Il comparto del business travel chiude il mese di ottobre con un risultato che non si registrava dal 2020. L’indice Business Travel Trend (BTT), elaborato dal Gruppo Uvet con il Centro Studi Promotor, raggiunge quota 115, segnando la miglior performance mensile degli ultimi cinque anni. Il dato conferma la ripresa della mobilità aziendale e anticipa una chiusura d’anno positiva, mentre rimangono sullo sfondo le tensioni geopolitiche che continuano a incidere sui costi delle trasferte.
L’indice sintetizza tre parametri: Valore Globale dei viaggi, numero di transazioni e spesa media. La base di confronto è ora aggiornata al triennio 2023-2025, abbandonando definitivamente il 2019 per aderire a una nuova normalità che tiene conto del post-pandemia.
L’analisi riguarda un campione rappresentativo di imprese italiane attive in diversi settori produttivi e offre uno spaccato su voli, hotel, treni e noleggi auto. I risultati saranno al centro del BizTravel Forum del 27 novembre al Palazzo del Ghiaccio di Milano, appuntamento di riferimento per il settore, articolato in quattro forum e dedicato quest’anno al tema “Oltre lo stallo – Squarci di luce”. La sessione mattutina sarà moderata dal giornalista Nicola Porro. Tra i relatori figurano Luca Patanè, Daniela Santanchè, Valerio De Molli, Joerg Eberhart, Gianpiero Strisciuglio, Fredric Lindgren e James Adams.
Valori in crescita nei primi dieci mesi dell’anno
Il BTT complessivo di ottobre, pari a 115, migliora il dato di settembre (108) e supera nettamente quello di ottobre 2024 (101). Nel periodo gennaio-ottobre, l’indice medio sale a 105, contro 97 dello stesso periodo dell’anno precedente, confermando una dinamica favorevole.
Il numero delle transazioni segue lo stesso andamento. Nel solo ottobre si registra un valore di 104, quattro punti in più rispetto al 2023 e venti punti sopra ottobre 2024. Il dato cumulato dei primi dieci mesi si attesta a 99, allineandosi ai livelli del 2023 e superando nettamente il 78 registrato nel 2024.
La spesa media complessiva mostra invece un comportamento più moderato. Il valore medio da gennaio a ottobre è 106, inferiore ai 125 del 2024. A ottobre si raggiunge quota 110, comunque sotto i 120 rilevati nello stesso mese dell’anno precedente. La crescita della domanda non compensa quindi il rallentamento del valore medio per trasferta, influenzato da una maggiore attenzione ai budget corporate.
Il contesto geopolitico pesa ancora sui costi
Nonostante il quadro positivo, le tensioni internazionali continuano a incidere sulle tariffe. Le compagnie aeree europee devono evitare alcuni corridoi aerei a causa dei conflitti in Medio Oriente e in Ucraina, con ricadute sui consumi di carburante e sulla lunghezza dei percorsi. Elementi che contribuiscono a mantenere alta la pressione sui costi operativi e sulle tariffe finali. A questo scenario si aggiungono volatilità dei tassi di cambio e aumento dei costi energetici in alcune aree.
Trasporto aereo: record per i voli nazionali
Il segmento aereo mostra dinamiche particolarmente vivaci. A ottobre il Travel Value raggiunge quota 117, spinto dal progressivo consolidamento della domanda su tutte le direttrici. I voli intercontinentali toccano 118, i collegamenti europei 108 e il domestico arriva a 129, il miglior dato del comparto.
Le transazioni si attestano a 106, con un andamento in linea per tutti i tre mercati. La spesa media è pari a 110, con un picco nei voli nazionali (122), seguiti dagli intercontinentali (109) e dagli europei (103). La crescita più intensa sul domestico riflette l’ampliamento dell’offerta e il consolidamento della mobilità business all’interno del Paese.
Hotellerie stabile con segnali di consolidamento
Gli hotel registrano un BTT del Travel Value pari a 115, le transazioni si fermano a 103 e la spesa media sale a 112. Le variazioni riflettono una domanda costante sul mercato europeo e nazionale, con performance leggermente più contenute sui viaggi intercontinentali. Il segmento nazionale mostra una vitalità superiore, raggiungendo un indice 119, mentre l’europeo si attesta a 111.
Rail & car: treni in crescita, noleggi auto in trasformazione
Il rail conferma una tendenza positiva, grazie alla maggiore stabilità delle tariffe e al crescente utilizzo da parte delle aziende. Il Travel Value è a quota 111, le transazioni 108 e la spesa media 103. Si tratta di un settore che mostra una crescita graduale e costante, sostenuta anche dall’espansione dei servizi ad alta velocità.
Più complesso il quadro dei noleggi auto. Il Travel Value si ferma a 103, la spesa media raggiunge 111, mentre le transazioni scendono a 93, sette punti in meno rispetto a ottobre 2023. La contrazione riflette il cambiamento del parco auto delle società di noleggio, sempre più orientate verso vetture elettriche, che comportano costi medi superiori e una diversa gestione operativa.
Una chiusura d’anno positiva
I risultati di ottobre suggeriscono un’ultima parte dell’anno in crescita. Il settore del business travel dimostra capacità di adattamento e rafforza il proprio ruolo all’interno delle strategie aziendali, con una domanda che si orienta sempre più verso soluzioni efficienti, sostenibili e in linea con le politiche ESG delle imprese.

