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Una crescita moderata del numero di crocieristi e turisti via traghetto, insieme a nuovi investimenti, caratterizza l’inizio del 2025 per il turismo marittimo in Adriatico, indicato come fase preparatoria a un’ulteriore espansione del settore. È quanto emerge dal report di Risposte Turismo, società di consulenza per la macroindustria turistica, presentato alla settima edizione dell’Adriatic Sea Forum, in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale.

«Dai dati rilevati, il turismo marittimo in Adriatico si conferma un fenomeno consolidato, con una crescita moderata ma costante», afferma Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, che sottolinea come il ritmo di sviluppo permetta alle destinazioni di organizzare l’offerta. Di Cesare osserva inoltre che tale crescita si deve all’attrattiva culturale e ambientale dell’area, oltre che alla disponibilità di infrastrutture, con investimenti da parte di privati e amministrazioni che contribuiscono a rendere l’Adriatico una meta sempre più interessante per i turisti internazionali. La riduzione del divario tra risultati attuali e potenziali del turismo marittimo, secondo Di Cesare, passa da un’azione congiunta di promozione da parte di operatori e istituzioni.

Settore crociere: Risposte Turismo prevede un aumento del traffico crocieristico del 3,9% rispetto al 2024, con 5,1 milioni di passeggeri movimentati nel 2025. Le toccate nave dovrebbero crescere del 5,8%, raggiungendo oltre 3.400 arrivi nei principali porti adriatici. Italia e Croazia si confermano leader del settore, mentre Albania e Montenegro registrano le crescite più significative, con aumenti rispettivi del 235% e del 16% sul numero di passeggeri. Tra i singoli porti, Corfù, Kotor e Venezia si mantengono in vetta per movimentazione di crocieristi.

Traghetti: per il 2025, le previsioni indicano un’ulteriore leggera crescita nel traffico passeggeri via traghetto, stimata a 21 milioni di movimenti complessivi. Split, Igoumenitsa e Zadar rimangono i principali porti del settore.

Investimenti: oltre 390 milioni di Euro saranno destinati entro il 2026 a nuove infrastrutture per il turismo marittimo. Fra i progetti di rilievo, la stazione marittima di Ravenna a Porto Corsini (46 milioni) e il terminal di Marghera (67 milioni) sul lato italiano, oltre al terminal crocieristico di Koper in Slovenia, previsto per il 2025.

Turismo nautico: entro fine 2024 si prevede un totale di 500mila movimenti di turisti nautici in Adriatico, con prevalenza di diportisti italiani sulla sponda occidentale e maggiore varietà di provenienze (italiani, tedeschi) su quella orientale. Tra le marine in sviluppo, Vlora Marina in Albania e Porto Baroš Marina in Croazia, rispettivamente con investimenti di 45 e 50 milioni di Euro.

Giovedì 24 e venerdì 25 ottobre Ravenna capitale del turismo via mare in Adriatico. Oltre 200 i partecipanti già registrati e 40 relatori per una due giorni di confronto e business networking
Nuove anticipazioni dall’edizione 2024 di Adriatic Sea Tourism Report: attesi a fine anno oltre 37 milioni di passeggeri movimentati nei porti dell’Adriatico tra crociere, ferry e aliscafi. 344 marine attive nell’area per un numero di posti barca che supera per la prima volta quota 80.000
Cresce l’attesa per la settima edizione di Adriatic Sea Forum – Cruise, Ferry, Sail & Yacht, l’appuntamento internazionale itinerante dedicato al turismo via mare in Adriatico ideato e organizzato da Risposte Turismo quest’anno in partnership con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro Settentrionale e con il sostegno di Edison e di Bassani Group, in programma a Ravenna giovedì 24 e venerdì 25 ottobre.

200 partecipanti registrati e oltre 40 relatori, tutti in presenza

A poco meno di tre settimane dal forum sono già oltre 200 i partecipanti che si sono registrati per seguire in presenza l’evento che si svolgerà nella suggestiva cornice del Teatro Dante Alighieri nella giornata di apertura, e presso il Palazzo Rasponi dalle Teste il giorno seguente.
Circa 40 i relatori che animeranno i numerosi momenti di confronto della due giorni ravennate, in rappresentanza non solo dei sette Paesi che si affacciano sulle due sponde dell’Adriatico (Italia, Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia e Montenegro e Slovenia) ma anche di altre nazioni quali Francia e Germania interessate a conoscere andamento e tendenze del turismo via mare in un’area che conta oltre 150 destinazioni turistiche in 25 regioni.

Tra di loro, solo per citarne alcuni Alessandra Priante Presidente ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, Pavle Tripković, Segretario di Stato al Ministero dei Trasporti ed affari Marittimi del Governo del Montenegro, Kristijan Pavic CEO ACI Marinas, Miha Zupanc CEO Marina Portorož, Roberto Perocchio Presidente Assomarinas, Giovanni Acampora Presidente Assonautica, Rodolfo Giampieri Presidente Assoporti, Christoph Schladör, Vice President Decarbonisation Carnival Maritime, Leonardo Massa Vice President Southern Europe MSC Cruises ed Explora Journeys, Sotir Ben Cipa, Presidente Saranda Tourism Association, Georgios Vagiannis Director Newbuild TUI Cruises, Ana Karina Santini, AVP International Destination Development, Royal Caribbean Group, Sylviane De Tracy Director Cruise Research & Development Ponant, Francesca Benati Senior Vice President Travel Seller Europe & Amministratore Delegato Italia Amadeus, Manjola Shehu Marketing and Sales Director AirAlbania.
«Siamo felici di portare l’Adriatic Sea Forum – Cruise Ferry Sail & Yacht per la prima volta a Ravenna, una città che in questi anni ha dimostrato con importanti investimenti di voler puntare anche sul turismo via mare, come leva di crescita», ha dichiarato Francesco di Cesare. «La settima edizione del forum – ha proseguito di Cesare – sarà ancora una volta un’importante occasione di apprendimento e di confronto tra tutti gli operatori dei settori crociere, traghetti e nautica interessati a conoscere la situazione attuale, le tendenze e le prospettive del maritime tourism nell’area».


«Il fatto che Risposte Turismo abbia scelto per la prima volta Ravenna per l’edizione 2024 dell’Adriatic Sea Forum, evento di rango internazionale, ben rappresenta il ruolo che il nostro terminal passeggeri si candida a svolgere in Adriatico nei prossimi anni», ha affermato Daniele Rossi – Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro Settentrionale. «Nel Porto di Ravenna – ha proseguito Rossi – si sta lavorando da tempo per un rilancio del settore delle crociere e di un comparto della nautica che rappresenta una eccellenza di questo territorio. Si è molto fatto in questi anni e molto si farà ancora nell’immediato futuro per portare avanti una visione di sviluppo di queste attività che garantisca l’intera filiera di settori che coinvolgono numerose imprese e migliaia di occupati. Questo, però, si sta realizzando con una costante attenzione all’ambiente ed alla sostenibilità, che ormai è elemento imprescindibile di qualsiasi disegno di crescita delle attività portuali. In questa ottica si collocano il progetto per il sistema di cold ironing al terminal passeggeri, che consente alle navi di spegnere i motori a gasolio durante la sosta nel porto, con evidenti benefici ambientali (cold ironing alimentato da energia green prodotta da un grande impianto fotovoltaico realizzato dall’Autorità Portuale), per la realizzazione del parco delle Dune a Porto Corsini (un grande polmone verde di 12 ettari dove spazi a verde pubblico attrezzato e percorsi ciclo-pedonali si intrecciano a una serie di servizi e attrezzature a supporto del Terminal), e per la costruzione della nuova stazione marittima, una tra le più ecosostenibili del settore», ha concluso Rossi.
I flussi turistici via mare attesi a fine 2024: le nuove anticipazioni dell’Adriatic Sea Tourism Report

Il programma del forum si aprirà, come da tradizione, con la presentazione della nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report, il report di ricerca a cura di Risposte Turismo che da oltre dieci anni analizza i flussi, le dimensioni, la natura e le direzioni dei movimenti turistici via mare in Adriatico.

Dalle nuove anticipazioni fornite dagli analisti della società di ricerca e consulenza veneziana, a fine 2024 saranno oltre 37 milioni i passeggeri movimentati nei porti dell’Adriatico (imbarchi, sbarchi e transiti) da crociere (oltre 4,9 milioni, + 6,7% sul 2023) e traghetti e aliscafi (oltre 32,5 milioni, +2,1% sul 2023). E ad essi vanno aggiunti i numerosi turisti nautici che si muovono nell’area, utilizzando, assieme ai clienti stanziali, le numerose marine a disposizione.

Nel dettaglio, per il segmento crocieristico Italia e Croazia si confermeranno ai primi posti rispettivamente per numero di passeggeri movimentati (2 milioni) e toccate nave (1.316). Da segnalare come in dieci anni, pur con un numero di crocieristi simile (4,8 milioni nel 2015 vs 4,9 milioni nel 2024) la concentrazione del traffico sia molto cambiata: nel 2015 i primi tre porti (Venezia, Dubrovnik e Corfù) movimentavano il 64% del traffico, dato oggi dimezzato (38%) a dimostrazione di un miglioramento nella distribuzione di flussi tra i porti adriatici e di nuovi equilibri dopo le regolamentazioni che hanno interessato Venezia.
La classifica dei porti adriatici di fine 2024 vedrà, al primo posto, Corfù (oltre 700 mila passeggeri movimentati e oltre 380 toccate navi) davanti a Kotor (per la prima volta oltre i 600mila passeggeri movimentati e 485 toccate nave, record nell’area adriatica) e Dubrovnik (542 mila passeggeri movimentati, ancora lontano dai 1,08 milioni registrati nel 2013, record storico).

