Lisbona è sotto shock dopo il grave incidente che ha coinvolto una delle sue attrazioni più celebri, la funicolare Gloria, simbolo cittadino e meta di milioni di turisti ogni anno. Mercoledì 3 settembre 2025, intorno alle 18 locali, la carrozza superiore è deragliata lungo la Rua da Glória, a pochi passi dall’Avenida da Liberdade, schiantandosi contro un edificio e causando 15 vittime e 18 feriti, di cui cinque in condizioni gravi. Tra le persone coinvolte ci sono cittadini stranieri, compresi due turisti sudcoreani tra le vittime e un’italiana tra i feriti, non in pericolo di vita.
Le prime ricostruzioni parlano di un cedimento del cavo di trazione che avrebbe fatto perdere il controllo del convoglio. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico, con la carrozza lanciata a forte velocità prima dell’impatto. Sul posto sono intervenuti oltre 60 soccorritori e 22 mezzi tra vigili del fuoco, ambulanze e protezione civile, che hanno lavorato a lungo per liberare i passeggeri intrappolati.
Il presidente della Repubblica e il sindaco di Lisbona hanno espresso cordoglio alle famiglie delle vittime, annunciando tre giorni di lutto cittadino e una giornata di lutto nazionale. L’Ufficio per la prevenzione e l’investigazione degli incidenti civili ha già aperto un’inchiesta per chiarire le cause, per ora concentrata sulla manutenzione dell’impianto.
La funicolare Gloria, in funzione dal 1885, collega Largo dos Restauradores con il Bairro Alto lungo un tracciato di 265 metri con una pendenza del 17%. È considerata monumento nazionale ed è tra le attrazioni turistiche più frequentate della capitale portoghese, con oltre 3 milioni di passeggeri l’anno.
Già nel 2018 si era verificato un deragliamento, senza conseguenze gravi, che aveva riacceso il dibattito sulla sicurezza.
L’incidente avrà inevitabilmente ripercussioni sull’immagine turistica della città, che negli ultimi anni ha costruito parte della sua identità sull’iconografia dei tram e delle funicolari. La chiusura dell’impianto, decisa a tempo indeterminato, costringe ora le autorità a rivedere le strategie di mobilità urbana e a garantire controlli stringenti anche sugli altri elevatori storici, come l’Elevador da Bica e l’Elevador do Lavra.