò, possano sperimentare anche gli altri aspetti che la destinazione offre, dai resort in riva al mare ai parchi a tema di Yas Island. Un’offerta culturale come quella del Distretto Culturale di Saadiyat è di gran lunga l’offerta culturale più condensata che si possa trovare al mondo. Che si tratti del Museo del Louvre, del Museo di Storia Naturale che apre il 22 novembre, del teamLab Phenomena Abu Dhabi o dei futuri Zayed National Museum e Guggenheim Abu Dhabi, tutto concorre a rafforzare il Saadiyat Cultural District come centro globale di conoscenza, creatività e scambio culturale, un luogo in cui il passato, il presente e il futuro dell’umanità si fondono in un’unica storia vivente».

TeamLab Phenomena ©DCT

Il ruolo del DCT

Il ruolo del DCT ruota intorno ad un concetto molto semplice: la collaborazione con tour operator, viaggiatori e media B2B provenienti da diverse parti del mondo. Le strategie messe in atto lavorando a stretto contatto con il marketing devono essere pertinenti e funzionare a pieno regime per raggiungere l’obiettivo, che è vedere è il progresso del turismo come motore chiave dell’economia e del PIL degli Emirati Arabi Uniti.
«Il nostro ruolo come agenzia internazionale – dichiara Yousef – è principalmente quello di creare un significato per ogni viaggiatore che visita la destinazione. Al giorno d’oggi è più facile che mai trovare online informazioni e scegliere una destinazione. Ma noi vogliamo essere all’avanguardia in questo, ed essere in grado di personalizzare l’offerta sulla base dei dati a nostra disposizione. Ci impegniamo a creare il coinvolgimento con il settore turistico nei mercati chiave, con le OTA così come con le agenzie di viaggio, per garantire che le informazioni in loro possesso siano quelle giuste, quelle che ispirano un cliente o un viaggiatore a scegliere la destinazione e a fornire queste informazioni in prima persona. Quindi, in tutte le nostre attività, tutto ciò che facciamo ruota attorno alla collaborazione e la connessione umana. Non ci limitiamo a fornire informazioni e a vendere una destinazione o un tour. Per questo è fondamentale partecipare ai nostri Fam trip e conoscere da vicino Abu Dhabi».

Una destinazione per tutto l’anno

Uno dei principali obiettivi di DCT è quello di far conoscere ai partner europei le opportunità che Abu Dhabi offre anche nella bassa stagione, con operazioni di marketing che si concentrano sulle opportunità che offre questo periodo dell’anno, a partire dal rapporto qualità-prezzo.
Ciò permette alle famiglie, che è uno dei segmenti su cui punta la destinazione, di approfittare delle offerte vantaggiose per provare tutte i parchi a tema che sono stati creati a Yas Island.
«Una delle cose che continuo a ricordare ai partner che ci percepiscono ancora come una destinazione invernale è che Abu Dhabi non è solo una destinazione ideale per scappare dal clima rigido dell’Europa in inverno, ma una destinazione per tutto l’anno. Un altro aspetto su cui punta il DCT è quello di far conoscere il Ramadan come un mese di festa, e non come un mese di digiuno, un po’ come il Natale da voi, perché è così che viene vissuto dalla popolazione. Durante il Ramadan la città dopo il tramonto si anima con mercati notturni, musica dal vivo, spettacoli e diverse attività in tutta la città».
L’invito di Abdulla Yousuf è quindi di venire ad Abu Dhabi anche durante il Ramadan per condividere con la popolazione questo evento così sentito e vivere la cultura emiratina in un periodo dell’anno diverso da qualsiasi altro.

Lo skyline della città ©DCT

Estate da record

Quest’estate, Abu Dhabi ha accolto 2,04 milioni di ospiti alberghieri, un aumento notevole rispetto agli anni precedenti. L’incremento è stato sostenuto da una crescita del 10% su base annua dei visitatori internazionali, favorita dall’enfasi posta dal DCT Abu Dhabi sulle esperienze e gli eventi culturali, insieme alla valorizzazione dell’ampia gamma di offerte per il tempo libero, MICE e culinarie dell’emirato, concepite per attrarre un pubblico globale.
Le iniziative mirate stanno contribuendo a una stagione estiva sempre più vivace in tutto l’emirato. I soli siti culturali e di intrattenimento hanno accolto 1,4 milioni di visitatori, supportati da un fitto calendario che ha visto 48 eventi di intrattenimento, da concerti dal vivo a spettacoli per famiglie, oltre a 2.044 eventi MICE, che attraggono un numero crescente di partecipanti di anno in anno.
Il numero di ospiti alberghieri internazionali ad Abu Dhabi è cresciuto del 10% su base annua, portando il settore alberghiero dell’emirato a raggiungere un tasso di occupazione del 78% per l’estate 2025. Inoltre, i ricavi alberghieri totali sono aumentati del 17% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre il RevPAR (Ricavo per Camera Disponibile) ha registrato anch’esso una forte crescita, con un aumento del 17%.

Autore

  • Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

    Visualizza tutti gli articoli