In Italia i grandi eventi – siano essi culturali, sportivi, musicali o religiosi – rappresentano una leva fondamentale per la crescita del turismo e per il rafforzamento della competitività dei territori. Basti pensare che manifestazioni come il Giubileo 2025 e le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 non sono semplici appuntamenti, ma autentici catalizzatori di investimenti infrastrutturali, promozione internazionale e collaborazione tra istituzioni e imprese, capaci di ridefinire l’immagine del Paese e generare valore duraturo ben oltre la loro temporanea svolta.
L’impatto economico e sociale dei più grandi eventi italiani
Secondo l’analisi presentata dal Ministero del Turismo nel corso del WTTC a Roma, la somma degli impatti generati dai principali eventi nazionali ammonta a quasi 37 miliardi di euro, con un ritorno sociale dell’investimento (Impact Value) di circa 3,8: ciò significa che ogni euro investito produce in media quattro euro di benefici economici e sociali per gli stakeholder coinvolti. Ecco i dati salienti:
- Giubileo 2025 (Roma, Lazio): 17 miliardi di impatto economico, 35 milioni di flussi turistici attesi, oltre 600 progetti di riqualificazione infrastrutturale, un ritorno sociale stimato di 3,5 euro per ogni euro investito.
- Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026: 5,3 miliardi di impatto economico diretto, 2,5 milioni di visitatori previsti, 3 miliardi di investimenti totali. Qui l’elemento strategico è il riuso di oltre il 90% degli impianti, con focus sulla sostenibilità e l’eredità territoriale post-evento (Impact Value 1,7).
- Americas Cup 2027 Napoli: 689 milioni di impatto, 370 milioni di spesa turistica diretta, rafforzamento del brand Napoli nel panorama internazionale.
- Festival del Cinema di Venezia: 100 milioni di impatto annuale, incremento di fatturato per hotel e ristoranti dal 50 al 200%, prolungamento della stagione turistica nella Laguna.
- Vinitaly 2025 (Verona): 13 milioni di impatto diretto sull’evento ed enogastronomico, 147mila presenze registrate alle manifestazioni collegate.
- Milano Fashion Week: 289,9 milioni di impatto economico, oltre 100mila visitatori stimati.
- Salone del Mobile di Milano: 278 milioni di impatto, 302mila presenze, di cui il 68% provenienti dall’estero.
- Internazionali BNL d’Italia di Tennis (Roma): 58 milioni di impatto turistico, Impact Value di 7,2 – qui il valore sociale prodotto da ogni euro investito è sette volte superiore.
Oltre la ricaduta immediata: strategie e prospettive per la valorizzazione
I grandi eventi non si limitano a generare flussi turistici e fatturati temporanei. Se ben gestiti possono stimolare investimenti in infrastrutture, innovare servizi di accoglienza, incentivare nuove collaborazioni pubblico-privato e contribuire all’internazionalizzazione dei territori. Tuttavia, la vera sfida sta nel trasformare la visibilità e l’eredità dell’evento in sviluppo turistico duraturo: investire in inclusione, accessibilità, valorizzazione del patrimonio culturale e sostenibilità diventa prioritario per assicurare ricadute a lungo termine.
Le prospettive future vedono l’Italia impegnata su due fronti: da un lato, migliorare la pianificazione e la promozione di eventi che sappiano coinvolgere sia le grandi città che le destinazioni “minori”; dall’altro, adottare un approccio sistematico alla misurazione degli impatti, per guidare le strategie territoriali su dati e obiettivi concreti. I grandi eventi – se ben orchestrati – possono davvero trasformare il turismo italiano da fenomeno stagionale a motore permanente di sviluppo economico, sociale e di brand.