Tra i porti crocieristici dell’Adriatico che si sono contraddistinti per crescita dei passeggeri movimentati si segnalano quelli di Pula (+155% sul 2023 arrivando a 3 mila passeggeri movimentati), Igoumenitsa (+67% con 7 mila passeggeri movimentati) e Brindisi (+42% con 104 mila passeggeri movimentati).
Per quanto riguarda il segmento dei traghetti e degli aliscafi, la classifica per nazione vedrà a fine anno la Croazia al primo posto con circa il 69% dei passeggeri movimentati nell’area (circa 22,5 milioni considerando anche le rotte interne con circa 12 milioni di passeggeri movimentati) grazie soprattutto al risultato di Split (5,6 milioni, di cui 2,9 milioni di rotte interne) e Zadar (2,6 milioni, di cui 1,5 milioni di rotte interne). A seguire la Grecia con i porti di Igoumenitsa (per la prima volta sopra i 3 milioni), Corfù (1,9 milioni) e Patras (549 mila), per un totale di oltre 5 milioni di passeggeri movimentati nelle rotte internazionali interne all’Adriatico (+2.5% sul 2023).

L’Italia confermerà il terzo posto raggiunto nel 2023, con oltre 3 milioni di passeggeri. Il porto italiano a registrare la miglior variazione positiva in passeggeri trasportati sarà Brindisi (+12% su 2023), che supererà per la prima volta i 660 mila passeggeri.

Passando infine alla nautica, la mappatura delle marine effettuata da Risposte Turismo ha portato all’individuazione di 344 strutture (tre in più rispetto alla precedente edizione di Adriatic Sea Tourism Report: il nuovo Airport Marina Tivat nella costa montenegrina nella seconda parte del 2023; e i nuovi Marina Drage e Marina Resort Cavtat nella costa croata quest’anno).
L’Italia conferma la sua leadership sia per numero di strutture (192) che per numero di posti barca (oltre 49.200 posti barca), davanti alla Croazia con 126 marine (+2 rispetto allo scorso anno) e quasi 21.300 posti barca (oltre 500 in più rispetto al 2023) e al Montenegro con 9 porti turistici (+1 rispetto allo scorso anno) e 3.750 posti barca (+200 rispetto al 2023).

Complessivamente, Italia e Croazia ospitano il 93% delle strutture individuate da Risposte Turismo e l’87,5% dell’offerta totale di posti barca in Adriatico, che quest’anno per la prima volta ha superato gli 80.000 ormeggi.

Analizzando la clientela delle strutture nautiche adriatiche, più della metà del campione intervistato (78) quest’anno dichiara una situazione di stabilità nel numero di clienti (55%), mentre più di un terzo (36%) sostiene di aver registrato una quantità di clienti superiore rispetto al 2023. Meno di una marina su dieci ha subìto una flessione nella clientela. Più nel dettaglio, ad aumentare è stata soprattutto la clientela straniera in transito giornaliero (50%), mentre a decrescere sono stati i clienti domestici che hanno utilizzato il marina come base di partenza di charter nautico (15%).

Considerando, infine, il charter nautico, secondo gli operatori ascoltati da Risposte Turismo (20) dopo una ripresa importante post pandemia il mercato sembra aver subìto una frenata. L’andamento della stagione 2024 è stato descritto in calo rispetto al 2023 da circa il 78% dei rispondenti al l’indagine di Risposte Turismo per numero di clienti, e dal 72% dei rispondenti considerando il valore economico generato.
«Il maritime tourism in Adriatico è tornato ad assumere volumi e dinamiche che ne assicurano una centralità tra le principali aree del Mediterraneo e non solo», ha affermato Francesco di Cesare – Presidente Risposte Turismo. «Quanto notiamo è un interesse ormai stabile da parte dei grandi gruppi armatoriali così come delle società di charter e dei tour operator nello sviluppare movimentazioni turistiche lungo la costa orientale ed occidentale di questo mare», ha continuato di Cesare. «Gli investimenti e le professionalità dei porti e delle marine nautiche (e con loro di molti altri professionisti ed aziende) stanno contribuendo a far sì che il turismo nautico possa essere ospitato e gestito sempre meglio. Va ricordato come il turismo marittimo non limiti i propri effetti al mare e alle coste, ma estenda i propri benefici e, talvolta, le proprie complessità, anche ad aree estese di hinterland che diventano luoghi di visita o di semplice spostamento. Credo che le politiche turistiche – comunali, regionali, nazionali, transnazionali – debbano sempre di più contemplare l’interconnessione mare-terra non solo in termini di intermodalità ma anche di prodotti turistici compositi. L’Adriatico potrebbe essere un eccezionale laboratorio di sviluppo di questo approccio», ha concluso di Cesare.

Il programma di Adriatic Sea Forum ed. 2024

Dopo la presentazione della nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report, con le prime previsioni relative al 2025 che verranno annunciate in apertura di evento, il forum proseguirà con numerosi momenti di confronto e discussione dedicati a temi centrali per il presente e il futuro del turismo via mare nell’area: dall’utilizzo dei di carburanti alternativi per una maggiore sostenibilità dei traffici via mare (“Fueling maritime tourism”), all’evoluzione del turismo crocieristico nell’area (“Which cruise tourism we are going to have in Adriatic?”), dall’impatto delle politiche e delle iniziative pubbliche sul turismo marittimo nell’Adriatico (“The impact of public policies and initiatives on maritime tourism in Adriatic”) alla possibilità di estendere la stagione turistica oltre l’estate (“Will summer always be the season for maritime tourism in the Adriatic?”) fino ai nuovi itinerari e le destinazioni per la nautica (“Sailing the Adriatic (new routes and nautical destinations”).

Tra i temi affrontati da Adriatic Sea Forum 2024 anche il valore delle crociere a bordo di navi di media – piccola taglia (“Small cruise ships and alternative itineraries”), la possibile competizione tra traghetti e aereo (“Is there something ferries can learn from airline companies?”), le nuove opportunità di collaborazione tra stati dall’Interreg Italia-Croatia 2021-2027 Programme, l’economia marittima in Emilia-Romagna e per la costa adriatica e l’attrattività del comparto maritime tourism per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro (“Working in maritime tourism: does this sound like a promising career opportunity?”).

Adriatic Sea Forum – cruise, ferry, sail & yacht si svolgerà in inglese con traduzioni in italiano e croato.
L’edizione 2024 del forum ideato e organizzato da Risposte Turismo si realizza in partnership con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro Settentrionale, in collaborazione con la Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna e con il sostegno di Edison e del gruppo Bassani. Il gruppo Ferretti è sponsor ed il forum conta sul contributo di Ravenna Civitas Cruise Port. Adriatic Sea Forum – Cruise Ferry Sail & Yacht è patrocinato dalla Commissione Europea e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
«Quest’anno all’Adriatic Sea Forum 2024 porteremo diverse novità», ha dichiarato Francesco Parisi – SSLNG Business Development & Wholesale Market Manager Edison. «Da quando abbiamo realizzato la nostra catena integrata di GNL nel 2021 – ha proseguito Parisi – tanti passi in avanti sono stati fatti e la domanda ha continuato ad evolvere. Edison oggi si presenta sul mercato come un operatore solido e di riferimento sia per quanto riguarda il settore road sia per quanto riguarda il settore marittimo. Proprio nell’Adriatico questa estate abbiamo condotto i primi rifornimenti di GNL a navi da crociera, aprendo a un nuovo segmento di mercato che crescerà sempre più nei prossimi anni con il fine di accelerare il percorso di decarbonizzazione e transizione energetica».

«Siamo entusiasti di supportare l’Adriatic Sea Forum 2024, un evento cruciale per il turismo crocieristico che promuove il dialogo e l’innovazione del settore», ha affermato Filippo Olivetti – Presidente Bassani Group «Con oltre un secolo di esperienza nel settore dei servizi portuali e del turismo, – ha continuato Olivetti – il gruppo Bassani riconosce in questa regione una piattaforma strategica per sviluppare soluzioni sostenibili e opportunità di crescita. Il nostro impegno nel sostenere questo forum è guidato dalla convinzione che un turismo responsabile e interconnesso sia essenziale per affrontare le sfide attuali e costruire un futuro condiviso. Crediamo che eventi come questo siano fondamentali per promuovere un Mediterraneo dinamico e sostenibile, dove innovazione e collaborazione siano al centro delle nostre strategie», ha concluso Olivetti.

Si alza il sipario sulla settima edizione di Adriatic Sea Forum – Cruise, Ferry, Sail & Yacht, l’evento internazionale itinerante dedicato al turismo via mare in Adriatico ideato e organizzato da Risposte Turismo, quest’anno, in partnership con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro Settentrionale, in programma a Ravenna, giovedì 24 e venerdì 25 ottobre 2024.

La due giorni di forum, dal 2013 punto di riferimento per tutti gli operatori dei settori crociere, traghetti e nautica, si svolgerà nelle splendide cornici del Teatro Dante Alighieri e di Palazzo Rasponi dalle Teste.
«Siamo felici di incontrare nuovamente tutti i protagonisti del turismo via mare in Adriatico in una delle sue città più rappresentative quale è Ravenna», dichiara Francesco di Cesare – Presidente Risposte Turismo. «La settima edizione di Adriatic Sea Forum – prosegue di Cesare – sarà nuovamente l’occasione per tutti gli operatori della crocieristica, dei traghetti e della nautica di approfondire le proprie conoscenze sui fenomeni turistici nell’area, attivare nuove relazioni professionali o rafforzare quelle esistenti e promuovere la propria attività e i propri progetti. Un momento di incontro, dibattito e approfondimento che vuole contribuire alla condivisione di idee ed a facilitare lo sviluppo di nuovi progetti, così come al lancio di strategie comuni e collaborazioni tra operatori».

