Halloween nel turismo: ecco quali sono le paure digitali (e non) che fanno tremare il settore

Halloween non porta solo streghe e fantasmi: nel turismo, le vere paure sono digitali e il conto è salato. Secondo l’Europol Internet Crime Report 2024, solo nel 2025 le frodi online legate al comparto turistico hanno superato i 4 miliardi di euro, un segnale che la trasformazione digitale corre veloce ma spesso senza rete di protezione. Lo spettro delle truffe digitali si aggira tra offerte di viaggio fasulle, pagamenti non sicuri e furti di dati: ogni giorno centinaia di utenti si ritrovano vittime di portali fake, mail di phishing e profili social clonati. A questo si aggiungono attacchi informatici sempre più sofisticati, capaci di mettere sotto scacco sia le strutture ricettive che le agenzie di viaggio online.

La paura dilaga anche tra i player del settore: la sicurezza informatica è ormai una priorità per hotel, tour operator e portali OTA, che investono in sistemi di autenticazione avanzata, machine learning e monitoraggio H24. Ma la lotta è tutt’altro che risolta: la criminalità digitale evolve, proponendo scenari sempre nuovi e più insidiosi. A tutto questo si aggiungono i rischi reputazionali: una frode, una fuga di dati o una semplice recensione negativa possono compromettere anni di lavoro e investimenti.

A BTO – Be Travel Onlife 2025, la grande fiera dell’innovazione digitale nel turismo in programma a Firenze l’11 e 12 novembre alla Stazione Leopolda , il tema delle “paure online” sarà al centro di workshop e panel dedicati. Esperti di cybersecurity, imprenditori travel e associazioni di categoria si confronteranno su best practices e nuovi strumenti per difendere clienti e imprese con un messaggio univoco: la paura può trasformarsi in forza.

Nel panel “Non è più (solo) un lavoro: AI, Humans e nuove regole”, Rishad Tobaccowala, Jacques Bulchand-Gidumal e Rodolfo Baggio rifletteranno su come la tecnologia stia ridefinendo le professioni del turismo. “L’AI non sostituisce il giudizio umano — lo costringe a essere più consapevole”, scrive Tobaccowala. È la chiave per superare la paura dell’automazione e restituire all’uomo il ruolo di interprete, non di spettatore.

Anche Giulia Eremita, curatrice della sezione Digital Strategy, invita a guardare oltre l’algoritmo: “La rete non è solo tecnologia, è cultura e fiducia. Serve abitare gli spazi digitali con autenticità, non subirli.” Una visione che trasforma l’AI da minaccia a strumento di relazione, e che a BTO troverà spazio in talk dedicati alla visibilità credibile, all’accessibilità digitale e al valore dei dati etici.

Nella sezione Destination, curata da Emma Taveri, BTO affronta i timori concreti di territori e comunità: crisi climatica, overtourism, perdita d’identità. Dai modelli di rigenerazione come la Hydrogen Valley lombarda alle esperienze di turismo di comunità raccontate da realtà come Visit Faroe Islands e la Maratona di New York con Robert Simmelkjaer, la sfida è far “risorgere” i luoghi, trasformando l’abbandono in rinascita sostenibile.

Anche il mondo Food & Wine affronta i propri fantasmi: la minaccia del cambiamento climatico per la viticoltura, l’omologazione del gusto, il ritardo digitale delle imprese. Sotto la guida di Roberta Milano, BTO racconta cantine e territori che innovano senza perdere identità, come il Consorzio Franciacorta con Laura Gatti, e chef come Gaetano Trovato che trasformano l’alta cucina in racconto di comunità. Dalle esperienze digitali applicate all’enoturismo all’autenticità dei mercati storici, il cibo diventa chiave di fiducia e riconnessione tra persone e territori.

E nel cuore della Leopolda, la sezione Hospitality, curata da Nicola Zoppi, affronta la paura più diffusa: quella di un’ospitalità senz’anima, travolta dalla tecnologia. Con protagonisti come Guido Martinetti (Le Marne Relais) e Paloma Zapata (Sustainable Travel International), BTO mostra che la vera innovazione non è automatizzare l’accoglienza, ma umanizzarla. “Nel turismo del futuro – afferma Zoppi – la felicità sarà un KPI misurabile quanto la produttività.”

Promosso da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, e realizzato da Toscana Promozione Turistica, PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, BTO 2025 si conferma il laboratorio più avanzato del turismo del futuro: un luogo dove le paure diventano leve di cambiamento e i dati strumenti di fiducia. Perché anche nel turismo, come nella notte di Halloween, le paure servono solo se ci aiutano a evolvere. E a Firenze, l’11 e 12 novembre, si accendono le luci per affrontarle insieme.

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