Dal prossimo 1° ottobre Alitalia non avrà più voli operativi dall’aeroporto di Milano Malpensa e volerà in Lombardia solo dallo scalo di Milano Linate. La compagnia aveva infatti 3 tratte che partivano dall’aeroporto varesino: il Milano-Tokyo e il Milano-New York, sospesi a tempo indeterminato, e la navetta Milano-Roma che terminerà alla fine di settembre la sua programmazione. Il volo serviva infatti principalmente come coincidenza per le tratte internazionali: per i passeggeri locali è invece molto più comodo il collegamento da Linate, se non quello in treno ad alta velocità. Da qui la decisione di sospendere anche l’ultima tratta rimasta: non era mai successo che Malpensa restasse orfana di Alitalia, anche se ormai garantiva meno del 2% degli arrivi. La situazione potrebbe essere riconsiderata a novembre, se i dati della pandemia permetteranno una ripresa.
In attesa che si finalizzi il percorso della newco Alitalia, oggi la compagnia opera circa il 40% in meno dei voli pre covid: verso l’estero vola da Parigi, Bruxelles, Londra e Amsterdam sia da Fiumicino sia da Linate, mentre verso Francoforte, Monaco di Baviera, Ginevra, Zurigo, Nizza, Marsiglia, Madrid, Malaga, Barcellona, Atene e Tirana è attivo solo il collegamento con Fiumicino. Gli unici voli intercontinentali restano il Roma – New York 6 volte a settimana e i collegamenti, sempre da Roma, per Tunisi e Il Cairo.
In audizione alla camera il direttore commerciale Fabio Lazzerini, già designato amministratore delegato della futura Alitalia ha dichiarato che a luglio il load factor medio è stato del 63% e in agosto del 57%.