«Il porto di Ravenna sta investendo 100 milioni di euro in progetti legati alla transizione ecologica e alla sostenibilità ambientale delle attività portuali sul territorio», dichiara Daniele Rossi – Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro Settentrionale. «A questa visione – prosegue Rossi – sono collegati la realizzazione di un sistema di cold ironing alimentato da energia green, l’incentivazione al passaggio all’utilizzo di mezzi più sostenibili in banchina, la trasformazione in area verde (il Parco delle Dune) di un’area in prossimità del terminal passeggeri, la costruzione di una nuova stazione marittima, tecnologica ed ecosostenibile, la realizzazione di un grande parco fotovoltaico, la spinta a una forte digitalizzazione e il sostegno a una serie di investimenti privati che faranno del porto di Ravenna l’Hub energetico italiano. Per questo credo sia importante confrontarsi su questi temi che rappresentano la vera sfida con la quale dobbiamo misurarci oggi e Adriatic Sea Forum – Cruise Ferry Sail & Yacht è un’occasione preziosa per condividere le esperienze dei porti dell’Adriatico» conclude Rossi.

I temi della settima edizione del forum

Le numerose tavole rotonde, gli interventi e le presentazioni che animeranno la settima edizione di Adriatic Sea Forum – Cruise, Ferry, Sail & Yacht, saranno ancora una volta l’occasione per analizzare le sfide del turismo via mare in Adriatico, tra le quali: l’utilizzo di carburanti alternativi per una maggiore sostenibilità dei traffici via mare, l’impatto delle politiche e delle iniziative pubbliche sul turismo marittimo nell’Adriatico, la sostenibilità dei porti e dei terminal crociere e la loro integrazione con il tessuto del territorio, la possibilità di estendere la stagione turistica mantenendo alto il flusso di maritime tourist durante tutto l’anno e il valore delle crociere a bordo di navi di media-piccola taglia in questo braccio di mare.

Tra gli altri temi al centro del forum, i nuovi itinerari e le destinazioni per la nautica in Adriatico, la possibile competizione tra ferry & avio e l’attrattività del comparto del turismo via mare in Adriatico per i nuovi professionisti del settore.

Attesa per la nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report

Adriatic Sea Forum ospiterà anche quest’anno la presentazione della nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report, il rapporto di ricerca realizzato da Risposte Turismo sul turismo via mare nell’area adriatica.

Secondo le prime anticipazioni del report, il 2023 si è chiuso come anno record per il traffico traghetti in Adriatico (oltre 20 milioni di passeggeri movimentati, +14% sul 2022) e ha visto una crescita della crocieristica, rispetto all’anno precedente, anche per altri indicatori di movimentazione (4,6 milioni di crocieristi movimentati, +32% sul 2022, grazie a oltre 3.000 toccate nave).

La classifica del segmento ferry & aliscafi ha visto lo scorso anno Spalato al primo posto (sfiorando i 5,5 milioni di passeggeri movimentati, +12% sul 2022), seguita da Igoumenitsa (circa 3 milioni, +21% sul 2022) e Zadar (oltre 2,5 milioni di passeggeri, +5% sul 2022).

Quanto alla crocieristica Venezia è tornata lo scorso anno sul podio per numero di turisti movimentati (oltre 507mila, +110%), alle spalle di Corfù (oltre 667mila, + 27% sul 2022) e Dubrovnik (oltre 526mila, +40% sul 2022). Ravenna, città che ospiterà la settima edizione del forum, si è posizionata lo scorso anno all’ottavo posto, con oltre 330mila crocieristi movimentati attraverso un centinaio di toccate nave, guadagnando dieci posizioni nella classifica dei porti crocieristici rispetto al 2019.

Sul fronte della nautica, secondo i ricercatori di Risposte Turismo il 2023 è stato un anno di ulteriore crescita, come evidenziato dai risultati della ricognizione effettuata su un campione di operatori charter (7 su 10 hanno evidenziato una crescita della clientela) e di marine (per il 98% la clientela è aumentata – 38% – o rimasta stabile – 60%).

«La particolarità del nostro osservatorio sul maritime tourism in Adriatico è quella di combinare l’analisi delle tre componenti fondamentali delle dinamiche turistiche via mare: crociere, traghetti e nautica», dichiara di Cesare. «Attraverso questo approccio integrato – prosegue di Cesare – possiamo sostenere come il 2023 sia stato un anno da ricordare, se non, per certi versi, da incorniciare, proprio grazie alla ripresa robusta delle crociere, a una certa dinamicità della nautica e al nuovo record storico di movimenti passeggeri sui traghetti. È facile immaginare come non solo le destinazioni ma tutte le filiere coinvolte nella produzione e nel turismo via mare ne abbiano beneficiato».

La partecipazione ad Adriatic Sea Forum – cruise ferry sail & yacht, che si svolgerà in inglese con traduzioni in italiano e croato, è possibile previa iscrizione.

L’edizione 2024 del forum si realizza in collaborazione con il Comune di Ravenna e con la Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, con il sostegno di Edison e del gruppo Bassani e con il contributo di Ravenna Civitas Cruise Port. Adriatic Sea Forum – Cruise Ferry Sail & Yacht conta sul patrocinio della Commissione Europea e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La difficoltà nella ricerca di nuovi talenti, il valore dell’atteggiamento del candidato (motivazione, voglia di imparare e interesse a migliorarsi) nel processo di selezione del personale e la rilevanza della remunerazione per trattenere il personale nelle strutture.

Sono i punti principali che emergono da “The Challenges of Human Capital in the Hospitality Sector”, la nuova indagine realizzata da Risposte Turismo – società di ricerca e consulenza a servizio della macro-industria turistica – che verrà presentata domani, sabato 13 aprile, a Venezia nell’ambito di occasione del 50esimo Annual General Meeting della European Hotel Managers Association (EHMA).

Lo studio, realizzato a fine marzo 2024 su un campione di oltre 120 General Manager soci EHMA provenienti da 17 paesi europei e rappresentativi sia di grandi catene che di realtà indipendenti (42% e 58% dei rispondenti) – analizza il tema del capitale umano secondo l’esperienza delle figure apicali del settore hotellerie, al fine di individuare le aree di intervento per supportare la crescita del comparto.

Le difficoltà nell’acquisizione di talenti

Lo studio della società di ricerca e consulenza guidata da Francesco di Cesare, ha evidenziato come il reperire candidati qualificati sia la sfida più impegnativa per i General Manager intervistati (62% del campione). Di questi, il 75% afferma che le strutture di minori dimensioni (<50 camere) trovano difficile o molto difficile assumere personale qualificato. La percentuale scende al 64% in riferimento alle realtà di medie dimensioni (50-200) e al 54% nel caso delle grandi strutture (>200).

Con uno sguardo agli specifici ruoli, la ricerca evidenzia come le figure professionali con compiti operativi ma già dotate di una buona esperienza siano le più difficili da trovare (confermato dal 74% degli intervistati), seguite da figure di middle management (62%), da risorse junior o alla prima esperienza lavorativa in ruoli operativi (49%) e da senior/top managers (44%).

«Siamo felici di aver potuto contribuire al 50esimo Annual General Meeting dell’EHMA con uno studio specifico sulla gestione del capitale umano nell’hotellerie di lusso», afferma Francesco di Cesare – Presidente Risposte Turismo. «Tra i temi analizzati – continua di Cesare – l’acquisizione di nuovo personale è un aspetto strategico per il settore dal momento che le risorse umane, interagendo con il cliente finale, hanno un enorme impatto sulle performance complessive delle strutture alberghiere. Se l’Europa, destinazione leader mondiale nel turismo, vuole poter continuare a crescere e, soprattutto, offrire ai turisti servizi di qualità, questo fronte deve diventare una priorità».

«I risultati della ricerca di Risposte Turismo forniscono preziose indicazioni sulle sfide relative al capitale umano nel settore alberghiero europeo», afferma Panos Almyrantis – Presidente EHMA. «La ricerca evidenzia problemi persistenti, che riflettono una diffusa carenza di talenti nei vari ruoli del settore. La ricerca analizza gli atteggiamenti, i valori e le esperienze dei professionisti dell’ospitalità, rivelando le preoccupazioni legate alla soddisfazione sul lavoro, all’equilibrio tra lavoro e vita privata e alle opportunità di avanzamento di carriera», continua Almyrantis. «I risultati forniscono una solida base per affrontare le molteplici sfide del capitale umano nell’ospitalità europea, in linea con la visione dell’EHMA di migliorare la competitività del settore attraverso iniziative strategiche di sviluppo delle risorse umane».

Cresce l’attesa per la settima edizione di Shopping Tourism – il forum italiano ideato e organizzato da Risposte Turismo in partnership con ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo. Vie dello shopping, outlet, moda Made in Italy tecnologia a supporto dell’esperienza di acquisto e il profilo degli shopping tourist emiratini al centro del forum. Trenta speaker e oltre cento operatori del turismo e del retail già accreditati. In apertura attesa la presentazione della nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor

Il forum è in programma venerdì 23 febbraio 2024 presso il centro congressi della sede di Confcommercio Milano (Palazzo Castiglioni, Corso Venezia 47), e torna nel capoluogo lombardo dopo cinque anni come occasione di incontro, dibattito e business networking per gli operatori interessati a conoscere dinamiche, opportunità di business e prospettive future di un fenomeno turistico che vede nell’Italia una destinazione dalle grandi potenzialità per i turisti desiderosi di trascorrere vacanze all’insegna dello shopping.

