In occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino è stato firmato un accordo di collaborazione tra ASSIDEMA (Associazione Italiana Destination Manager) e UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani). La firma è avvenuta durante la presentazione del volume Economia delle Relazioni – Dalla comunità locale alla destinazione turistica, alla presenza di alcuni tra i più autorevoli professionisti del settore: Claudio Dell’Accio, Presidente di Assidema, Andrea Cerrato, Giancarlo Dell’Orco, Antonio Prota, Carlo Montisci, Emiliano Viola, Otto Bugnano, Liana Pastorin, Mara Cernic, insieme al Presidente di UNCEM Marco Bussone, in un dialogo aperto con operatori del turismo, amministratori pubblici e destination manager.

L’intesa segna l’avvio di una collaborazione mirata a rafforzare le politiche turistiche nelle aree interne e montane, puntando su modelli sostenibili, partecipati e coerenti con le vocazioni locali. In un momento in cui territori spesso definiti “periferici” cercano nuove forme di valorizzazione, l’obiettivo è sviluppare progetti capaci di coinvolgere le comunità, ridurre la pressione delle destinazioni più affollate e favorire economie locali resilienti.

ASSIDEMA, che rappresenta i professionisti del destination management, e UNCEM, punto di riferimento per i Comuni montani da oltre sessant’anni, metteranno a sistema le rispettive competenze per promuovere formazione, innovazione digitale, equilibrio dei flussi e governance condivisa. L’accordo fa riferimento anche agli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare in tema di sostenibilità ambientale e sviluppo inclusivo.

I pilastri operativi dell’accordo

Il protocollo firmato si articola in una serie di azioni concrete:

  • Formazione: avvio di percorsi formativi per nuovi destination manager, in linea con le esigenze delle aree interne e con il riconoscimento normativo della figura.
  • Sostenibilità e governance locale: sviluppo di modelli partecipativi per la gestione equilibrata dei flussi turistici e la valorizzazione delle risorse locali.
  • Innovazione digitale: adozione di strumenti digitali per monitorare e promuovere le destinazioni in modo efficace e trasparente.
  • Inclusione delle comunità: coinvolgimento attivo degli abitanti nei processi di pianificazione turistica, nella logica di un turismo co-creato.
  • Cabina di regia interassociativa: istituzione di un gruppo di lavoro permanente per progettare strategie comuni e rafforzare il dialogo con le istituzioni.

Ma il cuore dell’accordo è rappresentato dalla condivisione di una cultura del turismo come “economia delle relazioni”. Una pratica che privilegia l’incontro, l’ascolto e il rispetto del luogo e delle persone, piuttosto che il consumo rapido e impersonale delle destinazioni.

L’accordo prevede anche la creazione di una cabina di regia interassociativa e l’attivazione di un Roadshow della Biodiversità del Turismo, che attraverserà l’Italia con tappe in varie regioni per sperimentare nuovi modelli di accoglienza e racconto territoriale. La prima tappa si è svolta in Val Bormida con il progetto “Bormida Gotica – Santa Esperienza”, esperienza immersiva e multisensoriale che fonde spiritualità, paesaggio e storytelling. Il roadshow si concluderà simbolicamente a ottobre, in Puglia, in occasione del Congresso nazionale di ASSIDEMA, che rappresenterà un momento di confronto e rilancio sulle politiche di destination management nei territori fragili.

Nel documento condiviso, ASSIDEMA e UNCEM sottolineano l’urgenza di ripensare il turismo come leva per la rigenerazione dei territori, lontano dalle logiche del consumo rapido. Una visione che valorizza le relazioni tra visitatori e comunità, promuove economie locali e punta a ridurre le disuguaglianze territoriali.

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