Sei in partenza per un viaggio? Non fare questi 10 errori di cybersecurity

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Viaggiare è bellissimo finché non si presentano dei problemi. Ultimamente, a dare crucci ai turisti ci pensa anche la sicurezza informatica. Biglietti che spariscono, carte clonate, account bloccati proprio quando ti serve la carta d’imbarco. La buona notizia: la maggior parte dei guai nasce da poche abitudini sbagliate. E si possono correggere.

1) Cliccare link “post-prenotazione”

Subito dopo aver prenotato, arrivano messaggi che chiedono di “riconfermare il pagamento”. A volte portano a un sito clone; risultato: soldi e credenziali rubati. Altroconsumo documenta perdite anche sopra i 1.500 euro e spiega come riconoscere la frode. Gli esperti consigliano di gestire i pagamenti e modifiche solo dall’area riservata ufficiale o dall’app.

2) Scansionare QR a caso

Nei parcheggi, nei bar, su WhatsApp: i QR code possono portare a pagine create ad arte dagli hacker per rubarti le credenziali e ottenere l’accesso ai tuoi account (quishing). Il CSIRT/ACN ha segnalato campagne di questo tipo, attive dal 10/08/2025. Se un QR ti chiede credenziali, fermati. Apri il sito digitando il dominio o usa un segnalibro.

3) Effettuare operazioni di home banking su reti Wi-Fi aperte

Le reti Wi-Fi gratis e pubbliche che si possono trovare all’interno di hotel e aeroporti sono comode, ma spesso poco protette. Il Garante Privacy nella campagna “Estate in privacy” 2025 invita a limitare operazioni sensibili su reti pubbliche e a proteggere i dispositivi. Qui la VPN fa la differenza sul fronte della sicurezza informatica, anonimizzando gli utenti e riducendo in modo sostanziale l’esposizione.

4) Comprare voli su piattaforme opache

Caso di cronaca: Fly Go Voyager. Secondo Altroconsumo, la società è stata dichiarata insolvente (nella prima settimana di agosto) ma il sito risulta ancora online: così, si corre il rischio concreto di pagare dei biglietti che non verranno mai inviati. Ti trovi su un portale che ti lascia qualche dubbio? Compra solo da compagnie aeree od OTA (Online Travel Agencies, ovvero agenzie di viaggio online) riconosciute e paga con metodi che offrono chargeback.

5) Post e storie in tempo reale

Geotag, itinerari dettagliati, selfie davanti all’alloggio… un assist per i truffatori. Il Garante suggerisce impostazioni più restrittive e prudenza nelle condivisioni. Pubblica dopo, non durante. Soprattutto se viaggi in solitaria.

6) Ignorare gli avvisi ufficiali

La Polizia Postale oscura periodicamente portali di prenotazione fake online e segnala modus operandi ricorrenti, offrendo anche consigli utili per non finire nei guai. Seguendo i canali istituzionali (Polizia di Stato, ACN/CSIRT) prima e durante il viaggio puoi rimanere informato ed evitare ondate di truffe.

7) Password deboli o riutilizzate

Un classico. Usa un password manager, attiva la 2FA ovunque, separa email “principale” da quelle “usa e getta” per iscrizioni e prenotazioni. Se un sito ti chiede di “inserire nuovamente i dati personali”, fai marcia indietro e raggiungilo da ricerca manuale.

8) Rimandare gli aggiornamenti

I sistemi non aggiornati sono bersagli facili. Il quadro italiano del 1° semestre 2025 è chiaro: 1.549 eventi (+53% rispetto al primo semestre del 2024), 346 con impatto (+98%) e pressione in crescita sui DDoS (+77%). Completa gli aggiornamenti prima di partire: OS, browser, app delle compagnie aeree, wallet digitali, ecc.

9) Nessun piano B (backup & recovery)

Se perdi lo smartphone all’estero, cosa succede? Foto, boarding pass, codici 2FA… tutto sparito. Fai backup crittografati (cloud con password forte o locale), annota un numero di emergenza, prepara codici di recupero per gli account critici.

10) Pagare con metodi non protetti

Bonifici a IBAN sconosciuti, app di dubbia provenienza, ricariche istantanee: se qualcosa va storto, recuperare è difficile. Per i pagamenti, affidati a carte con notifiche in tempo reale, plafond limitato e chargeback. Se hai qualche dubbio, non fidarti.

Perché prendere sul serio il rischio

Nel 2024 la Polizia di Stato ha registrato 19.000 truffe online (+14%), con perdite stimate intorno a 183 milioni di euro: segnali che, d’estate, le frodi viaggi esplodono. A conferma, denunce in crescita sulle case fantasma e biglietti mai ricevuti.

La mossa più semplice (e potente)

  • VPN sempre attiva su reti Wi-Fi pubblico/hotel: cifra i dati, riduce le intercettazioni e i tentativi di session hijacking.
  • Aggiornamenti prima di partire; password uniche + 2FA; pagamenti solo su domini ufficiali; QR con diffidenza chirurgica.

Pochi accorgimenti, tanta serenità. È il modo corretto – e realistico – per tenere la tecnologia dalla tua parte. Solo così potrai goderti serenamente il viaggio.

Autore

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