«La scelta di riportare a Milano Shopping Tourism – il forum italiano è stata naturale perché la città è da sempre in testa, nell’immaginario collettivo e nelle scelte effettive, alla classifica delle mete ideali per una vacanza all’insegna dello shopping» dichiara Francesco di Cesare – Presidente Risposte Turismo. «L’edizione di quest’anno – prosegue di Cesare – assume particolare importanza perché si svolge all’interno della settimana della moda, un appuntamento che accende i riflettori su un tassello fondamentale del Made in Italy e dell’offerta commerciale del Paese. Come Risposte Turismo crediamo che il binomio “shopping tourism – Milano” rappresenti per la città anche una sfida, visto che molte altre location, in Italia, in Europa e non solo, stanno mettendo questo fenomeno al centro dei propri progetti ed investimenti. La concorrenza tra territori, quindi, non potrà che crescere, e questo potrebbe rappresentare un significativo stimolo a fare meglio, portando a un vantaggio complessivo per l’intero Paese» conclude di Cesare.

Il programma del forum

Ricco come sempre il programma di Shopping Tourism – il forum italiano 2024, che prevede otto appuntamenti tra presentazioni e tavole rotonde a cui parteciperanno oltre trenta relatori in rappresentanza del mondo del turismo, del retail e del sistema moda.

Dopo i saluti introduttivi, Francesco di Cesare – Presidente Risposte Turismo presenterà la nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor, il report di ricerca di Risposte Turismo che, dal 2016, offre informazioni aggiornate, risultati di indagini ad hoc, esami di casi di studio e ricognizioni di esperienze italiane ed estere di particolare interesse sul fenomeno dello shopping tourism.

Shopping Tourism – il forum italiano proseguirà con la tavola rotonda di apertura: “La moda Made In Italy come traino per lo shopping tourism”, un momento di confronto e dibattito sulla centralità degli articoli di moda realizzati nel nostro Paese nelle scelte di acquisto dello shopping tourist estero che sceglie l’Italia come meta delle proprie vacanze.

La tavola rotonda, a cui parteciperanno figure apicali del mondo della moda, del turismo e dei servizi del tax free shopping, analizzerà le leve che possono favorire le vendite alla domanda turistica internazionale.
A seguire, il focus si sposterà sui luoghi dello shopping con la tavola rotonda “Un punto fermo per lo shopping tourism: gli Outlet”. I relatori, al vertice di alcune delle principali realtà retail presenti nel nostro Paese, il secondo in Europa dopo il Regno Unito per numero di outlet (27) e per superficie commerciale (748.000 mq, +130.000 mq tra il 2011 e il 2024), si confronteranno sulle possibili strategie e azioni per intercettare e soddisfare le esigenze della domanda dei turisti dello shopping.

Shopping tourism non è solamente outlet, department store e centri commerciali. Con la tavola rotonda “Le vie dello shopping: attrattori turistici sempre più forti”, il forum darà voce alle associazioni territoriali delle cinque grandi destinazioni italiane (Firenze, Milano, Napoli, Roma e Venezia) protagoniste dei flussi turistici internazionali per comprendere quali soluzioni sia possibile adottare con l’obiettivo di attrarre e soddisfare le esigenze dello shopping tourist.

Nel pomeriggio, il forum riprenderà con la tavola rotonda “Le città accolgono i turisti dello shopping”, dove i rappresentanti di alcune città italiane si confronteranno sugli impegni e le azioni volte ad aumentare la capacità di attrazione e soddisfazione dei turisti dello shopping.

A seguire, un focus sullo “shopping all’aria aperta”, con la presentazione di due casi: i mercatini di Natale di Bolzano, da anni tra i principali eventi turistici del nord Italia durante le festività natalizie, e i mercati cittadini, da sempre elemento caratterizzante l’offerta commerciale di tantissime città italiane.

Tra i temi al centro del forum anche l’innovazione, con la tavola rotonda “Tecnologia e creatività per gli shopping tourist”, nella quale si passeranno in rassegna alcuni degli strumenti che arricchiscono l’attività di shopping rendendola al contempo più divertente, e la domanda turistica emiratina, a cui sarà dedicata una presentazione di dati con discussione a seguire.

«Come studiosi del fenomeno da sempre riconosciamo come siano centrali i luoghi dello shopping nel costruire un’adeguata offerta di destinazione per attrarre questa specifica domanda. Per questa ragione abbiamo scelto di dedicare tre tavole rotonde ad altrettante diverse soluzioni o iniziative commerciali: dagli outlet alle vie dello shopping fino alla programmazione che alcuni Comuni italiani stanno riservando a questo fenomeno. In ogni edizione cerchiamo altri temi o casi particolari che crediamo possano fornire utili spunti e preziose informazioni. Quest’anno dedicheremo spazio alle nuove soluzioni tecnologiche che il mondo del retail sta adottando per rendere l’esperienza di acquisto sempre più interattiva e divertente, allo shopping outdoor partendo dal caso più noto e di successo, quello dei Mercatini di Natale di Bolzano, e ad un bacino di domanda turistica di particolare per l’Italia: gli Emirati Arabi. Il tutto, come sempre, fornendo dati e informazioni utili per le scelte di programmazione futura degli operatori» conclude di Cesare.

Tra i relatori che hanno già confermato la propria partecipazione, Marco Barbieri – Segretario Generale Unione Confcommercio Milano Lodi Monza e Brianza; Gabriele Bosi – Assessore al turismo Comune di Prato; Pierluigi Cocchini – CEO Rinascente; Donatella Doppio – Managing Director Italy McArthurGlen; Giuseppe Faraldi – Assessore al Turismo Comune di Sanremo; Giulio Felloni – Presidente Federmoda; Marco Funel – Commercial Manager SEA Prime – Aeroporti di Milano; Simona Leone – Head of Marketing, Customer Journey, UX & Phygital Aeroporti di Roma; Barbara Manfredini – Assessore al Turismo Comune di Cremona; Gabriele Masselli – Presidente Associazione Esercizi Storici Fiorentini; Giorgio Motta – General Manager The Mall Luxury Outlets; Saverio Mucci – Vice President – Government Engagement Lead Mastercard; Luca Nasi – Direttore Arcus Real Estate; Carla Palone – Assessore allo Sviluppo Economico Comune di Bari; Maria Letizia Rapetti – Presidente Associazione Via del Babuino Roma; Stefano Rizzi – Managing Director Italy Global Blue; Claudio Vernier, Presidente Associazione Piazza San Marco Venezia.

Siglata la partnership triennale tra Risposte Turismo e ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo che mira a sostenere il fenomeno dello shopping tourism in Italia, riconoscendone il ruolo chiave nello sviluppo dei territori coinvolti. L’obiettivo è anche quello di offrire agli operatori del turismo e del retail un’opportunità di incontro, studio e dibattito su questo fenomeno in crescita. La collaborazione prevede il supporto di ENIT alle prossime tre edizioni di Shopping Tourism, il forum italiano che rappresenta un punto di riferimento per il settore. L’evento, lanciato da Risposte Turismo nel 2016, si terrà il 15 dicembre a Roma presso la sede nazionale di Confcommercio.

Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, sottolinea l’importanza dello shopping nel contesto turistico mondiale e la sua capacità di attrarre visitatori, diventando un fattore chiave nella scelta delle destinazioni. La partnership si propone di valorizzare questo fenomeno per aumentare l’appeal dei territori e dei sistemi di offerta turistica, richiedendo al contempo una professionalità adeguata per soddisfare le esigenze sofisticate degli shopper turisti.

La Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, evidenzia come lo shopping legato al turismo sia strategico per l’economia nazionale. La recente riduzione della soglia del Tax Free shopping contribuirà a generare impatti positivi sulla filiera turistica, rendendo l’Italia più attrattiva per i visitatori.

Ivana Jelinic, presidente e CEO di ENIT, sottolinea che lo sviluppo del turismo legato allo shopping è una chiave strategica per l’economia italiana. Introduce politiche che agevolino l’accesso a circuiti di spesa internazionali e il miglioramento delle infrastrutture per facilitare gli spostamenti, collaborando con brand globali per aumentare l’attrattiva dei territori.

Le anticipazioni della nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor di Risposte Turismo indicano che nel 2023 sono stati 2,1 milioni i turisti che hanno scelto l’Italia per una vacanza legata allo shopping, registrando un aumento del 7% rispetto al 2019.

L’Italia risulta essere la prima destinazione europea per lo shopping dei turisti statunitensi, con Milano, Roma e Napoli come le prime tre destinazioni italiane per lo shopping tourism.

Shopping Tourism – il forum italiano, giunto alla sesta edizione, si concentrerà su confronti e analisi sulle novità, dinamiche e prospettive del fenomeno shopping tourism. L’evento coprirà argomenti come lo shopping tourism nei centri storici italiani, gli shopper turisti con elevate capacità di spesa, i mercati di domanda potenziali, il Made in Italy e i luoghi dello shopping non convenzionali.

