Martedì 18 novembre si è svolto, presso la Sala Porro di Lariofiere, il convegno “Tourism Open Up: risultati e visioni”, dedicato alla presentazione dei risultati del progetto di ricerca Tourism Open Up. L’iniziativa, sviluppata nell’ambito del Bando CHANGES/CREST – Spoke 9 con il sostegno del PNRR, è stata finanziata dall’Università Ca’ Foscari di Venezia e promossa dal Consorzio Consolida, in partnership con EURICSE – European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises e la cooperativa sociale Tikvà – Economie Territoriali Inclusive.
Il progetto ha affrontato la crescente sfida dell’overtourism sul Lago di Como, sperimentando modelli innovativi di turismo culturale outdoor, sostenibili e partecipati. Particolare attenzione è stata dedicata ai giovani tra i 18 e i 30 anni, coinvolti nella co-progettazione di itinerari alternativi, nella raccolta di dati sul turismo locale in collaborazione con l’Università dell’Insubria e nella produzione di contenuti digitali in grado di raccontare il territorio in modo autentico, accessibile e radicato nel senso di luogo.
Turismo lariano: crescita quantitativa e sfide qualitative
Dalle analisi di EURICSE e dell’Università dell’Insubria emerge un quadro di forte espansione del turismo sul Lago di Como, accompagnata da tensioni legate alla sostenibilità ambientale, alla qualità del lavoro e alla distribuzione del valore economico generato. Nei quindici anni tra il 2009 e il 2024, le presenze turistiche sono cresciute del 52% nella provincia di Como e dell’89% nella provincia di Lecco, mentre nei due capoluoghi l’aumento è stato ancora più consistente: +137% a Como e +149% a Lecco. L’incremento è stato trainato dai turisti stranieri, che nello stesso periodo sono aumentati del 208% a Como e del 291% a Lecco, mentre i turisti italiani sono diminuiti del 6% a Como e cresciuti del 26% a Lecco.
La quota di turisti internazionali sul totale è passata dal 67% all’87% nella provincia di Como e dal 46% al 73% in quella di Lecco. La provenienza geografica dei visitatori mostra un’alta concentrazione: quasi il 40% dei turisti stranieri proviene da Germania e Stati Uniti, mentre Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Svizzera contribuiscono per circa il 30% complessivo. Tra i turisti italiani, il 62% proviene dal Nord Italia, con il 43% dalla sola Lombardia.
Anche le modalità di alloggio evidenziano differenze significative tra le province: nel Comasco, il 60% dei turisti sceglie strutture alberghiere, di cui oltre la metà in hotel a 4 o 5 stelle, mentre il restante 40% si orienta verso soluzioni extra-alberghiere, principalmente appartamenti in affitto e campeggi. Nella provincia di Lecco, la situazione è speculare: il 60% dei visitatori sceglie strutture extra-alberghiere, soprattutto appartamenti, mentre il 40% soggiorna in hotel. Questi dati confermano la crescente diversificazione dell’offerta turistica e la necessità di progettare servizi sempre più personalizzati e accessibili.
Motivazioni, comportamenti e sostenibilità
Il Lago di Como si conferma una meta attrattiva soprattutto per la bellezza del paesaggio e la natura, citata dal 48% dei visitatori come principale motivo della scelta della destinazione, mentre circa il 20% indica motivazioni culturali. Le differenze tra le province sono evidenti: a Lecco, il 56% dei turisti è attratto dalla natura, a Como il 39%, mentre la componente culturale prevale a Como (29%) più che a Lecco (10%).
I turisti combinano attività culturali e outdoor: il 66% visita monumenti, musei, ville, esplora l’artigianato locale e i prodotti enogastronomici, e pratica escursioni o sport all’aria aperta. Il 23% si concentra esclusivamente sulle attività culturali, il 6% solo su quelle outdoor, mentre solo il 5% non partecipa ad alcuna attività specifica. Il 70% dei turisti si sposta sul territorio in modalità “green”, camminando, utilizzando la bicicletta o i mezzi pubblici. Sul fronte sociale, circa il 9% dei turisti si dichiara interessato a partecipare ad attività promosse da organizzazioni non profit locali durante la vacanza, mentre il 40% è sensibile al consumo di prodotti locali, a km zero.
