È stata un’edizione di successo quella di Africa Travel’s Indaba 2018, la fiera del turismo made in Sudafrica che si è svolta dall’8 al 10 maggio negli spazi del Durban ICC (Inkosi Albert Luthuli Convention Centre) e dell’adiacente Durban Exhibition Centre (DEC).

South Africa stand at Indaba 2018

Organizzata da South African Tourism in collaborazione col Governo, Africa Travel’s Indaba vuole porsi come vetrina del turismo di tutta l’Africa del Sud, e attira buyers e media da tutti i continenti.

L’obiettivo di Indaba è creare una piattaforma che consenta al mondo di fare affari con l’Africa. Siamo quindi incoraggiati dal numero di compratori ed espositori provenienti da varie parti del mondo. Sono i nostri partner, che ci aiutano a promuovere e vendere l’Africa al mondo “, afferma Sisa Ntshona, CEO di South Africa Tourism.

Sisa Ntshona, CEO di South Africa Tourism

Quest’anno sono stati 1.747 i buyers registrati, con un aumento del 14% rispetto all’anno scorso, mentre oltre 1.120 sono stati gli espositori provenienti da 22 Paesi Africani (di cui ben 200 hanno partecipato per la prima volta), con un incremento del 5,7% rispetto all’anno scorso. I delegati complessivi, provenienti da 80 Paesi del mondo, cono stati circa 7.000, anch’essi in aumento del 4%.

Ma non sono solo le cifre a decretare il successo crescente di questa manifestazione, che celebra il suo 21 anniversario, ma anche la formula che ha visto susseguirsi nei giorni quattro Business Talk, – “Optimizing Economic Transformation in the Industry”, “Tourism in the 4th Industrial Revolution”, “Responsible Tourism” e “Strategies to maximize Youth Employment and develop Future Leaders” gli argomenti approfonditi – e tre sessioni di Speed Marketing in cui ogni player aveva a disposizione 5 minuti per presentare la sua offerta. Una formula veloce ed efficace che ha coinvolto sia i media che i buyers. Anche qui estremamente interessanti i contenuti, da Heritage History and Culture al Township Vibe fino a Wildilife and Adventure.

Derek Hanekom ed Elizabeth Thabete, Ministro e Viceministro del Turismo, inaugurano Indaba 2018

Nel suo discorso di apertura, il Ministro del Turismo Derek Hanekom ha posto l’accento sull’importanza degli investimenti nel settore del turismo e sull’impatto che ogni singolo deal fatto durante la fiera avrà sul settore e sulla crescita dell’occupazione.

Dei 1,2 miliardi di turisti che si sono mossi nel 2017, 62 milioni hanno visitato l’Africa. Pur con una crescita dell’8% sul 2016, rappresentano solo il 5% del turismo globale. “Ma è una buona notizia” – dice Hanekom – “perché non esiste al mondo continente che abbia più potenziale di crescita dell’Africa. This is going to be a great Indaba”! ha chiosato il ministro prima di suonare la campanella di apertura ufficiale della fiera.

 

Sempre più vicino

Durante la cerimonia di apertura il vice sindaco di Durban, Fawzia Peer, ha annunciato il nuovo collegamento diretto di British Airways da Londra Heathrow all’aeroporto King Shaka di Durban, che sarà operato tre volte a settimana da un Boeing Dreamliner 787 a partire dal 29 ottobre.

Durban Golden Mile

Per quello che riguarda invece i collegamenti con l’Italia ricordiamo che dall’8 aprile è operativo 4 volte la settimana il volo diretto di Alitalia da Roma Fiumicino a Johannesburg OR Tambo. Alitalia segna così il suo ritorno in Sudafrica dopo un’assenza di 17 anni.

 

Sulle orme di Mandela

Nell’anno del centenario della nascita di Mandela, il SAT insieme alla Nelson Mandela Foundation ha identificato 100 esperienze, attrazioni e destinazioni legate alla vita del padre del Sudafrica, come ha annunciato Sisa Ntshona, CEO di South Africa Tourism, durante la cerimonia di apertura, e durante tutta la fiera cii sono state animazioni legate alla sua storia.

Nel segno di Madiba anche lo spettacolo di canti e danza contemporanea messo in scena dal Market Theatre di Johannesburg con la partecipazione di artisti locali. Un evento coinvolgente e spettacolare che ha coinvolto tutta la platea.

Lo spettacolo inaugurale nel segno di Mandela

In un incontro dedicato alla stampa, Ntshona ha approfondito l’importanza della strategia “Five in five” lanciata l’anno scorso, destinata a portare 5 milioni di turisti in più in Sudafrica in 5 anni. In questo sforzo, che vede coinvolti tutti i dieci uffici esteri di South Africa Tourism, grande importanza è data al mercato del Sud Europa che include Italia, Spagna e Francia.

Alcune mete, come Capetown e il National Kruger Park, si vendono da sole”, dice Ntshona, “ma dobbiamo impegnarci per far conoscere l’incredibile varietà dell’offerta sudafricana che va ben al di là di queste due destinazioni iconiche. Il nostro sforzo è valorizzare le piccole imprese, e ben 135 sono presenti in questa edizione”. Hidden Gem è il concetto chiave.

iSimangaliso Wetland Park

Per questo il post tour dedicato ai giornalisti del mercato sud europeo ha toccato diverse località del Kwa-Zulu-Natal – come Durban stessa, l’iSimangaliso Wetland Park nei pressi di Santa Lucia, World Heritage Site, e la magnifica Hluhluwe-Imfolozi Game Reserve, dove in un solo safari abbiamo avvistato quattro dei cinque vivono Big Five – per concludersi con la visita dei luoghi iconici di Johannesburg e di Soweto, dove sono nati tutti i movimenti che hanno portato alla fine dell’Apartheid e alla nascita della democrazia.

Nel nome di Nelson Mandela, che quest’anno avrebbe compiuto cento anni.

Autore

  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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  • Roberta F. Nicosia

    Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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