Attesa per l’undicesima edizione di Italian Cruise Day, l’importante forum annuale dedicato al settore delle crociere in Italia. Quest’anno, Italian Cruise Day si svolgerà il 27 ottobre a Taranto, presso il Castello Aragonese. L’evento è organizzato da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza specializzata nell’industria turistica.
In collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio e il Comune di Taranto, il forum offre una piattaforma di discussione, networking e business per tutti gli attori del settore crocieristico, tra cui tour operator, agenti di viaggio, compagnie di navigazione, agenti marittimi e rappresentanti portuali. L’obiettivo è esaminare le ultime tendenze, dinamiche, processi produttivi e prospettive future del settore.
Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo, ha presentato l’evento insieme a Rinaldo Melucci, Sindaco di Taranto, e Sergio Prete, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio.
Italian Cruise Day è un appuntamento riconosciuto nel settore crocieristico italiano, apprezzato per la sua capacità di fornire contenuti informativi, spazi per discussioni aperte e opportunità di networking. Gli organizzatori sottolineano l’importanza di un lavoro di ricerca costante che raccoglie dati e tendenze significative per lo sviluppo del settore.

Risposte Turismo presenterà il rapporto Italian Cruise Watch 2023, che raccoglie dati aggiornati sul settore crocieristico in Italia e le previsioni per l’anno successivo. Secondo il rapporto, sono previsti notevoli investimenti portuali nel triennio 2024-2026, con un’attenzione particolare alla costruzione di nuovi terminal, infrastrutture per rifornimenti alternativi ed energetici e altri miglioramenti.

Il traffico passeggeri in Italia inoltre sta crescendo costantemente, con previsioni di raggiungere un record di 12,9 milioni di passeggeri movimentati entro la fine del 2023. L’Italia ospiterà otto dei 20 principali porti mediterranei per le crociere, con notevoli incrementi nella movimentazione passeggeri in alcune regioni, tra cui la Liguria, il Lazio, la Sicilia e la Puglia. Il modello di gestione degli scali crocieristici evidenzia che la metà dei porti italiani è gestita da società terminaliste e questi porti rappresentano la stragrande maggioranza dei passeggeri movimentati in Italia.

Italian Cruise Day prevede una serie di tavole rotonde e discussioni su vari aspetti del settore crocieristico, tra cui investimenti, itinerari e infrastrutture portuali. L’evento conclude con una tavola rotonda che esplorerà le prospettive future del turismo crocieristico in Italia e nel mondo. Inoltre, l’evento ospita un career day dedicato al settore crocieristico, offrendo opportunità di networking e colloqui con aziende del settore per giovani interessati a una carriera in questo settore in crescita.

L’undicesima edizione di Italian Cruise Day è supportata da vari sponsor e organizzazioni del settore, tra cui Edison, Fincantieri, Pugliapromozione, Assoporti, il gruppo Bassani e Global Ports Holding, nonché la Cruise Lines International Association (CLIA) e i Ministeri del Turismo e delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Oltre 416 milioni di euro di investimenti avviati o in programma per le infrastrutture dedicate al turismo via mare in Adriatico. È la stima per il triennio 2023-2025 fornita da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macro-industria turistica, contenuta all’interno dell’Adriatic Sea Tourism Report presentato a Dubrovnik da Francesco di Cesare – Presidente Risposte Turismo – nella prima giornata della sesta edizione dell’Adriatic Sea Forum – cruise, ferry sail & yacht.

Secondo il team di ricercatori di Risposte Turismo la crocieristica e il segmento ferry saranno i settori che beneficeranno maggiormente di nuovi investimenti nel triennio in corso, complessivamente circa 210 milioni di euro. Numerosi i progetti che verranno realizzati, tra cui il nuovo terminal crocieristico di Marghera a Venezia per l’approdo delle navi da oltre 25.000 tonnellate (valore dell’investimento: 61 milioni di euro; termine lavori previsto: 2026), il nuovo terminal crocieristico di Igoumenitsa, che potrà ospitare navi fino a 240 metri di lunghezza (valore dell’investimento: circa 50 milioni di euro; termine lavori previsto: fine 2023), e la nuova stazione marittima al Porto Corsini di Ravenna (valore dell’investimento: 27,7 milioni di euro da parte di Ravenna Civitas Cruise Port – joint venture tra RCL Cruises e VSL Ravenna; termine lavori previsto: 2024).

Tra le nuove infrastrutture che verranno realizzate nell’area Adriatica si segnalano anche, entro l’estate 2024, la seconda stazione marittima nel porto di Bari (valore dell’investimento: 11,5 milioni di euro; termine lavori previsto: estate 2024) e la prima stazione marittima di Spalato (valore dell’investimento: 8,5 milioni di euro; termine lavori previsto: 2024). Per quanto riguarda la nautica, infine, sono stati mappati da Risposte Turismo oltre 206 milioni di euro di investimenti, di cui almeno 182 milioni di euro per la costruzione di nuove marine e ulteriori 24 milioni di euro per l’espansione di strutture esistenti.

Tra i nuovi progetti che verranno realizzati, la Vlora Marina in Albania (483 posti barca destinati anche al segmento superyacht disponibili a partire dal 2025 grazie a un investimento complessivo di circa 45 milioni di euro) e la Marina di Porto Baros a Rijeka (230 posti barca pronti nel 2024 grazie a un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro da parte di ACI-Gitone, una joint venture tra ACI Marinas e il cantiere navale Lürssen).

Numerosi anche i progetti di espansione di strutture esistenti, tra cui Marina Polesana (138 nuovi ormeggi per un investimento complessivo di 20 milioni di euro) e di Marina Korkyra (39 nuovi posti barca per un investimento di circa 1,5 milioni di euro). 

Sul fronte italiano, invece, saranno circa 100 i nuovi posti barca realizzati: dai 40 previsti entro la fine del 2023 nel porto turistico di Jesolo (Venezia), ai 50 pronti nel 2024 nel porto turistico di Rodi Garganico in provincia di Foggia, fino ai 10 della Marina di Brindisi.

La nuova edizione dell’Adriatic Sea Tourism Report, dal 2013 punto di riferimento per tutti gli operatori del turismo via mare dell’area adriatica, contiene anche le previsioni aggiornate di chiusura 2023 per il traffico crocieristico e via traghetti, aliscafi e catamarani.

Crociere: a fine 2023 i passeggeri movimentati saliranno a 4,5 milioni (+29,3%)

Per quanto riguarda il traffico crocieristico, secondo le nuove stime di Risposte Turismo nel 2023 saranno 4,5 milioni i passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti) nei 32 porti crocieristici dell’Adriatico, in crescita del 29,3% sul 2022 e 3.000 le toccate nave (+3,9%).

Corfù si confermerà a fine anno il porto crocieristico dell’Adriatico ad aver movimentato il maggior numero di passeggeri (615 mila, +16,8% sul 2022), davanti a Venezia (550 mila, +127,3%), in risalita in classifica grazie a 243 toccate nave, senza considerare il traffico a Chioggia, e Dubrovnik (circa 519 mila, +37,6%). Ai piedi del podio Bari (mezzo milione di passeggeri movimentati, +21,7%) e Kotor (440 mila passeggeri movimentati, +5,2%). 

A livello nazionale, l’Italia nel 2023 si confermerà regina del traffico crocieristico con poco più di 2 milioni di passeggeri movimentati (+35%), pari al 46,2% del totale, davanti a Croazia (circa 1,1 milioni di passeggeri movimentati, +33,1%) e alla Grecia (624 mila passeggeri movimentati, +17,2%). Previsioni di chiusura anno positive anche per le altre nazioni che si affacciano sull’Adriatico, dal Montenegro (479 mila passeggeri movimentati, +10,4%) alla Slovenia (119 mila passeggeri movimentati, +59,3%) e all’Albania (25 mila passeggeri movimentati, +53,9%).

Per quanto riguarda le toccate nave, a fine 2023 la Croazia si confermerà ancora una volta al primo posto tra i Paesi che si affacciano sull’Adriatico (1.140), davanti all’Italia (863) e al Montenegro (474).

Le previsioni sul traffico crocieristico sono il frutto della proiezione effettuata da Risposte Turismo sulle stime di 18 porti crocieristici dell’Adriatico, scali che, complessivamente, nel 2022 hanno rappresentato il 98% del totale passeggeri movimentati e il 92% delle toccate nave.

Traghetti: a fine 2023 superata la soglia dei 19 milioni di passeggeri movimentati (+7,9%).

Continua anche la ripresa della movimentazione passeggeri su traghetti, aliscafi e catamarani. Secondo le previsioni aggiornate dell’Adriatic Sea Tourism Report, i tredici principali porti dell’Adriatico registreranno a fine 2023 19,3 milioni di passeggeri movimentati (+7,9%) e oltre 79.000 toccate nave (+9,9%). 

Tra i porti analizzati, previsioni positive per Spalato, saldamente in testa alla classifica con 5,2 milioni di passeggeri movimentati (+8%), Igoumenitsa (2,6 milioni di passeggeri movimentati, +7%) e Zadar (2,5 milioni di passeggeri movimentati, +3%). 

Da segnalare anche la crescita del porto di Korcula (oltre 1 milione di passeggeri movimentati, +5%).

A livello nazionale, anche senza contare le rotte interne, la Croazia si confermerà a fine anno al primo posto con oltre 9,7 milioni di passeggeri movimentati (+6,2%), davanti a Grecia (4,8 milioni, +6,6%) e Italia (3,2 milioni, +14,5%). 

Nautica: cresce la domanda di servizi nelle marine. Germania primo mercato di provenienza per il turismo nautico.

L’Adriatic Sea Tourism Report 2023 contiene inoltre un approfondimento sul turismo nautico nei sette paesi che si affacciano sull’Adriatico.

Secondo il campione rappresentativo di 78 marine intervistato, oltre la metà ha già registrato nel 2022 un valore superiore al 2019 per servizi di noleggio posti barca (51%), manutenzione (48%) e vendita di equipaggiamento (42%) offerti alla clientela nazionale, stagionale e giornaliera in transito.

