Business travel 2026: BCD Travel prevede nuovi aumenti tariffe alberghiere

Il 2026 del business travel si preannuncia come un anno di assestamento, con prezzi in lieve crescita e un contesto globale caratterizzato da rischi più articolati. È quanto emerge dal nuovo Travel Market Report di BCD Travel, che analizza le principali tendenze del prossimo anno in materia di trasporto aereo, hotellerie, noleggio auto e sostenibilità, insieme a un focus dedicato ai rischi che impatteranno i programmi di viaggio aziendali .

Il documento esamina i fattori economici e geopolitici che influenzeranno la mobilità corporate, delineando un quadro complesso: secondo Oxford Economics, la crescita economica globale potrebbe attestarsi al 2,6%, uno dei valori più bassi dal 2009, mentre l’inflazione rimarrà sopra il 3%. Un contesto che impone alle aziende una maggiore attenzione nella gestione dei programmi travel .

Sei rischi principali per i programmi di viaggio

BCD individua sei aree critiche che le aziende dovranno monitorare: eventi climatici estremi, tensioni regionali e conflitti, cambiamenti nelle politiche di frontiera, aumento del cyber risk e della disinformazione alimentata dall’uso dell’intelligenza artificiale, minacce sanitarie e pressione sulla disponibilità di alloggi e trasporti durante i grandi eventi internazionali. Per mitigare tali rischi, la società consiglia l’adozione di strumenti avanzati di travel risk intelligence e piani di contingenza modellati su scenari ad alto impatto .

Secondo Jorge Mesa, senior director of Travel Risk Management di BCD, l’obiettivo è sostenere i travel manager con analisi in tempo reale e soluzioni che garantiscano continuità operativa anche in condizioni imprevedibili.

Trasporto aereo: prezzi in aumento dell’1,1%

Per il 2026, le tariffe aeree globali dovrebbero crescere in media dell’1,1%, trainate soprattutto dai collegamenti intercontinentali. Le variazioni più rilevanti sono previste in Africa (+2,5%) e Asia (+2,0%), mentre nelle Americhe l’inflazione delle tariffe sarà più contenuta .

Advito, la practice di consulenza di BCD, segnala inoltre cinque trend destinati a incidere sulla pianificazione dei viaggi aziendali:
– riduzione del valore dei contratti corporate con le compagnie aeree
– maggiore necessità di cost avoidance
– aumento delle fuel surcharge
– diffusione delle offerte basate su NDC
– dispersione crescente dei programmi di viaggio

Secondo Olivier Benoit, senior vice president consulting di Advito, l’uso di strumenti predittivi e dashboard evoluti sarà centrale per ottimizzare i contratti e ridurre le emissioni.

Tariffe alberghiere: crescita globale del 4,9%

L’hotellerie continuerà a mostrare aumenti più evidenti: le ADR globali dovrebbero crescere del 4,9%, con picchi in Medio Oriente (+8%) e un incremento intorno al 6% in America Latina. In Europa, Africa e Asia la crescita prevista è compresa tra il 4% e il 6%, mentre gli aumenti più contenuti riguarderanno il Pacifico sud-occidentale (+2,6%) e il Nord America (+2,2%) .

La forte domanda leisure in alcune regioni, come il Giappone, e i costi del personale in continuo aumento, come in Turchia, contribuiscono a mantenere alta la pressione sulle tariffe. Per contenere la spesa, BCD suggerisce un approccio basato su tecnologie avanzate per l’ottimizzazione dei programmi hotel e il reshopping automatico delle tariffe.

Noleggio auto: aumenti tra il 2% e il 4%

Il segmento del car rental continuerà a registrare rialzi, seppur più contenuti rispetto al 2025. L’incremento medio previsto varia dal 2% al 4%. A incidere sono i costi di manutenzione e riparazione dei veicoli, insieme all’aumento delle sovrattasse cittadine. Molte aziende stanno valutando alternative come taxi e ride-hailing per contenere la spesa .

Sostenibilità: dalle promesse alle azioni misurabili

Il 2026 segnerà un passaggio strategico: la sostenibilità non sarà più solo un impegno etico, ma un criterio competitivo. Tuttavia, i progressi sono ancora limitati. Secondo il benchmark GBTA citato nel report, la maturità media dei programmi di sostenibilità aziendale è ferma a 1,4 su 5. Solo il 9% delle aziende applica carbon fee e il 15% investe in carburanti sostenibili per l’aviazione .

Un outlook che invita alla pianificazione strategica

Con tariffe in crescita moderata ma costante e un contesto geopolitico ed economico fragile, il 2026 richiederà alle aziende un approccio più strategico alla gestione del business travel. Secondo BCD, l’integrazione di dati predittivi, tecnologie intelligenti e soluzioni di risk management sarà decisiva per garantire sicurezza, continuità operativa e controllo dei costi.

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