Finito agosto è giunta l’ora di tirare le prime somme del Tax Credit Vacanze, la misura voluta dal governo per salvare il turismo e agevolare la scelta di una vacanza in Italia. Se a inizio del mese le richieste del bonus vacanze avevano superato quota 1 milione, quelle ottenute al 26 agosto sono 1.340.913, secono i dati del Mibact forniti al Corriere della Sera per un controvalore di oltre 600 milioni. Un dato che vede il bonus fortemente sottoutilizzato rispetto ai 2,4 miliardi di controvalore ipotizzato. C’è ovviamente tempo per richiederlo e utilizzarlo fino al 31 dicembre, ma è chiaro che, vista la stagionalità dell’Italia, chi poteva ha utilizzato il bonus tra luglio e agosto.
Al 26 agosto i bonus utilizzati sono però meno di un terzo: 419.679, accettati da circa 10mila strutture ricettive. Una cifra esigua se pensiamo che in Italia abbiamo 33mila hotel e un numero di strutture extralberghiere imprenditoriali triplo. Se andiamo a fare due conti, da una parte abbiamo meno di 200 milioni spesi per il turismo, dall’altra le poche strutture che ne hanno usufruito non sono andate male con una media di 20mila euro di tax credit a struttura. Questo peró rischia solo di confermare quanto si temeva fin dall’inizio: dato che per aderire al bonus vacanze non bisognava avere problemi di liquidità, alla fine questa misura ha agevolato gli hotel più in salute finanziariamente.
Ora, per l’utilizzo del bonus in autunno/inverno si aprono due temi: quanti bonus vacanze saranno ancora richiesti fino al 31 dicembre, visto il rallentamento della domanda durante agosto, e quanti degli 800mila che hanno ottenuto il bonus senza utilizzarlo ne faranno uso per weekend autunnali o per le vacanze invernali.
Rocco Salamone, presidente di ATR, l’associazione degli albergatori milanesi di Confesercenti, si augura che il bonus possa spingere i weekend nelle città d’arte: “Il turismo in città è stato quello più penalizzato nella stagione estiva: tutte le città d’arte hanno sofferto e Milano, con la sua vocazione business, ha visto quasi azzerarsi le presenze non solo di stranieri, ma anche di italiani. Speriamo quindi che in autunno con il clima più mite e l’organizzazione in sicurezza di nuovi eventi e mostre, molti italiani colgano l’occasione per tornare a visitare le città e far ripartire l’economia”