Il turismo come fenomeno sociale e ruolo del Terzo Settore
Una parte della ricerca ha approfondito il turismo “da dentro”, dando spazio alle voci di chi lo vive ogni giorno: amministrazioni locali, operatori culturali e turistici, organizzazioni del terzo settore, strutture ricettive e servizi per la mobilità. Questa indagine, curata in particolare dal Consorzio Consolida insieme a EURICSE, evidenzia come il turismo sul Lago di Como non sia percepito solo come motore economico, ma come un fenomeno che incide profondamente sulle relazioni sociali e sulla vita quotidiana delle comunità. La crescita dei flussi turistici è vissuta in modo ambivalente: rappresenta sì un’opportunità di sviluppo e visibilità internazionale, ma genera anche pressioni e squilibri nei contesti locali. Molti interlocutori hanno segnalato un senso di distanza crescente tra residenti e sistema turistico, evidenziando l’urgenza di ripensare i modelli di governance e di rafforzare il coinvolgimento dei cittadini.
In questo contesto, il Terzo Settore, e in particolare le imprese sociali, si configura come un potenziale motore di trasformazione dell’ecosistema turistico. Attraverso la progettazione di servizi turistici inclusivi, la creazione di nuova occupazione, la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, e il rafforzamento della coesione sociale, le imprese sociali contribuiscono a generare un turismo sostenibile, partecipativo e radicato nei territori. La sperimentazione della coprogettazione di LeccoTourism in alcuni comuni del ramo lecchese ha dimostrato come sia possibile mettere in dialogo enti locali, operatori economici e organizzazioni non profit su obiettivi comuni di valorizzazione territoriale. Questo approccio ha consentito di progettare itinerari turistici alternativi, raccogliere dati sul turismo locale e produrre contenuti digitali autentici, promuovendo modelli di turismo che coniugano dimensione economica, culturale e relazionale.
Dalla visione all’itinerario: co-costruire nuovi percorsi sul Lago di Como
Il progetto ha favorito la nascita di nuove collaborazioni territoriali in diversi comuni delle province di Lecco e Como, mettendo in rete realtà locali con l’obiettivo di valorizzarne le peculiarità in termini di accessibilità, sostenibilità e tutela delle tradizioni. Da questo lavoro condiviso sono nate tre nuove proposte di itinerari.
Il progetto Tourism Open Up ha mappato il territorio lariano, identificando la possibilità di sviluppare un itinerario ciclo-culturale di circa 80 km che collega i rami comasco e lecchese del Lago di Como, unendo i due capoluoghi di provincia. Il percorso è pensato per favorire una mobilità dolce e lenta, offrendo ai turisti l’opportunità di scoprire non solo i paesaggi naturali, ma anche i contenuti culturali e storici dell’area. Nasce così “7 personaggi per 7 laghi”, un percorso tematico che collega i laghi briantei e l’Oasi di Baggero a figure storiche di rilievo internazionale, da Plinio il Vecchio a Leonardo da Vinci, da Giuseppe Parini e Stendhal ad Alessandro Manzoni e Giovanni Segantini, fino a Hugo von Hofmannsthal. Il progetto consente di vivere il territorio in chiave culturale e cicloturistica, raccontando la storia dei luoghi attraverso le vite di questi personaggi.
Un secondo itinerario è dedicato al territorio comasco e propone un’esperienza centrata sul benessere olistico e sulla riscoperta degli antichi sapori. Il percorso collega il parco di Villa Fulvia de Herra (Lipomo) a Villa Carlotta (Tremezzo) e comprende attività come forest bathing, pic nic e momenti musicali nei terrazzamenti riqualificati di Griante, piccolo comune comasco affacciato sul lago, oltre a degustazioni di prodotti locali nel bistrot di Villa Carlotta, in un’ottica di viaggio lento e immersivo.
Il terzo itinerario riguarda l’area lecchese e si articola lungo il percorso già esistente sul Sentiero di Leonardo che costeggia l’Adda, unendo Imbersago a Lecco. L’itinerario include laboratori creativi presso Artimedia, la rete dei servizi per persone adulte con disabilità, visite al Monastero del Lavello e la possibilità di noleggiare biciclette presso il noleggio bici gestito dalla cooperativa sociale Paso, situato nelle vicinanze del traghetto di Leonardo. Il tracciato è fruibile anche da persone con disabilità motoria grazie alla disponibilità di biciclette a pedalata assistita.

