Ticket di ingresso a Venezia 2026 confermato fino a 10 euro per 60 giornate: ecco quando

ticket venezia 2026

Nel 2026 Venezia applicherà nuovamente il ticket di ingresso per i visitatori giornalieri. La misura, introdotta per gestire i flussi turistici e alleggerire la pressione sul centro storico, sarà attiva per 60 giornate, distribuite tra aprile e luglio. Il contributo riguarda solo chi entra a Venezia senza pernottare e rappresenta uno degli strumenti principali della città per contrastare il turismo mordi e fuggi. L’amministrazione comunale ha confermato costi, fasce orarie, esenzioni e procedure. Di seguito una sintesi aggiornata per capire come funziona il contributo di accesso Venezia 2026.

Quando si paga il ticket Venezia nel 2026

Le giornate soggette al contributo aumentano: da 54 del 2025 si passa a 60 giorni nel 2026. L’applicazione non riguarda l’intero anno ma solo i periodi considerati più critici dal punto di vista dei flussi turistici.

Date ufficiali 2026

Il ticket sarà richiesto nelle seguenti giornate:

Aprile
3-6, 10-12, 17-19, 24-30

Maggio
1-3, 8-10, 15-17, 22-24, 29-31

Giugno
1-7, 12-14, 19-21, 26-28

Luglio
3-5, 10-12, 17-19, 24-26

In tutte le date indicate, il contributo è attivo nella fascia 8:30 – 16:00. Chi entra o esce fuori orario non paga.

Quanto costa entrare a Venezia nel 2026

La tariffa è stata confermata con un sistema a due livelli:

  • 5 euro per chi prenota e paga con almeno 4 giorni di anticipo
  • 10 euro per chi acquista il ticket nei 4 giorni precedenti alla visita

L’obiettivo è incoraggiare la programmazione anticipata, così da distribuire meglio i flussi. Il pagamento va effettuato sul portale ufficiale del Comune dedicato al contributo di accesso: https://cda.ve.it/it/. Il sistema rilascia un QR code da mostrare in caso di controllo agli ingressi principali: stazione Santa Lucia, Piazzale Roma, punti di approdo dei trasporti pubblici.

Chi deve pagare e chi è esente nel 2026

Il ticket è richiesto solo ai visitatori giornalieri che entrano nella città storica. Restano confermate numerose esenzioni.

Categorie esenti

  • Chi pernotta a Venezia (hotel, B&B, case vacanza): paga già la tassa di soggiorno
  • Residenti del Veneto che entrano per motivi di lavoro, studio o salute
  • Bambini sotto i 14 anni
  • Lavoratori pendolari o turnisti
  • Studenti che frequentano sedi universitarie o scolastiche
  • Visitatori delle isole minori (Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Lido, Pellestrina)
  • Chi entra solo in aree di transito come Piazzale Roma, la stazione ferroviaria o il terminal crociere

L’esenzione non è automatica: in molti casi è richiesta una registrazione gratuita sulla piattaforma del contributo.

Come funziona il controllo del ticket a Venezia

Il sistema si basa su verifiche a campione. Gli steward controllano il QR code agli ingressi principali e lungo alcuni percorsi di accesso. Non ci sono barriere fisiche, ma i controlli sono frequenti nelle giornate a maggior affluenza.

Il Comune ha confermato che il ticket non è pensato come un “biglietto di ingresso” in senso tradizionale, ma come una misura di regolazione dei flussi, utile per monitorare i picchi e organizzare i servizi.

Perché Venezia applica il contributo di accesso

Secondo l’amministrazione, il ticket è uno strumento per:

  • limitare il turismo giornaliero non programmato, considerato il più impattante
  • raccogliere dati sui flussi per gestire meglio trasporti e servizi
  • incoraggiare un turismo più consapevole e distribuito nel tempo
  • proteggere la vivibilità della città storica, già classificata dall’UNESCO come sito fragile

L’estensione a 60 giornate indica che il modello sta diventando parte stabile delle strategie anti-overtourism.

Cosa cambia per chi vuole visitare Venezia nel 2026

Per i turisti la novità principale è la necessità di prenotare con anticipo. Il pagamento anticipato riduce il costo e garantisce una procedura più rapida agli ingressi.
Per chi pernotta in città non cambia nulla: l’imposta di soggiorno sostituisce il ticket.
Il contributo non riguarda le isole minori della laguna, che restano escluse anche nel 2026.
Nonostante l’estensione delle giornate anche quest’anno non sono stati toccati periodi solitamente affollati come il carnevale, ferragosto, la biennale del cinema e le festività natalizie.

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