Il TTG Travel Experience 2025, in programma a Rimini dall’8 al 10 ottobre, rappresenta il principale marketplace del turismo in Italia. Ogni anno accoglie migliaia di buyer internazionali diventando un punto di incontro imprescindibile per chi opera nel settore. Per un’azienda del turismo quindi esporre al TTG significa molto più che presidiare uno stand: occorre prepararsi con metodo per trasformare i tre giorni di fiera in un’opportunità di business concreta. Essere presenti al TTG di Rimini significa infatti trovarsi in mezzo a oltre 2.500 brand espositori provenienti da tutto il mondo. In un contesto di questa portata non è semplice emergere: il rischio di confondersi nella folla è concreto, i visitatori hanno poco tempo e molti stimoli. Per questo motivo la preparazione diventa decisiva, perché solo chi arriva con una strategia chiara riesce a trasformare i tre giorni di fiera in opportunità di business reali. Ecco quindi la guida pratica di Qualitytravel per non farsi trovare impreparati.
1 – Definire obiettivi concreti
Prima ancora di progettare lo stand è necessario chiarire perché si partecipa alla fiera. Gli obiettivi possono essere diversi: generare nuovi lead, rafforzare relazioni già esistenti, lanciare un prodotto, aumentare la notorietà del marchio. Stabilire indicatori misurabili – come numero di incontri, richieste di preventivo o uscite stampa – consente di valutare a posteriori la resa dell’evento e di migliorare la strategia per le edizioni future.
2 – Progettare e valorizzare lo stand
Lo stand è il biglietto da visita dell’azienda e va progettato per attrarre e comunicare in modo immediato. Chi si trova in una zona di passaggio deve puntare su elementi visivi d’impatto e messaggi chiari che catturino visitatori in movimento rapido. Chi invece è collocato in un’area più decentrata deve lavorare sulla fidelizzazione: organizzare presentazioni, workshop o micro-eventi nello stand, invitare buyer con appuntamenti programmati, offrire spazi accoglienti per incontri più lunghi. In entrambi i casi, brochure, video e gadget coerenti aiutano a rafforzare il messaggio, mentre il personale deve essere formato per accogliere in modo professionale e multilingue.
3 – Pianificare incontri b2b
Il matchmaking di Italian Exhibition Group permette di programmare in anticipo gli incontri con buyer e partner. Ma è meglio attivarne anche una propria per migliorare la lead generation e un team dedicato. Arrivare a Rimini con un’agenda fitta ma flessibile è la chiave per ottimizzare il tempo. È utile fissare appuntamenti nei momenti centrali della giornata e lasciare slot liberi per le visite spontanee, che spesso si rivelano preziose.
4 – Comunicazione e visibilità su media
Il lavoro inizia settimane prima della fiera. Una campagna di comunicazione mirata – newsletter, inviti personalizzati, post social – aiuta a intercettare buyer e media. Acquistare visibilità su testate specializzate come Qualitytravel è un investimento strategico: consente di arrivare in fiera già riconoscibili, aumentando il traffico allo stand e facilitando l’avvio delle conversazioni. Durante i tre giorni, la copertura live su LinkedIn e Instagram amplifica il messaggio, mentre dopo la fiera il follow-up deve essere rapido e personalizzato.
5 – Organizzare il team
Il personale deve arrivare a Rimini allineato sugli obiettivi e preparato a presentare prodotti e servizi in maniera chiara. Simulazioni, script brevi e linee guida comportamentali garantiscono uniformità e professionalità. È consigliabile arrivare in fiera almeno un giorno prima per supervisionare l’allestimento, testare eventuali supporti tecnici e svolgere un briefing finale.
6 – Gestire pause e fuori fiera
Le giornate al TTG sono intense: pianificare le pause pranzo in anticipo, alternando il team allo stand, evita momenti di scopertura e assicura che ci sia sempre qualcuno pronto ad accogliere i visitatori. Al di fuori degli orari di apertura, il fuori fiera è parte integrante dell’esperienza. Cene, eventi e party organizzati in città o nei locali della Riviera romagnola rappresentano occasioni informali di networking, spesso più efficaci dei meeting formali. Partecipare a questi momenti, senza esagerare, contribuisce a consolidare i rapporti avviati durante la giornata.
7 – Curare i rapporti con i media
Non solo buyer: i giornalisti e i blogger sono interlocutori chiave. Fissare interviste, preparare press kit digitali e organizzare momenti di presentazione nello stand aumenta la copertura e prolunga la visibilità oltre i giorni della fiera.
8 – Logistica senza imprevisti
Hotel e trasferimenti vanno prenotati mesi prima: Rimini durante il TTG registra il tutto esaurito, nonostante gli ombrelloni siano ancora più vuoti dell’estate. Anche spedizioni e forniture tecniche devono essere organizzate in anticipo. Badge, pass e materiali di supporto devono essere pronti già dal giorno precedente all’apertura.
9 – Follow-up immediato
Il lavoro vero inizia dopo la fiera. I contatti raccolti vanno catalogati, segmentati e ricontattati entro 48 ore, con comunicazioni personalizzate. Solo così il potenziale si trasforma in opportunità concrete. Un report interno aiuta a misurare i risultati e a preparare la prossima edizione con maggiore consapevolezza.
10 – Prenotare subito il TTG 2026
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Checklist per espositori al TTG 2025
✅ Definire obiettivi chiari e indicatori di successo
✅ Progettare lo stand in funzione della posizione (zona di passaggio vs area decentrata)
✅ Preparare materiali promozionali e gadget coerenti
✅ Registrarsi al matchmaking e fissare appuntamenti in anticipo
✅ Avviare campagna di comunicazione pre-fiera
✅ Investire in visibilità su media specializzati
✅ Formare il team e arrivare a Rimini un giorno prima per briefing e allestimento
✅ Pianificare pause pranzo con turni per non lasciare lo stand scoperto
✅ Partecipare a eventi e momenti di networking fuori fiera
✅ Organizzare incontri con giornalisti e blogger, preparare press kit
✅ Prenotare hotel e trasferimenti con largo anticipo
✅ Catalogare e contattare i lead entro 48 ore dal termine della fiera
✅ Redigere un report interno per misurare il ROI