Confguide apprende con forte preoccupazione del mancato inserimento delle guide e degli accompagnatori turistici tra i destinatari degli interventi per il sostegno della filiera del turismo contenuti nel decreto legge del 2 marzo 2020, n. 9 che prevede misure economiche urgenti per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza Coronavirus.
Spiega l’associazione: “Le guide e gli accompagnatori turistici, in quanto soggetti che operano nella filiera turistica, stanno subendo gravissime ripercussioni sulla loro attività lavorativa: la cancellazione pressoché totale dei servizi di visita guidata già messi in calendario per tutta la stagione primaverile, che peserà su circa il 50% del loro reddito annuale. Le guide e gli accompagnatori turistici subiscono gli effetti negativi derivanti dalle misure restrittive, peraltro prioritarie, sulle visite guidate e sui viaggi d’istruzione, dalla chiusura e dal contingentamento degli ingressi nei musei e, di fatto, dall’annullamento dei viaggi in Italia da parte dei turisti stranieri”.
“Oltre all’immediata cancellazione totale di visite, tour guidati e viaggi d’istruzione, rischiamo che il fermo delle nostre attività si protragga oltre l’estate” – dichiara Paola Migliosi, Presidente di Confguide, la Federazione nazionale delle guide turistiche aderente a Confcommercio Professioni. “In questo modo veniamo messi in ginocchio. Le guide e gli accompagnatori turistici che non lavorano e non lavoreranno in tutto il territorio nazionale devono essere considerati tra i destinatari di misure eccezionali di sostegno economico”.