Per quanto riguarda la provenienza dei turisti nautici, le strutture nautiche esaminate hanno comunicato una prevalenza di tedeschi (per il 65,4% del campione), italiani (55,1% del campione) e austriaci (41% del campione).

Tra i risultati dell’indagine sulle marine, inoltre, l’incremento nel 2023 delle tariffe alla clientela (posti barca e servizi), segnalato del 71% del campione intervistato.

Passando alle aree di miglioramento, infine, l’indagine di Risposte Turismo evidenzia una ancora poca integrazione delle marine con i programmi turistici delle aree ospitanti, testimoniata dalla scarsa offerta di escursioni e tour guidati sul territorio da parte delle strutture nautiche esaminate (presenti per il solo 21,1% del campione).

Con riferimento alle società di charter, secondo il campione di 25 operatori intervistato da Risposte Turismo il 72% della flotta è composta da barche a vela. Per quanto riguarda i livelli occupazionali, le strutture oggetto dell’indagine impiegano stabilmente 7,5 persone, a cui si aggiungono 4 altri collaboratori stagionali durante la stagione turistica.

In merito alla provenienza geografica della clientela, il principale mercato è la Germania, seguito dall’Austria e dall’Italia. Per quanto riguarda una vacanza di tre giorni in barca a vela con skipper, l’indagine di Risposte Turismo ha evidenziato come con lo stesso costo (circa 2.000 euro) si possa prenotare in agosto un’imbarcazione di 7 metri mentre in maggio una barca di lunghezza doppia.

Per quanto riguarda, infine, le previsioni aggiornate per il 2023, per entrambi i campioni intervistati di marine e società di charter resta molto alta la quota di fiducia degli operatori nella crescita della domanda di turismo nautico in Adriatico (rispettivamente il 39% e il 60% si aspettano una stagione in crescita dopo i buoni risultati del 2022).

«I numeri che condividiamo con tutti gli operatori in questa sesta edizione dell’Adriatic Sea Forum testimoniano la ripresa di tutto il maritime tourism in Adriatico, un comparto che tornerà presto – nel 2024, se non già nel 2023 – a far registrare i numeri pre-pandemia», commenta Francesco di Cesare, Presidente Risposte Turismo. 

«Organizzazioni pubbliche e realtà private stanno investendo molto in prodotti e infrastrutture – prosegue di Cesare – e i riscontri che abbiamo quando sollecitiamo gli operatori in merito al futuro dell’area sono sempre positivi. Tuttavia – conclude di Cesare – resta forte la convinzione che si possa puntare a risultati, non solo quantitativi, migliori. A nostro parere c’è ancora molto da fare per dare il giusto riconoscimento ad una delle più belle aree del mondo e renderla, finalmente, una delle destinazioni turistiche più richieste dalla clientela internazionale. Per raggiungere questo risultato servono più sforzi, non solo e non tanto sul fronte infrastrutturale, quanto in quello della promozione, della collaborazione tra tutti gli stakeholder e della capacità di offrire proposte di vacanza sempre aggiornate e al passo con le nuove sensibilità e preferenze della domanda». 

Come far crescere il traffico crocieristico e via ferry, ottimizzare la gestione dei passeggeri via mare e individuare nuove iniziative per ridurre l’impatto ambientale. Queste e altre tematiche saranno al centro del primo Summit dei Presidenti dei porti adriatici, un inedito momento di confronto tra le figure di vertice dei porti e delle associazioni di categoria nazionali in programma giovedì 4 maggio a Dubrovnik nell’ambito della giornata inaugurale della sesta edizione di Adriatic Sea Forum – cruise, ferry, sail & yacht, ideato e organizzato da Risposte Turismo quest’anno in partnership con la Dubrovnik Port Authority e la Città di Dubrovnik.

Il Summit, in programma a porte chiuse, è frutto dell’impegno congiunto di Risposte Turismo – società ideatrice e organizzatrice del forum, Assoporti e Dubrovnik Port Authority. Un incontro unico e mai tenutosi prima in Adriatico che terminerà con la firma di una dichiarazione di intenti sulle iniziative e le attività future che potranno essere realizzate negli scali turistici dei paesi che si affacciano sul mar Adriatico.

«È motivo di grande orgoglio e soddisfazione per Risposte Turismo aver contribuito all’ideazione del primo Summit dei Presidenti dei porti adriatici e poterlo ospitare nell’ambito del nostro Adriatic Sea Forum» ha commentato Francesco di Cesare – Presidente di Risposte Turismo. «Il summit – ha proseguito di Cesare – sarà la prima occasione per i vertici degli enti che amministrano i porti dell’area adriatica per incontrarsi e confrontarsi di persona sulle migliori strategie e iniziative per valorizzare e promuovere il potenziale turistico dell’area adriatica»

«Siamo lieti di contribuire e partecipare a questa edizione di Adriatic Sea Forum che ospiterà questo primo Summit. L’area peculiare che affronteremo e discuteremo durante questo appuntamento è una parte essenziale per il sistema dei porti italiani. Il traffico passeggeri rappresenta una importante percentuale del comparto shipping nazionale, e l’Adriatico è un’area di connessione e collegamento che ha bisogno di essere discussa, valorizzata e migliorata. In quest’ambito speriamo si possa formalizzare una piena collaborazione transfrontaliera in questa direzione» ha proseguito Rodolfo Giampieri – Presidente Assoporti.

«L’associazione delle Autorità Portuali della Repubblica di Croazia dà il benvenuto al primo Summit sui temi del futuro del turismo via mare in Adriatico, parte dell’evento internazionale “Adriatic Sea Forum” che si terrà in partnership con l’Autorità Portuale di Dubrovnik e la Città di Dubrovnik. Il Summit dei Presidenti dei porti adriatici del 4 maggio prossimo porterà assieme per la prima volta i Presidenti e come Associazione delle Autorità Portuali della Repubblica di Croazia guardiamo con molta attenzione ai risultati della cooperazione congiunta nei campi della crocieristica, del ferry e della nautica» ha concluso Tomislav Batur, Presidente Croatian Association of Port Authorities.

Crociere, traghetti e nautica in numeri: le prime anticipazioni della nuova edizione dell’Adriatic Sea Tourism Report

La sesta edizione dell’Adriatic Sea Forum sarà ancora una volta la cornice per la presentazione della nuova edizione dell’Adriatic Sea Tourism Report, il report di ricerca a cura di Rispose Turismo che, dal 2013, analizza i flussi, le dimensioni, la natura e le direzioni dei movimenti turistici via mare in Adriatico.

Dalle prime anticipazioni fornite da Risposte Turismo, l’Italia a fine 2022 si è confermata prima nazione dell’area per numero di crocieristi movimentati (1,5 milioni), davanti alla Croazia (quasi 900.000) e Grecia (circa 533.000). Complessivamente sono stati quasi 3,5 milioni i movimenti passeggeri registrati lo scorso anno negli oltre 30 scali crocieristici adriatici analizzati (+242% sul 2021) e poco meno di 3.000 le toccate nave, numeri che rimangono però distanti dai valori registrati nell’anno record 2019, rispetto al quale segnano una flessione del 39% per i passeggeri e dell’11% per le toccate nave. La Croazia è invece al primo posto per numero di toccate nave (974), davanti a Italia (944) e a Montenegro (441), risultato legato ad un rilevante numero di accosti di unità con ridotta capacità passeggeri.

Il podio della classifica dei porti adriatici vede, a fine 2022, Corfù al primo posto, con oltre mezzo milione di passeggeri movimentati (+125% sul 2021) e 392 toccate nave. Sui restanti gradini del podio Trieste, con quasi 425.000 passeggeri movimentati (+216% sul 2021) e 183 toccate nave e Kotor, con 418.000 crocieristi movimentati (+4.500% sul 2021) e 432 scali. Chiudono la top five Bari e Dubrovnik con, rispettivamente, quasi 411.000 e oltre 377.000 crocieristi movimentati (+95% e +242% sul 2021) e 185 e 314 toccate nave.

Risultati positivi anche per il settore traghetti, aliscafi e catamarani che, nel 2022, ha registrato un aumento del traffico del +27% sul 2021 con 18 milioni di passeggeri movimentati (contro i 14 milioni del 2021) e 72.000 toccate nave (contro le 61.000 del 2021), pur registrando una flessione del 11% rispetto all’anno pre-pandemia.

La Croazia si conferma il paese principale per i flussi turistici via traghetto, concentrando nel 2022 oltre il 50% dei passeggeri (9 milioni, +20,7% sul 2021) e il 52% delle toccate nave (oltre 37.791, +10,1% sul 2021) seguita dalla Grecia (4.5 milioni, +27% sul 2021) e dall’Italia (2.8 milioni, +33,6% sul 2021). Per quanto riguarda i porti, Spalato ha chiuso il 2022 al primo posto con 4,8 milioni di passeggeri movimentati (+25% sul 2021), seguito a distanza da Igoumenitsa, che registra 2,5 milioni di passeggeri movimentati (+40%) e Zadar, con 2,45 milioni di passeggeri movimentati (+11% sul 2021), con Bari a confermarsi il primo porto per passeggeri movimentati su rotte internazionali (oltre un milione, 100%).

Passando alla nautica, l’analisi di Risposte Turismo ha mappato 341 marine, confermando nuovamente la leadership dell’Italia sia per numero di strutture (192) sia per numero di posti barca (oltre 49.000), davanti a Croazia (126 marine e oltre 20.700 posti barca) e Montenegro (8 marine e 3.550 ormeggi).

