Oltre 800 partecipanti, 950 iscritti, tre sale conferenze sempre piene, più di 60 relatori e 45 aziende partner: sono i numeri che confermano il successo della seconda edizione della Hospitality Design Conference, andata in scena all’Hotel Melià di Milano e organizzata da Teamwork Hospitality, società di consulenza e formazione con sede a Rimini, già promotrice dell’iniziativa nel 2024.

L’appuntamento si è consolidato come uno dei più rilevanti a livello nazionale per il settore dell’ospitalità, del design e del contract alberghiero, grazie a un format che unisce aggiornamento professionale, visione strategica e occasioni di networking. Il programma ha coinvolto relatori italiani e internazionali provenienti da città come Amsterdam, New York, Londra e Monaco, offrendo una panoramica completa sulle evoluzioni progettuali e gestionali del comparto.

«È stata una seconda edizione straordinaria, con numeri altissimi e interventi di grande qualità», ha commentato Mauro Santinato, presidente di Teamwork Hospitality. «Siamo già al lavoro per replicare e superare questi risultati nel 2026».

Al centro dei dibattiti una domanda provocatoria, posta da Nicola Delvecchio (Teamwork): “È la fine degli hotel come li abbiamo sempre conosciuti?”. Un interrogativo che ha guidato le riflessioni della giornata, tra nuove tendenze del settore, esigenze mutate degli ospiti e scenari futuri in cui sostenibilità, esperienzialità e personalizzazione giocano un ruolo cruciale.

Tre le sale attive per l’intero arco della giornata. La sala we:ll magazine, coordinata da Laura F. Verdi, ha posto al centro la sostenibilità come filo conduttore dei talk, in linea con la linea editoriale della rivista: «Un tema che oggi è più una necessità che una tendenza». La sala Project Management, curata da Davide Mantesso (Michaeler & Partners), ha invece offerto un focus tecnico sull’intero processo progettuale, mettendo in luce l’urgenza di approfondimenti su budget, gestione e figure coinvolte nei progetti di riqualificazione.

L’evento ha rappresentato un’occasione di aggiornamento su temi chiave come le nuove aspettative degli ospiti, l’impatto delle tecnologie emergenti, i concept alberghieri più innovativi e le trasformazioni nei modelli di gestione. Ampio spazio è stato dedicato alle esperienze dirette di brand manager e progettisti, ai trend del design e agli strumenti per interpretare al meglio la domanda turistica contemporanea.

Nel corso della giornata sono state presentate analisi di mercato, case study, strumenti per la valorizzazione degli asset e scenari futuri legati ai segmenti upper-upscale e luxury, dove si concentrano oggi i principali investimenti. L’intera manifestazione ha offerto a albergatori, architetti, designer e operatori dell’hospitality un’occasione unica per fare networking, grazie anche alla grande area espositiva dove erano presenti fornitori specializzati in arredi, materiali e soluzioni contract.

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