Secondo le previsioni della Global Business Travel Association (GBTA), la spesa globale per i viaggi d’affari toccherà un nuovo massimo storico nel 2025, arrivando a 1.570 miliardi di dollari. Il dato, contenuto nel rapporto annuale Business Travel Index Outlook, presentato alla convention GBTA di Denver, evidenzia una crescita annua del 6,6%, inferiore rispetto alle previsioni precedenti a causa delle tensioni commerciali, delle incertezze politiche e delle pressioni economiche.
Per il 2026 si prevede un rimbalzo della crescita all’8,1%, ma le prospettive di lungo termine restano offuscate dall’instabilità geopolitica e finanziaria. Nonostante queste sfide, la spesa globale dovrebbe superare i 2.000 miliardi di dollari entro il 2029, con un anno di ritardo rispetto a quanto stimato dodici mesi fa.
Il rapporto GBTA BTI™, giunto alla 17ª edizione e realizzato con il supporto di Visa, analizza l’andamento della spesa in 72 paesi e 44 settori, includendo le risposte di oltre 7.300 viaggiatori d’affari. Il documento segnala una ripresa nominale in corso ma avverte di venti contrari dovuti alle tensioni globali e all’incertezza economica.
«Mentre ci avviciniamo a un nuovo record nella spesa per i viaggi d’affari, il percorso si fa più complesso», ha commentato Suzanne Neufang, CEO di GBTA. «L’incertezza delle politiche commerciali, le pressioni inflazionistiche e la riorganizzazione delle catene di fornitura stanno cambiando il modo e le destinazioni dei viaggi aziendali. Questo rapporto riflette la resilienza del settore, pur riconoscendo i rischi che ci attendono».
Crescita moderata e mercati divergenti
Il rapporto evidenzia che la crescita prevista per il 2025 è stata rivista al ribasso rispetto al 10,4% stimato lo scorso anno, assestandosi al 6,6%. Anche la previsione per il 2026 è stata rivista da 9,2% a 8,1%. Nel 2024 la spesa ha raggiunto 1.470 miliardi di dollari, leggermente sotto i 1.480 miliardi previsti, e ancora del 14% inferiore in termini reali rispetto ai livelli pre-pandemia.I 15 principali mercati rappresenteranno nel 2025 una spesa combinata di 1.310 miliardi di dollari. Gli Stati Uniti (395,4 miliardi) torneranno in cima alla classifica, superando la Cina (373,1 miliardi), seguiti da Germania, Giappone e Regno Unito. Tra i mercati a crescita più rapida spiccano India, Corea del Sud e Turchia, mentre Spagna e Paesi Bassi mostrano una crescita modesta o nulla.
I settori più esposti alle tensioni commerciali, come la manifattura e il commercio all’ingrosso (quasi un terzo della spesa globale), risultano più vulnerabili. Al contrario, i servizi professionali e l’intrattenimento hanno già superato i livelli pre-pandemia, con aumenti di oltre il 20%. Nei prossimi anni si prevede che settori come estrazione mineraria e ICT guideranno la crescita, mentre l’agricoltura resta penalizzata dalla ridotta accessibilità ai mercati esteri.Fiducia e nuove abitudini tra i viaggiatori d’affariUn sondaggio su oltre 7.300 viaggiatori in 33 paesi conferma che il valore attribuito ai viaggi di lavoro rimane alto: l’86% li ritiene utili, con formazione e conferenze tra i principali motivi di spostamento. Il 74% ha effettuato tra uno e cinque viaggi nell’ultimo anno e oltre l’80% viaggia quanto o più di prima del 2019.La spesa media per viaggio è salita a 1.128 dollari, contro gli 834 dell’anno scorso. L’uso di sistemi di gestione delle spese è comune (67%), così come cresce la familiarità con gli strumenti di prenotazione basati su intelligenza artificiale, soprattutto in Asia-Pacifico (78%). Le carte aziendali sono in uso al 69% (+73% in Nord America), ma solo metà dei titolari è obbligata a utilizzarle. L’adozione dei portafogli digitali ha raggiunto il 64% a livello globale e il 72% in Asia-Pacifico.
«Man mano che i viaggiatori aziendali si aspettano esperienze di pagamento sempre più fluide e mobili, vediamo un uso crescente delle carte aziendali attraverso portafogli digitali», ha osservato Edward Galvin, vicepresidente di Visa per i pagamenti commerciali B2B in Nord America. «In Visa ci impegniamo a supportare questa evoluzione, offrendo strumenti digitali sicuri e flessibili per modernizzare la gestione delle spese».