Complessivamente, Italia e Croazia ospitano oltre il 93% delle strutture individuate da Risposte Turismo e l’87,6% dell’offerta totale di posti barca in Adriatico, pari a poco meno di 80.000 ormeggi. Il primato per numero di posti barca per marina va al Montenegro con 444 ormeggi, seguito dalla Grecia con 441 e Slovenia con 440.

Il report 2023 contiene inoltre un nuovo focus sulla capacità dell’Adriatico di accogliere superyacht di grandi dimensioni. Sono state mappate in Adriatico 24 strutture per 125 ormeggi per yacht di oltre 50 metri. Leader tra i paesi dell’Adriatico il Montenegro con 71 posti barca, seguito dall’Italia (30) e Croazia (24).

Adriatic Sea Forum 2023: oltre 15 appuntamenti in programma

Adriatic Sea Forum 2023 ospiterà 15 momenti tra tavole rotonde, interventi e presentazioni a cura di oltre 50 tra i principali operatori internazionali del comparto. Il programma, scaricabile al link https://bit.ly/programme-asf-23, si è arricchito in questi giorni di nuove importanti conferme, tra le quali Wybcke Meier, CEO di Tui Cruises, Tonči Glavina, Segretario di Stato del Ministero del Turismo e dello Sport della Croazia, Rodolfo Giampieri, Presidente di Assoporti, Joze Tomaš Presidente della Camera di Commercio di Spalato e del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio.
La partecipazione ad Adriatic Sea Forum, che si svolgerà in lingua inglese con traduzione in italiano e croato, è possibile previa iscrizione.

Nel 2023 il traffico crocieristico tornerà ai volumi del 2019: Risposte Turismo stima per l’anno in corso il superamento dei 12,4 milioni di passeggeri grazie a quasi 5.000 toccate nave in più di 50 porti italiani. La performance nazionale prevista comporterebbe una variazione positiva sul 2022 del 33% per quanto riguarda i passeggeri accolti e del 2% per gli accosti. Il 2022 si è chiuso con una variazione positiva del 257% rispetto al traffico passeggeri dell’anno precedente e del 220% per quanto riguarda gli accosti. Complessivamente i passeggeri accolti lo scorso anno sono stati 9,3 milioni con quasi 4.900 toccate nave in 57 porti. Il 23% del traffico totale è stato registrato a Civitavecchia, primo porto nazionale.

Sin dal 2010 Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica, realizza e pubblica lo short report Speciale Crociere, il quale presenta le statistiche aggiornate sull’anno concluso e le previsioni sull’anno corrente per l’industria crocieristica italiana. Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo, commenta: “Ancora una volta l’industria crocieristica ha reagito ad avversità che ne hanno minato i risultati, riuscendo, in Italia e non solo, a colmare il gap generatosi nel 2020 più velocemente di quanto fatto da altri prodotti turistici. Un risultato che certamente poggia sull’elevata fiducia verso la crociera mostrata da un ampio bacino di domanda rappresentato dai repeater, ma frutto anche dei continui ed ingenti sforzi prodotti dalle compagnie – e con esse anche dai porti e da altri fornitori inseriti nella filiera – per innovare costantemente, non solo per adeguarsi a vincoli e protocolli entrati in vigore negli ultimi anni ma anche per presentare alla domanda soluzioni di vacanza sempre più attente a rispettare le esigenze e le sensibilità dei clienti”.

Le previsioni 2023 per le crociere

Le prospettive dei porti italiani sono dunque ottimistiche, prevedendo un’ulteriore crescita del traffico crocieristico rispetto al 2022 e il superamento definitivo dei livelli del 2019. La prospettiva di crescita è legata principalmente ad un più alto tasso di riempimento delle navi, grazie all’annullamento dei protocolli sanitari che avevano limitato l’affluenza nello scorso triennio. Le flotte delle compagnie crocieristiche sono tornate inoltre alla piena operatività, con maggiore possibilità di scelta tra gli itinerari e i porti di scalo. Sono inoltre 10 i porti che prevedono di accogliere volumi di traffico superiori al 2019, anno record per la crocieristica italiana: tra questi si cita Civitavecchia (+3% 2023/2019), Napoli (+11%), Genova (+2%), Palermo (+21%), La Spezia (+16%), Messina (+40%).

Le classifiche 2023 dei porti italiani

Sono 18 i porti che prevedono di accogliere oltre 100.000 passeggeri. Tra i porti italiani, a guidare la classifica ci sarà Civitavecchia con 2,7 milioni di passeggeri (+26% 2023/2022), Napoli con 1,5 milioni di passeggeri (+31%) e Genova che ne dovrebbe accogliere 1,4 milioni (+27%). Nella top 10 ritorna Venezia, in base ad una previsione di circa 600.000 passeggeri, segnando +148% rispetto al 2022. I tre principali porti della Liguria, Genova, Savona e La Spezia, saranno tra i primi 10 scali nazionali.

Top 20 Mediterraneo nel 2022

Nel 2022, la classifica dei porti del Mediterraneo vede Barcellona, al primo posto con oltre 2,3 milioni di passeggeri, e Civitavecchia, che ha concluso l’anno accogliendone 2,2 milioni. I due scali segnano una variazione compresa tra il 320 e il 325% per quanto riguarda il volume passeggeri rispetto al 2021. Il terzo posto è invece di Marsiglia, che ha accolto 1,4 milioni di passeggeri, seguito da Palma De Mallorca con 1,3 milioni. La top 20 dello scorso anno registra 9 porti italiani, contro 4 spagnoli e 3 greci, tutti con oltre 380.000 passeggeri.

Le regioni italiane nel 2022

Tutte le regioni che hanno accolto traffico crocieristico nel 2022, fatta eccezione per l’Abruzzo, hanno registrato valori superiori ai 20.000 passeggeri accolti con un minimo di 20 accosti. La Liguria si conferma la prima regione crocieristica in Italia, pur con un distacco molto contenuto rispetto al Lazio: se la Liguria ha visto arrivare e transitare 2.180.000 crocieristi (+210%) nei propri porti con quasi 790 scali (+182%), il Lazio ne ha registrati 2.178.000 (+319%) con 835 scali (+199%). Il podio si completa con la Campania, che nel 2022 ha superato, di poco, le performance della Sicilia con 1,2 milioni di passeggeri e poco più di 700 scali. Le tre regioni hanno concentrato il 60% del traffico crocieristi e il 48% delle toccate nave.

Le classifiche degli homeport e dei porti di transito nel 2022

Civitavecchia è il primo porto per passeggeri imbarcati e sbarcati, pari a oltre 1 milione. Segue Genova, che vede diminuire la quota di operazioni di homeport, nel 2022 pari a 420.000 crocieristi (il 39% del totale). Napoli, secondo porto per traffico passeggeri, ha accolto invece circa 175.000 crocieristi home in/out.
Per il 2022 è infatti Trieste il terzo homeport nazionale, con oltre 300.000 passeggeri imbarcati e sbarcati. In totale, i primi tre porti per home in/out hanno concentrato il 57% degli imbarchisbarchi. Considerando la quota percentuale degli homeport sul totale del traffico, Chioggia registra la quota più alta con il 90%, seguito da Venezia con l’83% e Ravenna con l’80%.Riguardo i passeggeri in transito, Civitavecchia mostra il valore assoluto più alto, pari a oltre 1,1 milioni di crocieristi, seguito da Napoli (quasi 1 milione) e Genova (660.000 passeggeri).

“Il 2023 si apre con un fermento diffuso tra tutti i porti italiani per quanto riguarda l’attesa di navi e passeggeri. Una attesa – conclude Francesco di Cesare – che riguarderà anche i territori, le destinazioni, che vedranno in questo segmento di turisti una parte comunque rilevante – chi più chi meno a seconda dei casi – dei propri visitatori. C’è dunque da raccomandare sempre più la massima integrazione di questa forma di turismo nelle politiche di destination management territoriale, facendo tesoro di uno dei grandi vantaggi che questo fenomeno presenta rispetto ad altri, e cioè la possibilità di conoscere con anticipo, anche notevole, i numeri e la tempistica di chi arriva. Quando si tratta di programmare, tale caratteristica è decisamente favorevole, e non resta dunque che ricordare a chi amministra i territori come tale forma di turismo possa essere opportunamente gestita e valorizzata.”

Si è svolta mercoledì 16 novembre ad Ancona la seconda tappa di Shopping Tourism, il forum italiano ideato nel 2016 da Risposte Turismo e organizzato quest’anno in partnership con il Sistema Confcommercio e con Mastercard e Land of Fashion Villages main sponsor. Il focus principale è stata l’analisi degli shopping tourist italiani e l’offerta commerciale delle Marche per i turisti di questo segmento della macro-industria turistica.
I dati dell’indagine, effettuata da Risposte Turismo contenuta all’interno di Shopping Tourism Italian Monitor, mostrano la rilevanza delle produzioni tipiche dei territori nella scelta della destinazione di viaggio, driver di scelta per il 40% degli intervistati preceduto solo da sconti, saldi e promozioni (73%) e dalla vicinanza ad attrazioni/luoghi da visitare o attività da fare (46%). Secondo l’analisi di Risposte Turismo, inoltre, la spesa media pro-capite giornaliera in acquisti da parte dei turisti italiani dello shopping è pari a 110 euro e il 77% degli shopping tourist italiani intervistati ha visitato luoghi, laboratori e aziende di produzioni tipiche locali.

