“Con il nuovo DPCM gli alberghi, già provati da quasi 10 mesi di fermo, incassano l’ennesimo duro colpo. Le misure del nuovo DPCM pur non chiudendo direttamente le strutture, di fatto bloccano nuovamente le attività del settore” Lo dichiara dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Confindustria Alberghi che aggiunge: “Le misure previste nel DL Ristori non possono in alcun modo compensare le perdite che hanno colpito il settore e che a questo punto sappiamo andranno a crescere ancora nei prossimi mesi; Le città sono ferme da marzo, ora la stagione invernale che comunque avrebbe sofferto per la mancanza del turismo straniero, è fortemente a rischio. Con lo stop di questi giorni il sistema della neve non può rischiare di non partire, ma se non si attiva ora c’è il pericolo che se anche ci dovessero essere le condizioni per un’apertura più avanti, le piste non abbiano l’innevamento. Quei pochi alberghi che potranno rimanere aperti per rendere disponibile un servizio che sui territori diventa anche indispensabile, non possono dover scegliere tra decontribuzione e cassa integrazione, ma poter tutelare il lavoro in questi mesi difficili. Siamo allo stremo e rischiamo una sentenza di chiusura irreversibile. Serve un cambio di passo, con un sostegno forte, strutturato e consapevole della drammatica realtà del settore”