Le vacanze estive restano al centro delle priorità per milioni di europei, italiani in testa, anche in un contesto segnato da inflazione, preoccupazioni economiche e instabilità internazionale. Lo conferma l’European Summer Vacation Confidence Index 2025 realizzato da Allianz Partners, che mostra come l’83% degli italiani intenda partire tra giugno e settembre, ben oltre la media europea del 75%.

L’analisi – condotta da OpinionWay su un campione di 9.300 cittadini in nove Paesi – evidenzia però segnali di incertezza crescente: rispetto al 2024, si registra un calo di nove punti percentuali nelle intenzioni di viaggio in Italia, in linea con l’andamento europeo (-8%). Tra chi ha deciso di rinunciare alle ferie, il 32% degli italiani indica l’aumento dei prezzi come principale ostacolo. Nel Regno Unito, la percentuale sale al 46%. Di seguito una breve infografica riassuntiva

Si parte, ma si taglia altrove

Pur di non rinunciare alle vacanze, gli italiani sono disposti a fare sacrifici: il 68% intende ridurre le spese legate al tempo libero – ristoranti, attività culturali, abbonamenti – mentre il 67% prevede di rinviare acquisti importanti, come un’auto nuova o la ristrutturazione della casa. L’obiettivo è destinare più risorse al viaggio, con una spesa media per nucleo familiare che sale a 1.950 euro, in crescita del 16% rispetto al 2024 (quando era 1.674 euro). La media europea è di 2.217 euro (+12%).

In Europa, i budget variano sensibilmente: si registrano aumenti significativi nel Regno Unito (da 2.322 a 2.747 euro) e in Svizzera (da 3.077 a 3.722 euro), mentre Paesi come Germania, Spagna e Paesi Bassi mantengono livelli simili a quelli dell’anno precedente.

Clima e instabilità geopolitica incidono sulle scelte

Il caro vita non è l’unico fattore che incide sulle scelte di viaggio. Il 62% degli italiani – rispetto al 53% degli europei – si dice preoccupato per gli eventi meteo estremi come ondate di calore, alluvioni e incendi. Un italiano su due valuta i rischi ambientali nella scelta delle mete, e il 51% considera anche le tensioni geopolitiche.

Il 44% degli italiani e il 43% degli europei dichiara che sarebbe disposto a cambiare destinazione in caso di controlli più severi alle frontiere. Inoltre, il 48% degli italiani è preoccupato per la propria sicurezza in viaggio, a causa di potenziali disordini, terrorismo o criminalità locale.

Verso un turismo più etico e sostenibile

Emergono anche nuove sensibilità: l’overtourism viene citato come motivo di rinuncia dal 21% degli italiani, che sempre più spesso scelgono mete alternative, meno affollate e più attente alla sostenibilità. Il 73% ritiene importante che il denaro speso durante le vacanze porti benefici reali alle comunità locali. Si rafforza così una tendenza verso esperienze autentiche e consapevoli.

Quanto alla destinazione, il 67% degli italiani sceglierà di restare entro i confini nazionali, in linea con la preferenza per mete domestiche registrata anche in Spagna (63%), Polonia (58%) e Francia (56%). Diversamente, i viaggiatori svizzeri (58%), austriaci (51%) e britannici (49%) si orientano in maggioranza verso l’estero. In tutti i casi, la motivazione principale resta il desiderio di vivere esperienze nuove (74%).

Polizze viaggio in crescita, ma l’Italia resta fanalino di coda

Cresce anche la consapevolezza sull’importanza dell’assicurazione di viaggio. Il 62% degli europei prevede di acquistare una polizza per l’estate (+3% rispetto al 2024), e in Italia l’aumento è del 4%. Tuttavia, il nostro Paese resta ultimo in Europa per numero di assicurazioni stipulate, nonostante l’88% dei sottoscrittori riconosca l’utilità della copertura per affrontare imprevisti.

Marco Gioieni, CEO di Allianz Partners Italia, commenta così il dato: «Anche se la crescita delle assicurazioni viaggio in Italia è ancora contenuta, segna un cambiamento culturale importante. Stiamo lavorando per rendere l’offerta sempre più accessibile e digitale, come con la nostra app Allyz».

A sottolineare l’imprevedibilità crescente del contesto globale è anche Anna Kofoed, Chief Officer Travel di Allianz Partners: «I disagi legati a eventi climatici e geopolitici stanno spingendo sempre più persone a proteggere il proprio investimento. Con Allyz vogliamo accompagnare ogni fase del viaggio, dall’assistenza sanitaria all’intelligenza artificiale per la gestione dei sinistri».

Un settore che tiene, nonostante tutto

Nel complesso, il messaggio che emerge dall’indagine è chiaro: le vacanze estive rimangono un bene irrinunciabile, anche in un contesto di difficoltà. Gli italiani tagliano altrove, pianificano con più attenzione, ma partono. E nel farlo cercano esperienze che abbiano valore, che siano sicure, e che abbiano un impatto positivo. Per il settore turistico europeo, questo significa opportunità da cogliere, ma anche una crescente responsabilità nel saper rispondere a esigenze in continua evoluzione.

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