Tra le prime città menzionate dal campione quali destinazioni per shopping figurano Milano e Roma assieme a Londra e Parigi, mentre nelle città top of mind si inseriscono, oltre alle appena citate, anche New York, Tokyo e Dubai. I negozi del centro storico e le vie dello shopping sono i luoghi di acquisto preferiti (70%), davanti alla coppia outlet – centri commerciali (entrambi con il 53% delle preferenze) e ai mercati (34%). Dall’analisi di Risposte Turismo emerge inoltre come siano ancora sottoutilizzati servizi come gli shopping tour (25%), il tax refund (22%) o il ricorso ad un personal shopper (17%), con circa il 40% dei non fruitori ad esserne però interessato. Le opportunità dell’investire in questo segmento della macro-industria turistica emergono anche considerando che gli shopping tourist italiani, quando viaggiano anche con altre motivazioni, hanno una elevata propensione a comprare (84%), investono più tempo in questa attività (75%) e spendono di più (70%). Della parte del campione di italiani che ha dichiarato di non aver mai viaggiato con gli acquisti quale motivazione principale, il 22% ha indicato nel fare acquisti una delle attività prevalenti nel corso del soggiorno e il 30% che prima o poi viaggerà per shopping, dimostrando dunque la forza generale del binomio turismo e shopping.

Focus shopping tourism nelle Marche

In occasione della tappa anconetana di Shopping Tourism sono stati presentati i dati di una ricerca sull’offerta commerciale nelle Marche. La mappatura effettuata da Risposte Turismo evidenzia la presenza di oltre 250 tra outlet, spacci aziendali e botteghe storiche, oltre 45 marchi enogastronomici (Slow Food, IGP, DOP, DOC, DOCG) e oltre 20 distretti dedicati al tessile/pelletteria.

L’analisi dell’offerta commerciale marchigiana

Secondo oltre cento negozi intervistati, di cui circa la metà ubicati nel Comune di Ancona, in rappresentanza di dodici categorie merceologiche, un cliente su quattro è un turista. Tra i turisti stranieri maggiormente presenti negli esercizi commerciali ad Ancona e nelle Marche prevalgono i tedeschi (35%), gli inglesi (19%) e i francesi (14%). Più staccata la percentuale di clienti olandesi e nordeuropei (8% ciascuno) e spagnoli (6%).

«In questa seconda tappa del nostro tour dedicato al fenomeno dello shopping tourism abbiamo voluto indagare da un lato il mercato domestico, il bacino di clientela che ha caratterizzato il turismo in Italia negli ultimi anni e che comunque rappresenta storicamente circa la metà del turismo nazionale, e, dall’altro, l’offerta retail delle Marche, un territorio ricco di vocazioni, in cui produzioni di nicchia si affiancano a marchi noti a livello internazionale, come ad esempio nel settore calzaturiero, a conferma del sapere fare di un territorio che ha potenzialità turistiche ancora inespresse per target diversi» ha dichiarato il Presidente di Risposte Turismo Francesco di Cesare. «Con riferimento alla spesa media pro-capite in shopping da parte dei turisti italiani è significativo sottolineare come ci siano anche big spender, con uno su sei a spendere oltre 200 euro al giorno in shopping – ha proseguito di Cesare. Anche il fatto che circa il 40% degli italiani valuti la presenza di produzioni tipiche e prodotti particolari o unici nella scelta delle mete per shopping rappresenta un dato significativo, a dimostrazione dell’importanza del preservare quanto il territorio, la sua storia e le competenze degli operatori, sanno offrire». «Per quanto riguarda, invece, Ancona e le Marche, la nostra indagine mostra ampie aree di miglioramento, in particolare sul fronte della promozione e dei servizi offerti alla clientela. Emerge inoltre una forte contrapposizione tra operatori in ritardo nel mettere in campo azioni destinate a intercettare la domanda di shopping tourism e altri che, invece, vi vedono una grande opportunità di crescita. La tappa marchigiana del forum vuole aiutare a comprendere per quale ragione e come sia opportuno investire – come singoli operatori e come destinazione tutta – sullo shopping tourism».

Riparte il turismo e, con esso, la voglia di shopping tourism in Italia, con Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito tra i principali mercati internazionali per l’incoming del nostro Paese e una spesa media pro-capite giornaliera di 100 euro.
È la fotografia scattata da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza nella macro-industria turistica presentata oggi a Venezia nell’ambito della tappa inaugurale di Shopping Tourism – il forum italiano, l’unico appuntamento in Italia dedicato agli operatori dello shopping ideato dalla stessa Risposte Turismo e organizzato quest’anno in partnership con il Sistema Confcommercio e con Mastercard e Land of Fashion Villages main sponsor.
La nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor, il rapporto di ricerca di riferimento sul fenomeno a cura di Risposte Turismo, contiene un’inedita indagine su un campione rappresentativo di 300 turisti stranieri (provenienti da Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito, quattro mercati attualmente rilevanti per l’incoming nazionale),di cui la metà turisti che hanno nello shopping la motivazione prevalente del viaggio.

I fattori di influenza nella scelta della destinazione

Tra i fattori che influenzano maggiormente nella scelta della destinazione di viaggio spiccano, dopo sconti, saldi e promozioni (60%), l’offerta commerciale della destinazione (34%), i servizi a disposizione (trasporti ma anche app dedicate e mappe, 32%), la vicinanza ad attrazione / luoghi da visitare (29%) e la presenza di produzioni tipiche/prodotti particolari o unici (27%).

Tra le prime città menzionate quali destinazioni in cui si sono realizzati i viaggi per shopping figura Milano assieme a Londra, New York e Parigi (a confermare precedenti indagini di Risposte Turismo), mentre nelle città top of mind si inseriscono, oltre alle appena citate, anche Los Angeles, Barcellona, Madrid e Roma.

Alto interesse anche da parte di chi non viaggia per shopping

Della parte di campione di intervistati riferita a chi dichiara di non aver mai viaggiato con lo shopping quale motivazione principale, il 14% ha indicato nel fare acquisti una delle attività prevalenti nel corso del soggiorno, dimostrando dunque la forza generale del binomio turismo e shopping tra la domanda.

I turisti dello shopping: la prospettiva dei negozi a Venezia

Da un’ulteriore indagine effettuata su oltre 80 negozi a Venezia, secondo gli operatori del retail intervistato tre clienti su quattro sono turisti e i livelli di vendita a fine anno saranno molto simili a quelli del 2019.

Tra i turisti stranieri maggiormente presenti nei negozi in città prevalgono gli statunitensi (32%), seguiti da francesi (25%), tedeschi (22%) e inglesi (8%).

Inoltre, circa un terzo dei negozi intervistati sottolinea come, rispetto al 2019, le abitudini del turista siano cambiate: richiede prodotti originali o personalizzati creati da artigiani locali e vivere nuove esperienze come quella di incontrarli così come l’ottimizzazione delle spedizioni di acquisti nei luoghi di vendita, sebbene una parte della clientela turistica esprima oggi un minore potere d’acquisto

Per quanto riguarda, infine, le vendite ai turisti, 9 negozianti su 10 sottolineano ottime prospettive verso il 2023 (il 44% dichiara una situazione positiva e confida possa migliorare ulteriormente il prossimo anno). Pur con un 64% di negozi che dispone di servizio e-commerce (prevalentemente tramite proprio sito) oltre 6 su 10 puntano ancora sulla vendita in negozio.

«Lo shopping tourism in Italia beneficia della ripresa dei viaggi, anche internazionali, con vantaggi per l’offerta commerciale delle destinazioni così come per altre componenti dei sistemi economici locali» ha dichiarato Francesco di Cesare – Presidente Risposte Turismo.

«Per sfruttare questa opportunità – ha proseguito di Cesare – gli operatori dovranno dimostrare di essere aggiornati e sensibili rispetto alle richieste e preferenze dei turisti, in particolare di quelli che si muovono proprio per fare acquisti nelle destinazioni visitate, e si aspettano di poter acquisire valore – in termini di conoscenza, informazioni, intrattenimento – dall’esperienza che vivranno».

«I primi risultati di Shopping Tourism Italian Monitor – ha concluso di Cesare – hanno evidenziato come, in particolare nelle città meta di consistenti flussi turistici, i titolari di punti vendita, non solo quelli appartenenti a catene e grandi marchi, si stiano attrezzando al meglio per rispondere a queste richieste. Serve però uno sforzo in più, come sistema-destinazione, per inquadrare meglio questo fenomeno, comprenderne le potenzialità e adattare l’intera offerta ricettiva – commerciale, di ospitalità, di servizi in genere – per poter attrarre questo segmento di domanda in crescita nonostante le possibilità offerte dall’’e-commerce di acquistare senza spostarsi da casa».

I temi della tappa inaugurale del forum

La tappa inaugurale della quinta edizione di Shopping tourism – il forum italiano, quest’anno in un’inedita versione in tour, si è aperta con la tavola rotonda “Quando torneranno i big shopper internazionali? Chi saranno i turisti a maggiore propensione shopping?” dedicata al profilo dei turisti dello shopping che nel 2022 hanno visitato il nostro Paese e ai prospect 2023, con particolare attenzione su alcuni particolari target, non solo per provenienza ma anche per profilo e interessi.

La giornata di lavori è proseguita con un intervento di Maria Elena Rossi – Global Marketing Director ENIT sull’Italia e i turisti internazionali dello shopping e con il focus territoriale “Shopping & eventi. Un binomio ancora da esplorare” e si è conclusa con un intervento di Massimo Zanon – Presidente Camera di Commercio di Venezia Rovigo sulle azioni che il Veneto può realizzare per attrarre ancor di più i turisti dello shopping.