Bernard Arnault, numero uno del lusso mondiale con il gruppo LVMH, ha messo a segno un nuovo colpo nel settore dell’hospitality. Attraverso la holding di famiglia Financière Agache, il magnate francese ha acquisito l’Hôtel Cap Estel a Èze, tra Nizza e Monaco, con un’operazione chiusa il 17 luglio 2025 e stimata attorno ai 200 milioni di euro.
Il Cap Estel è un boutique hotel 5 stelle che sorge su una penisola privata di due ettari, a picco sul Mediterraneo. Con sole 20 camere e suite, il complesso offre ristorante gourmet, spa, piscine e campo da tennis, diventando negli anni un rifugio esclusivo scelto da celebrità come Greta Garbo e i Beatles. La sua storia inizia nel 1899 con l’editore irlandese Frank Harris e ancora oggi il DNA della struttura resta legato a privacy e discrezione.
Il prezzo pagato da Arnault segna un record assoluto per l’hôtellerie europea: oltre 10 milioni di euro per chiave, un valore superiore ai benchmark registrati da altre icone della Riviera come il Grand-Hôtel du Cap-Ferrat (3,5 milioni per chiave) o l’Hôtel du Cap-Eden-Roc (5,6 milioni). La rarità dell’asset, il vincolo urbanistico che impedisce nuove costruzioni e la posizione unica spiegano la cifra fuori scala.
Non è ancora chiaro se l’hotel sarà integrato nell’universo Cheval Blanc, il brand di alta gamma con cui LVMH presidia già St-Tropez, oppure se resterà indipendente come trophy asset della famiglia Arnault. L’acquisizione rafforza comunque la presenza del gruppo lungo la Riviera, in un mercato che continua a registrare un innalzamento dei benchmark di prezzo e investimenti nel segmento luxury.
Per gli operatori del settore, il deal rappresenta un segnale chiaro: la domanda di proprietà iconiche è in crescita e il valore immobiliare, unito al fascino storico, diventa la chiave per attrarre i grandi capitali internazionali.