Tra le destinazioni emergenti presentate agli agenti di viaggio italiani nel corso della Going Square Academy US, spicca Greater Fort Lauderdale, in Florida. A raccontarla è Ilona Arnold, trade marketing account di Visit Lauderdale, che per la prima volta promuove l’area sul mercato italiano. Con oltre 480 km di canali navigabili, un porto crocieristico tra i più trafficati degli Stati Uniti e un’atmosfera che mescola lifestyle americano e charme europeo, Lauderdale si propone come estensione ideale dopo un tour negli USA — perfetta per fly&drive, viaggi di nozze e soggiorni pre/post crociera.

Nel video, Arnold spiega perché la destinazione è pronta ad accogliere il pubblico italiano, quali esperienze offre e come si sta posizionando anche in altri mercati europei. Dalle spiagge alle Everglades, passando per il Sawgrass Mills Mall e il celebre Las Olas Boulevard, Lauderdale si racconta come una città d’acqua, cultura e shopping. E con il water taxi come mezzo pubblico, il viaggio inizia già a bordo.

È la prima volta che promuovete Lauderdale in Italia. In Italia non conosciamo bene il vostro Paese, è difficile ricordarne anche il nome. Perché non lo avete fatto prima? E perché proprio ora?
Beh, vediamo molto potenziale nel mercato europeo, è solido.
Ci chiamano la Venezia d’America. Abbiamo molta influenza europea nella nostra area e pensiamo che possa interessare anche agli italiani. I numeri dal mercato italiano sono molto buoni.
Stiamo cercando di entrare nel mercato secondario, e questo è l’inizio, da giugno.

Durante questo workshop organizzato da Going avete presentato destinazioni che gli agenti di viaggio già conoscono, come l’Hard Rock Hotel. Come potete far ricordare il vostro Paese con qualcosa di iconico?
Abbiamo oltre 480 km di canali navigabili. Tutto ruota intorno all’acqua: quello che si può fare sull’acqua, con una barca. Abbiamo eventi come l’International Boat Show, molto importante per la nostra area.
Gli Everglades sono a soli 30 minuti. Fort Lauderdale è molto diversa, molto europea. Abbiamo Las Olas Boulevard, che ricorda chiaramente una città europea. Ci sono molte cose da fare. È come un piccolo scrigno.

Ci sono già turisti italiani, anche se non molti. Cosa vedono per prima cosa quando arrivano?
Sicuramente i canali e le barche: abbiamo oltre 50.000 imbarcazioni. È una zona affascinante e pittoresca, molto vivibile. Non serve necessariamente un’auto. Il mezzo pubblico più usato è il water taxi. Abbiamo anche battelli, biciclette, tour a piedi. L’aeroporto è a soli 15 minuti dalla spiaggia.
Abbiamo anche un porto crocieristico, quindi è ideale per chi parte o torna da una crociera. E per lo shopping, c’è il Sawgrass Mills Mall, il più grande outlet degli Stati Uniti, con oltre 350 negozi. Serve un piano prima di andarci, altrimenti ci si perde. E magari serve anche una buona carta di credito.

Ora siete in Italia, ma promuoverete Lauderdale anche in altri Paesi europei?
Sì, siamo presenti nei mercati di lingua tedesca da 15-20 anni. I tedeschi amano Fort Lauderdale per il suo fascino europeo. Da quest’anno siamo nuovi sul mercato italiano e francese. Abbiamo anche rappresentanza nei Paesi Bassi e in Scandinavia.

Qual è la durata ideale di soggiorno a Lauderdale?
Direi almeno tre notti. Per godersi la spiaggia, la scena gastronomica, fare shopping, esplorare gli Everglades. Tre notti sono il minimo, poi si può proseguire con il proprio itinerario.

Autore

  • Giampiero Moncada è un giornalista free lance con un'esperienza pluriennale nel settore del turismo e dell'informazione multimediale. Esperto nella produzione di video e nella gestione di uffici stampa, ha sviluppato una forte propensione per la narrazione multicanale, dalla radio alla televisione, dalla carta stampata al web. Nel corso della sua carriera ha collaborato con testate di rilievo come L’Espresso e ha seguito progetti di comunicazione strategica in diversi settori, dal turismo alla ristorazione, dai sistemi di pagamento alla tecnologia e al gaming.

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