Eccomi di nuovo con la seconda parte dell’analisi sulle tendenze della meeting industry svolta da Rob Davidson durante la fiera Convene di Vilnius.

Il mercato incentive

I budget per l’incentivazione nel complesso sono aumentati, ma non tanto quanto l’anno scorso. Cuba guida la lista delle destinazioni emergenti, balzando al primo dal terzo posto seguita da (in ordine) Panama, Costa Rica, Colombia e Islanda. Le aziende indiane preferiscono Europa o Dubai, quelle di Singapore per lo più l’Europa, mentre gli australiani scelgono Tahiti, Samoa, Fiji e le Isole Cook, e mostrano un crescente interesse per gli Stati Uniti.

La domanda europea per meeting ed eventi è cresciuta nel 2016, ma le aziende stanno molto attente a quanto spendono, organizzando più eventi in Europa. Sul lato seller, le sedi premono sempre più a che i clienti confermino le prenotazioni in fretta, perché così sono sicure di vendere lo spazio. Il terrorismo ha spinto la sicurezza in vetta alla lista delle priorità, anche se, secondo le ultime classifiche UIA, Belgio e Francia (i due paesi europei più colpiti dal terrore) ancora stanno rispettivamente al 3 ° e 5 ° posto, cioè molto più in alto di quanto si sarebbe detto.

L’area sta conoscendo un buono sviluppo infrastrutturale – per esempio, l’ultimo centro congressi di Roma Eur, aperto nell’autunno del 2016 – nonché la nascita di nuove DMO, come ad esempio il Lublin & Region Convention Bureau in Polonia.

Stati Uniti

La ripresa economica degli Stati Uniti continua a riflettersi nel Mice. L’eccesso di domanda di housing ha fatto salire i prezzi tra il 3 e il 6 per cento. Ma di conseguenza salgono anche le dimensioni medie dei gruppi (+10% di anno in anno).

La maggior parte degli alberghi di recente costruzione è in categorie di livello inferiore, concepiti per viaggiatori d’affari e leisure che si fermano poco. In media, gli alberghi costruiti nel corso degli ultimi sei anni hanno il 24% di spazi meeting in meno rispetto a quelli costruiti tra il 2000 e il 2009.

I bilanci sono in aumento, ma molti planner dicono che ancora non basta, viste le aspettative dei clienti. Così stanno venendo fuori alcune strategie, come i booking repeat program, la selezione di città meno care, una nuova tempistica che privilegia i giorni con meno richieste.

Asia

L’Asia sta emergendo come un mercato dinamico e ben bilanciato, con domanda e offerta in costante crescita. La domanda sta crescendo particolarmente veloce in Cina, nonostante la crescita economica di questo Paese abbia rallentato, e si sta diffondendo al di là di Pechino e Shanghai, ma una maggiore attenzione alla trasparenza significa che le aziende si sentono più sotto pressione per dimostrare che stanno acquistando in modo responsabile e cercano di controllare i costi dei meeting.

Gli eventi aziendali dell’area Asia-Pacifico rappresentano la quota di mercato più grande, ma i meeting planner asiatici stanno diventando più creativi nella scelta delle destinazioni, aiutati da una forte crescita della capacità aerea della regione.

Anche in questo il settore beneficia di nuovi sviluppi infrastrutturali: ad esempio, il nuovo centro congressi di Sidney al Darling Harbour.

America latina

Problemi politici ed economici importanti, in particolare in Brasile e Venezuela, hanno portato a una flessione della domanda in America Latina, ma il fascino di questo continente come destinazione rimane immutato. Le aziende stanno cercando di ridurre i costi dei meeting trasferendoli su base locale.

Il Brasile, grazie all’ultima edizione dei Mondiali di calcio e delle Olimpiadi, ha creato una solida infrastruttura che si prevede possa creare un surplus di offerta e abbassare i prezzi. Gli Stati Uniti e Cuba hanno formalmente ristabilito le relazioni diplomatiche un anno fa, e l’industria cubana degli eventi trarrà una forte spinta dalla decisione del Dipartimento dei Trasporti statunitense di consentire a otto compagnie aeree voli non-stop da dieci aeroporti degli Stati Uniti all’Avana.

Bogotà, in Colombia, è in rapida crescita. La città ha subito un rilancio negli anni passati con un assortimento di hotel e location già aperte o in arrivo: per esempio, gli oltre 200mila metri quadri del nuovo Agora Convention Centre, in apertura ad aprile 2017.

Medio Oriente

La destinazione di punta della regione, Dubai, ha beneficiato di una rapida espansione della capacità di trasporto aereo, in crescita del 14,6% nei primi cinque mesi del 2016. Emirates opera 126 voli settimanali dagli Emirati Arabi Uniti verso il Regno Unito. Le infrastrutture sono in rapida crescita: l’80% delle infrastrutture della regione ha meno di vent’anni. Nuove sedi aperte nel 2016: Dubai Opera, Dubai Parks and Resorts e IMG Worlds of Adventure. L’Oman Convention & Exhibition Centre è pure stato inaugurato, insieme a nuovi alberghi: Starwood è tra le catene a più rapida crescita, mentre Carlson Rezidor, Hilton e Mövenpick sono attive da par loro.

Africa

È un quadro economico misto. Insicurezza e instabilità politica affliggono il Nord, mentre la crescita è rallentata nelle nazioni sub-sahariane produttrici di petrolio come la Nigeria e l’Angola, ma la domanda nella maggior parte dei Paesi è saldamente in aumento, e le compagnie aeree africane stanno conseguentemente espandendo le loro reti.

Anche in questo caso ci sono nuovi sviluppi infrastrutturali: ad esempio, il Centre International de Conférences d’Alger, il più nuovo e più grande del Nord Africa, o il centro congressi Century City di Città del Capo.

La prossima settimana, nella parte finale di questa indagine, riferirò in prospettiva per il 2017.

(2 – continua)

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