Il Governo Britannico a partire dal 2 agosto permette l’ingresso nel Regno Unito senza quarantena obbligatoria ai cittadini europei completamente vaccinati, con vaccini autorizzati dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), provenienti da Paesi “in lista gialla” (amber list, che al momento elenca anche l’Italia). È richiesto comunque di fare un test pre-partenza e un test PCR entro e non oltre due giorni dall’arrivo. Non sarà richiesta alcuna quarantena, a meno che un individuo risulti positivo.
I visitatori non vaccinati dovranno ancora sottoporsi a una quarantena di 10 giorni, oltre a fare un test pre-partenza e un test PCR entro e non oltre due giorni dall’arrivo, e il giorno 8 dall’arrivo. Tutti i visitatori devono completare il modulo di localizzazione (Passenger Location Form) che può essere compilato online entro 48 ore dall’arrivo. I viaggiatori possono trovare i fornitori di test in Inghilterra e Scozia visitando il sito web dedicato.
Più di tre su cinque delle visite turistiche del Regno Unito provengono solitamente dall’UE e VisitBritain sta anche rassicurando i cittadini dell’UE che dopo la Brexit possono continuare a viaggiare nel Regno Unito per vacanze o viaggi di breve durata senza bisogno di un visto. I cittadini dell’UE possono anche viaggiare nel Regno Unito con la carta d’identità valida per l’espatrio fino al 1° ottobre 2021. Dopo quella data avranno bisogno di un passaporto.
Robin Johnson, Director di VisitBritain ha dichiarato: “La revoca della quarantena per i viaggiatori con doppia vaccinazione provenienti dai Paesi europei è una notizia fantastica e un passo importante verso la ripartenza dei viaggi internazionali. I mercati dell’UE sono tra i più importanti sia per il business che per il turismo per la Gran Bretagna. Il Turismo è un’industria globale estremamente competitiva e quest’anno avevamo già previsto una lenta ripresa con una spesa dei visitatori d’oltremare nel Regno Unito di 6,2 miliardi di sterline rispetto a 28,4 miliardi nel 2019, quindi essere in grado di accogliere più visitatori internazionali riducendo in modo sicuro le barriere al viaggio è un passo fondamentale sulla strada della ricostruzione del settore.”
Il Turismo Internazionale è una delle industrie più preziose del Regno Unito, la terza, che ha valso più di 28 miliardi di sterline per l’economia nel 2019. Nel 2019 il Regno Unito ha accolto 24,8 milioni di visite dall’Unione Europea, il 61% di tutte le visite nel Regno Unito. I visitatori dall’UE hanno speso 10,7 miliardi di sterline nel Regno Unito nel 2019, in aumento del 10% rispetto al 2018. La spesa dei visitatori dall’UE ha costituito il 37% di tutta la spesa dei visitatori nel Regno Unito nel 2019.
L’industria britannica dell’ospitalità è passata alla quarta e ultima fase di riapertura il 19 luglio, quando le ultime restrizioni sono state revocate. Pronti a riaccogliere i visitatori internazionali, oltre 50.000 imprese hanno aderito alla certificazione We’re Good To Go, lanciata l’anno scorso da VisitEngland in collaborazione con gli Enti del Turismo di Irlanda del Nord, Scozia e Galles. Le imprese che espongono questo marchio hanno effettuato e passato la valutazione del rischio COVID-19. La certificazione è stata riconosciuta anche dal World Travel & Tourism Council come conforme ai protocolli internazionali di salute e igiene standardizzati a livello mondiale e per il suo ruolo nel sostenere la ripresa del settore turistico del Regno Unito.