Milano piange Giorgio Armani, scomparso il 4 settembre 2025 a 91 anni nella sua casa milanese. Il fondatore dell’impero Armani lascia un’eredità che va oltre la moda, avendo trasformato il concetto di eleganza italiana in un marchio globale, riconosciuto e rispettato in ogni angolo del mondo. Nato a Piacenza nel 1934, Armani rivoluzionò il guardaroba maschile con la sua giacca destrutturata, divenuta simbolo di una nuova sobrietà di lusso, e seppe poi estendere la sua visione anche alla moda femminile, conquistando Hollywood, i red carpet e intere generazioni di consumatori.
L’impero costruito da Armani ha sempre guardato oltre i confini del prêt-à-porter, abbracciando accessori, profumi, arredi e persino la ristorazione, fino ad approdare al turismo e all’ospitalità. Con la nascita degli Armani Hotels & Resorts, il designer ha portato la sua filosofia estetica nel mondo dell’hotellerie di lusso. Il primo progetto, inaugurato a Dubai il 27 aprile del 2010 all’interno del Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, occupa diversi piani e include 160 camere e suite, 144 residenze, ristoranti esclusivi, spa e negozi Armani/Casa. Gli interni sono stati curati personalmente da Armani: atmosfere sobrie, materiali preziosi, servizi “Lifestyle” e gestione del soggiorno pensata per essere un’esperienza immersiva. Dubai è stato seguito dall’Armani Hotel Milano, un cinque stelle nel cuore di via Manzoni che ha contribuito a rafforzare il legame tra la maison e la città.
Gli Armani Hotels si sono distinti per la capacità di tradurre in spazi architettonici lo stesso minimalismo sofisticato delle sue collezioni: linee pure, materiali ricercati, atmosfere sobrie e raffinate. Non semplici alberghi, ma luoghi pensati per offrire un’esperienza immersiva nello stile Armani, dal design degli interni al servizio personalizzato. Un approccio che ha anticipato il concetto di lifestyle hotel, oggi diffuso nel settore turistico, e che ha fatto scuola a livello internazionale.
La sua eredità culturale resta fortemente legata a Milano, dove nel 2015 ha inaugurato l’Armani/Silos, spazio espositivo dedicato alla sua storia creativa, diventato negli anni un punto di riferimento per la città e per gli appassionati di moda. La sua visione ha contribuito a consolidare il ruolo di Milano come capitale del fashion system e, indirettamente, come destinazione turistica globale.
Il suo nome continuerà a vivere nei suoi abiti, nelle architetture firmate Armani e in quel concetto di eleganza senza tempo che ha fatto dell’Italia un faro mondiale dello stile.

